Capitolo 30

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Io devo dormire con FEDE.
NELLO
STESSO
LETTO.
Oh santa puzzola....quando hanno detto che erano finite le camere singole avremmo dovuto rifiutare...ora dobbiamo dormire insieme...e questa canotta è troppo scollata! Con i pantaloncini così corti poi! No non posso dormire così! Ma perché tutte a me?
Nonostante questa agitazione, una parte di lei (anche se non lo avrebbe mai ammesso) era contenta della cosa.

"Scusami Fè, avresti una canotta da prestarmi?"
"Perché?"chiese lui mentre era girato di spalle.
" beh ecco..."
Lui si voltò, la squadrò dalla testa ai piedi e arrossì.
"Ah ho capito...tieni questa felpa, con la canotta sennò stanotte hai freddo."
"Grazie.."
Che premuroso...non vuole che prenda freddo...
"Come mi sta?"
"A parte enorme dici?" le rispose lui ridendo.
"Si!"
"Ti sta bene...sembri ancora più piccina così"
Giada si diresse verso lo specchio e si guardò...
"Non è male...quasi quasi te la rubo"
Lui fece spallucce.
"Ahah scherzo. Sai ho sempre pensato che se mai dovessi avere un ragazzo, gli fregherei le felpone"
"Come mai?"
"Bho non so, mi piacciono le cose larghe e comode. Tipo la tua felpa"
"In ogni caso, tu da che parte dormi?"
"Cosa?"
"Aha no dico, da quale lato del letto dormi?"
"Aaaah bho non so...a sinistra"
"Brava, perché io dormo sempre a destra"
"Ahah ma con chi dormi nel matrimoniale?"
"Con Benjamin"
"...vi volete molto bene vero?"
"Direi di sì"
"Si vede"
"E da cosa?"
"Da come vi guardate, anche solo da come vi parlate...è una cosa bellissima. Sei fortunato ad avere un amico come Benji"
"Tu non hai una migliore amica?"
"...l'avevo, poi quando ha trovato una ragazza meglio di me mi ha abbandonata. Finisce sempre così, appena trovano qualcuno migliore, mi lasciano. "
"E chi potrebbe essere meglio di te?"
"Chiunque, insomma, guarda un po': sono un disastro ambulante."
"Io non ci vedo niente di sbagliato in te e non sei un disastro."
"È di consolazione sapere che almeno il mio idolo la pensa così...ahah"
"Andiamo, vuoi dirmi che ti considerano tutti un disastro?"
"Più o meno"
"Pff io non ci credo. E poi anche se fossi un disastro, che male c'è? L'importante è essere se stessi"
"Ma che perle di saggezza ahah"
"Si ogni tanto Benjamin mi contagia con la sua filosofia e comincio a parlare come lui"

Giada si infilò sotto le coperte e attaccò il cellulare al caricabatterie.
Vide che c'erano una ventina di chiamate da parte del padre, della madre e qualcuna anche dagli zii e dai nonni.
Sbuffò e puntò la sveglia.
"A che ora metto la sveglia Fè?"
"Bho...mettila per le 8"
"Tanto lo so che toccherà a me svegliarti"
"Ahah forse"
"Ma quale forse, di sicuro!"
"Va bene va bene..." e anche lui si infilò sotto le coperte.
"Buonanotte Fede"disse Giada spegnendo la lampada dalla parte del suo comodino. "Buonanotte...nanerottola"e anche lui spense la sua lampada.

Gli occhi di Giada però, non avevano voglia di chiudersi e lasciarla dormire.
Era passata più di mezz'ora e ormai si era arresa a fissare il soffitto.
"Neanche tu riesci a dormire?" le chiese piano lui.
Lei sussultò e gli rispose anche lei in sussurro:"no...i miei occhi non hanno intenzione di chiudersi..."
E improvvisamnte un tuono fortissimo risuonò nella stanza.
Giada per lo spavento, si era lanciata su Federico che rideva.
"Cosa ti ridi sempre, guarda che mi sono spaventata"
"Me ne sono accorto, che fifona..."
"Io non sono fifona" disse lei tornando dalla sua parte di letto.
Un altro tuono seguito da un lampo...e Giada si era dinuovo gettata tra le braccia di Fede.
"Ok, forse sono un tantino fifona..."
Ad un lampo, seguì un acquazzone molto forte e un altro tuono.
"Ok forse sono un po' tanto fifona!"
"Mh allora?"
"Allora cosa?"
"Vuoi rimanere abbracciata a me tutta la notte? Ahah"
"Ma figurati..."
Per l'ennesima volta, Giada tornò nella sua parte di letto e si accoccolò su se stessa, mentre fuori, infuriava una vera e propria tempesta...
Si strinse nella felpa calda, beandosi del profumo di cui era impregnata.
Amo il profumo di Federico.
Ogni lampo, tuono o fulmine, lei sussultava e stringeva il cuscino.
Finché non si sentì abbracciare da dietro...
"Apprezzo che volessi fare la coraggiosa, ma tanto lo so che hai paura e non riesci a dormire" le disse all'orecchio provocandole piccoli brividi lungo la schiena.
Si girò verso di lui e finirono per dormire abbracciati, stretti l'un l'altro mentre la pioggia andava diminuendo.

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