Capitolo 36

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"Fede si è svegliato!"
"Dici davvero?"
"Ho la faccia di uno che sta scherzando? Certo che dico davvero! Vieni andiamo da lui!"
Entrarono in stanza e a Giada si sollevò un grosso peso dal cuore, era sveglio, stava bene...
"Non rimanere qui impalata dai ahah" le disse scherzosamente Benji.
"No è che..."
Federico si voltò verso di lei e sorrise.
Per Giada il mondo aveva ricominciato a girare.
"Ciao nanerottola!"
Lei sorrise a sua volta e corse ad abbracciarlo.
"Piano...ahaha"
"Scusa scusa...è solo che sono felice che ti sia svegliato"
"Mi dispiace di avervi fatto preoccupare tutti così tanto"
"L'importante è che adesso tu stia bene" disse Morena accarezzando il figlio.

"Scusate ma ora il paziente dovrebbe riposare, vi devo chiedere di uscire per favore"disse un'infermiera sbucando dalla porta.

"Ciao Fede" lo salutò sua sorella.
"Ciao amore mio" lo salutò con un bacio in fronte sua madre.
"Riprenditi zio" disse Benjamin lasciandogli una pacca sulla spalla.
"Mi raccomando biondino, rimettiti in fretta eh" disse lasciandogli un bacio sulla guancia.
Poi tutti uscirono dalla camera.

"Ahahah vuoi un estintore?" le chiese ridendo Benjamin.
Lei lo guardò storta, senza capire a cosa si riferisse.
"Per le tue guancie intendo, stanno andando a fuoco!" disse ridendo nuovamente.
"Smettila di prendermi in giro idiota!" disse dandogli un schiaffo sul braccio.
"Sei tutta rossa perché hai dato un bacio a Fede! Eravate tutti e due dei pomodori!"
"Stai zitto! Non è vero!"
"Come dici tu allora...ti accompagno alla stazione?"
"Va bene, ma andiamo in taxi?"
"Te l'ho già detto che non ho la patente" disse alzando gli occhi al cielo.
"Lo so, ma mi diverto a prenderti in giro"
Lui le fece una linguaccia e dopo aver riso e salutato Morena e Valentina, si diressero verso la stazione ferroviaria.

"Alla prossima piccolina" disse scompigliandole i capelli.
"Non toccare i miei capelli" disse scandendo ogni parola.
"Ahah d'accordo"
"Ahah...prenditi cura di lui"
"Puoi stare tranquilla, ci penso io a quel pezzo di mucca"
"Grazie"
"Non dirlo neanche, e ora sali sul treno prima che..."
"Che tu ti commuova per la mia partenza? Ahah"
"Veramente stavo per dire prima che parta ma fa lo stesso ahah la solita simpaticona" disse dandole una piccola spinta.
"Ciao Ben"e salì sul treno che l'avrebbe riportata a casa...

"Si mamma sono appena arrivata...mi vieni a prendere tu? Ok" e chiuse la telefonata.
Dopo un quarto d'ora, la macchina rossa della mamma si fermò davanti a lei.
"Tesoro hai un aspetto terribile"
"Grazie eh"
In effetti, guardandosi nello specchietto retrovisore, notò le occhiaie e gli occhi rossi, era abbastanza mostruosa.
Cavolo, Federico si sveglia e mi vede così....che figura di merda...
"A cosa pensi?"
Alla figura di merda che ho fatto.
"A come sono contenta che si sia svegliato"
"Allora alla fine sta meglio! Sono contenta"

Arrivata a casa, corse a farsi una doccia bella calda.
Finalmente rilassò la tensione accumulata.
Finalmente si sentiva bene.
Finalmente riusciva a respirare in modo normale.

Finita la doccia, si avvolse in un asciugamano e torno in camera a vestirsi.
Mentre lei era via, la madre aveva già rassettato la sua valigia; aprì l'armadio e prese un paio di pantaloncini, ma mentre rovistava tra i vari vestiti, trovò una felpa.
Non ci posso credere...

*flashback*
Fede:"Tieni, prendi la la mia felpa, così non prendi freddo"

La felpa azzurra che Giada aveva in mano, era la stessa che le aveva prestato in albergo a Londra.
La indossò...come la volta precedente, le stava enorme.
Fece una giravolta su se stessa e rise del suo riflesso nello specchio.
"Federico aveva ragione, sembro ancora più piccola così" disse con un sorriso smagliante.

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