Capitolo 29

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"Era simpatica la ragazza del locale no?"
"Beh credo di sì"
"E poi era anche molto carina"
Giada lo guardò male e lui rise.
"Ti diverti eh??" disse lei tirandogli uno schiaffo sul braccio.
"Da cosa lo hai capito?"
"Intuito! Ahah quanto sei stupido"
"Non sono stupido!"
"Si che lo sei!"
"Almeno io non sono nano"
"Cooosaa? Mi hai dato della nana??"
"Ahaha cos'è non ci senti? Sei nana"
"Ripetilo ancora e finirai molto male Federico Rossi"
"SEI UNA NANEROTTOLA"
"Comincia a correre! Ti strozzo adesso!"
E cominciarono a rincorrersi ridendo per i marciapiedi, facendo slalom tra i passanti, finchè non arrivarono ad un parchetto lì vicino; Rico si nascose dietro un albero e osservava Giada cercarlo ancora giocosamente arrabbiata.

"Fede! Vieni fuori su! Prometto di non ucciderti! Forse...ahaha dai non mi va di giocare a nascondino!"
Continuò a cecarlo tra gli alberi, i cespugli e gli scivoli ma niente.
Ad un tratto vide una figura in lontananza venire verso di lei.
"Ah finalmente ti sei deciso a venir fuori! Mi stavo preoccupando..."
Ma a Giada qualcosa non quadrava:man mano che la figura si avvicinava speditamente, le venne il dubbio che quello non fosse Fede, ma ormai era tardi.
"Come here!"biascicò l'uomo, doveva essere ubriaco.
Lei cominciò a correre e si nascose dietro un cespuglio.
Aveva il cuore in gola e tremava; improvvisamente qualcuno le mise le mani sugli occhi.
"No no! Lasciami! Lasciami andare!"
"Ehi stai calma haha sono io"
Appena lei si accorse che era solo il suo biondino, si buttò fra le sue braccia.
"Sei proprio uno stupido! Mi hai fatta morire di paura!"
"Stai tremando...ti sei presa paura sul serio...scusami" disse abbracciandola.
Lei sospirò.
"Mi perdoni allora?"disse facendo il labbruccio e gli occhi dolci.
"Si ti perdono..."
"Brava, nanerottola..."
"Tu proprio ti diverti?"
"Non hai idea...lo so che sono carino e coccoloso, ma ti va di smettere di stritolarmi?"
"Oddio scusa!"
"Ahaha scherzavo, andiamo?"
"Si andiamo che è meglio"
Disse lei alzandosi dal prato e prendendo Federico a braccietto.
Lei non se ne accorse nemmeno, le venne naturale come gesto...era Federico quello che non se l'aspettava;vedendo però che lei non ci aveva fatto troppo caso, si tranquillizzò.

*arrivati davanti al London Eye*
"Oh caspita! È...è..."
"Fantastico?"
"Di più!"
"Già, è anche molto alto, sicura di voler salire?"
"Certo! Sbrighiamoci dai!" disse lei eccitata.

Saliti sull'attrazione, Giada non riusciva a stare ferma, a smettere di sorridere.
È fantastica...pensava Federico.
Piano piano la ruota panoramica saliva.
"Oh mamma! Non vedo l'ora di essere in cima! Non ci credo, sto per realizzare il mio sogno finalmente!"
"Il tuo sogno era vedere la città da qui?Veramente?"
Lei arrossì e abbassò lo sguardo.
Dio mio quanto è bella quando si imbarazza...è dolcissima.
"Si...è una cosa stupida vero?"
"Un sogno non può essere stupido"
"Mh non lo so ahaha è che sembra una cosa troppo semplice"
"Solo perché non è nulla di eclatante non vuol dire che non sia importante ti pare?"
"Sei il primo che la pensa così" disse con un sorriso.
"Sono contento" disse Fede ricambiando il sorriso.
Rimasero in silenzio per un po', ognuno perso nei suoi pensieri.
"Siamo quasi in cima..." sussurò Federico. "Già..."
"Sei emozionata?"
"Direi...oh mamma, siamo in cima! Oddio! Si vede tutto da qui! La cattedrale di S. Paul, il Bin Ben, Buckingham Palace! Non ho mai visto niente di più bello..."
"Io nemmeno"
Lei si girò verso il biondino e lo sorprese intento a guardarla.
E fu lì che i loro sguardi si incastrarono, i loro cuori cominciarono a battere all'unisono.
Lui le disegnò il contorno delle labbra con il pollice e poi le accarezzò la guancia con il dorso della mano, mentre le si avvicinava piano...erano così vicini da udire il rumore dei loro cuori e sentire i loro respiri...e...

La ruota si bloccò:il loro giro sul London Eye era finito, e dovettero scendere.
Erano entrambi ancora scossi dalla situazione precedente.
Ad un certo punto si guardarono e non poterono fare a meno di ridere vedendo quanto fossero arrossiti entrambi per l'imbarazzo.
"Facciamo ancora un giro?" le chiese Fede.
Giada era stanca, ma poi rese conto che chissà quando le sarebbe ricapitato di girare per la sua amata London...
"Certo! Faccia strada signor Rossi"
"Con piacere signorina"

"Cavolo Fede, quando hai detto che volevi fare ancora un giro, non pensavo saremmo tornati alle 4 del mattino!" sussurrò.
"Non sono le 4, sono" guardò sul cell "sono le 3:47"
"Uffi sai che differenza!"
Entrati in stanza, Giada prese i pantaloncini e la canotta e si catapultò in bagno ancora prima che Rico potesse aprire bocca.

Mantre si lavava i denti, si rese conto di una cosa...
Le cadde di mano lo spazzolino.
Come poteva essere stata così stupida da non pensarci?

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