Federico si era ripreso abbastanza in fretta dall'incidente, e dopo una settimana, era stato dimesso dall'ospedale.
La scuola per Giada era quasi finita, e tutto sembrava andare alla perfezione.
Ma purtroppo, la vita ci riserva sempre delle sorprese, che a volte, non sono delle migliori e sconvolgono ogni equilibrio.
"Mamma dove hai messo la password della rete wi-fi? "
"È nel solito cassetto!"le urlò la madre dalla cucina.
"Va bene!"Salì al piano di sopra ed entrò nella camera da letto dei genitori e aprì il cassetto dove tenevano vari documenti.
"Allora...vediamo un po', password dove sei? Oh adesso mi metto anche a parlare con la password, bene. Sono normale io, si si."C'erano vari fogli e buste, così si mise a frugare tra le varie scartoffie, finché non trovo una strana busta con scritto:"Test DNA 15/05/2001".
Incuriosita, aprì la busta e ne lesse il contenuto.
"Renato Buttitta e Giada Buttitta DNA corrispondente al 2%.
Il soggetto non è riconosciuto come padre biologico della bambina"Giada sbattè le palpebre e decise di rileggere il referto.
Lesse e rilesse una decina di volte.
"Allora, trovata la password? Ma che hai in mano?" chiese la mamma entrando nella stanza.
"Veramente potrei farti la stessa domanda, cosa ho in mano?"
"Fammi vedere"
"No! Lui non è il mio vero padre, vero? Renato...Oddio..."
"Di cosa parli? Non dire assurdità"disse ridendo in modo isterico.
" Mamma! Non raccontarmi frottole"
"Lasciami spiegare"
"Spiegare cosa? Che mi avete mentito per quindici anni? Che io non ho un padre? Questo vuoi spiegarmi?"
"Tu ce l'hai un padre, ed è Renato"
"No, lui non è mio padre. È scritto qui, lo vedi?!"disse sventolando il foglio che aveva in mano
"Giada...eh va bene, lui non è il tuo padre biologico."
"Ma va??....come è successo, voglio dire, mio padre biologico? Come è potuto
succedere?"disse portandosi i capelli all'indietro con entrambe le mani.
Caterina si avvicinò alla figlia come per abbracciarla, ma lei fece un passo indietro e scosse la testa."In breve... Ero innamorata di Gianmarco, un ragazzo bello e gentile che lavorava con me...ma litigammo e ci lasciammo.
Poi conobbi tuo padre...""Non mio padre, Renato" la coresse.
Caterina sospirò.
"Poi conobbi Renato, e iniziai una storia con lui. Rimasi incinta, ma quando nascesti, mi volli accertare che Renato fosse il tuo vero padre ma..."
Giada, ancora sconvolta, si sedette sul bordo del letto.
"E ora questo Gianmarco dov'è?"
"Non lo so..."
La ragazza si alzò sorpassando la madre e uscì di casa.
"Gia ma dove vai??"
"Esco, ho bisogno di un po' d'aria! Sai ho appena scoperto di aver vissuto nella menzogna per tutta la vita!" prese il cellullare e le cuffiette e sbattè la porta di casa dietro di sè.Si diresse a grandi passi verso la spiaggia. Era talmente concentrata nei suoi pensieri, che non si rese nemmeno conto di che canzone stesse ascoltando.
Non posso credere che la persona che ho sempre chiamato papà, alla fine non lo sia davvero...
Si sedette sulla riva e si tolse le scarpe, lasciando che l'acqua fresca del mare, le bagnasse i piedi, quasi per sbollentare la sua rabbia. E la sua delusione.
Cominciò a piangere silenziosamente.
Aveva troppi pensieri che le frullavano nella testa: pensava a come potesse essere questo suo presunto "vero" padre...pensava al perché nessuno le avesse mai detto nulla...Tutti i momenti passati insieme...la persona con cui ho fatto le lotte con i cuscini, i castelli di sabbia al mare; la persona che mi ha insegnato ad andare in bici e a nuotare al mare...non è possibile...lui non è il mio papà...io non ho un papà... Pensava tra un singhiozzo e l'altro.
Si sentiva tradita.
Le avevano nascosto la verità.
E lei non sapeva più cosa pensare, come comportarsi...Come potrò guardarlo in faccia adesso? Come posso trovare il coraggio di chiamarlo ancora Papà? Come posso vivere con uno sconosciuto in casa? Lui lo sapeva che non è mio padre? E se lo sapeva perchè non me lo ha detto?
"Giada!"
Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille.
Non è possibile, mi starò sbagliando...
Si girò e lo vide che la salutava con il braccio da lontano.
Lei si alzò in piedi e rimase un attimo impalata ad osservarlo mentre si avvicinava a lei.
"Non posso crederci! Sei davvero tu!"
E gli corse in contro.
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Lasciati Amare
Fanfiction"Insieme?" le chiese lui prendedole la mano. "Insieme" rispose lei stringendogliela. Una ragazza tra le tante... Una fan tra le tante. Lui,l'idolo di milioni di ragazze. Cosí bello e cosí irragiungibile.