Capitolo 45

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Giada quando aprì gli occhi, si accorse che aveva fatto giorno già da un pezzo.
Si stiracchiò e ancora assonnata, scese di sotto, dove trovò la sorellina.
"Buongiorno Aury"
"Buongiorno...mi fai il pane con la nutella? Ho fame"
"Va bene, andiamo in cucina vieni"
Finita la colazione, rifece i letti e sparecchiò la tavola.
Poi accompagno Aury dall'amichetta che abitava di fronte a loro.
Poi si poté finalmente rilassare, ma proprio mentre stava per sdraiarsi sul divano suonarono alla porta.
Giada corse come una matta, nella speranza che fosse Fede...

Appena aprì, spalancò gli occhi.
"Andrea? Che ci fai qui?"
"Posso entrare?"
"No, va via da qui. Non voglio vederti" disse lei con l'intenzione di chiudergli la porta in faccia, ma la lui la bloccò.
"Ferma! Aspetta...se mi fai entrare parliamo, ho tante cose da dirti"
"Beh mi dispiace ma non mi interessa, voglio che tu vada via Andrea mi hai capito?"
"Ti prego...."
Aveva gli occhi lucidi e lo sguardo implorante.
"Va bene, ma fai in fretta" rispose infine con distacco.
Gli fece segno di entrare e si accomodarono in salotto, sul divano.
"Cosa mi devi dire?" chiese impaziente.
"Mi dispiace..."
"Per cosa?"
"Per averti fatta soffrire...per essermi messo con Sofia...non avrei dovuto mettermi con lei solo per dimenticare te. Scusa"
Giada deglutì.
"Ok ti sei scusato, allora?"
"Sono venuto qui perché voglio chiarire una volta per tutte. Tu cosa provi per me?"
A quella domanda, sentì esplodere il suo cuore.
E tacque.
"Guardami...che cosa provi per me?" guardandola intensamente dritto negli occhi.
"Io...non provo più niente per te. Sai, fino all'ultimo, ho avuto dei dubbi sui miei sentimenti per te...dopo che ti ho visto con Sofia, sei uscito definitivamente dal mio cuore"
"...è per quel Federico vero? Quel biondino è vero?"
"Ma tu come lo conosci?"
"Non è questo il punto. Tu ami lui....che idiota che sono, sperare che dopo tutta la sofferenza che ti ho arrecato tu possa tenere ancora a me..."
"Mi spiace ma è così"
"E lui? Ti ricambia?"
Lei abbassò lo sguardo...
"Beh...ecco...non esattamente"
"Se vuoi un consiglio, non ne valrebbe comunque la pena."
"Perchè??" chiese lei irritata.
"Quanti anni vi togliete, sette? Ok. È molto più grande di te. Credi sul serio che si metterebbe mai con una ragazzina? La gente cosa dirà di voi? Non oso immaginare. E poi non pensi alla sua fama? Al fatto che dovrai condividerlo con non so quante ragazze? Sai cosa vuol dire andare in giro, e avere intorno dreamers ogni cinque minuti? E hai pensato agli insulti che riceverai? Sarai la causa della sofferenza di milioni di ragazze semmai ti dovessi mettere con lui! E alla distanza ci hai pensato? A quando lui andrà in giro da una parte all'altra tra i concerti, gli instore e le registrazioni in studio? Pensi davvero che l'amore che provi per lui sia così forte da essere in grado di soppravvivere a tutto questo?"
"Si. Sarò presuntuosa, illusa...quello che vuoi. Ma io credo che l'amore superi qualunque ostacolo. Io ci credo. E non smetterò mai di crederci."
Lui scosse la testa ridendo amaramente.
"Hai ragione, sei proprio illusa. Lui non ti ama. Ti lascierà non appena si starà stufato di te, sarai il suo bel giocattolino"
"Andrea, adesso credo che ti debba andare..."
"Non ti facevo così"
"Così come!" chiese lei esasperata.
"Così...convinta ecco...ma lasciamo stare, vado, ciao"
"Ciao..." e finalmente se ne andò.

Si buttò a peso morto sul divano e giatdo l'orologio: quasi l'una.
Sorrise.
Prese il cellulare e compose il numero, pregando che rispondesse.

Niente.

Riprovó....e stavolta andó meglio.
"Pronto?"
"Pronto biondino! Come va?"
"Ciao Giada...tutto bene"
"Sei a pranzo?"
"Mi sto avviando per andare a mangiare, non immagini che fame!"
"Ahaha pensi solo a quello tu! In studio invece come procede?"
"Eh stiamo facendo molti progressi, stamattina abbiamo lavorato come matti..."
"Si sente che sei stanco...ti lascio andare allora. Ah ma prima passami budino! E li con te?"
"Si é qui accanto a me, te lo passo.... Pronto?"
"Benjamin! Ciao!"
"Ciao piccolina! Come stai?"
"Benissimo ora che vi ho sentiti...mi fa piacere che proceda tutto bene con la musica"
"Si anche noi, tantissimo."
"Vi lascio pranzare in pace, ci sentiamo ragazzi ciao"
"Ciao!"

"Io la adoro, seriamente. Riesce sempre a capirmi."
"Che vuoi dire Fede?"
"Capisce come mi sento semplicemente dal mio tono di voce. Sono stanco e lei lo ha capito..."
"Eh l'amore..."
"Ma che dici Ben!" disse Fede ridendo.
"La verità amico"
"Convinto tu..."
"Secondo me o non te ne rendi conto, oppure lo sai e lo neghi a te stesso"
"Ma di che parli scusa?"
"Dio sei peggio di non so cosa, possibile che non capisco a cosa mi riferisco?"
"Possibile è possibile"
"Al tuo amore per lei idiota"
"Benjamin basta con questa storia, non siamo più all'elementari: ah ti piace ti piace ti piace!" disse facendo la vocina da bambino più piccolo.
"Vedrai, prendimi in giro...poi vedrai"
"Ahaaha"

Federico non lo avrebbe mai ammesso, ma per lui, Giada, ormai era diventata più indispensabile dell'aria.
Era diventata il suo ossigeno.
Il suo primo ed un ultimo pensiero.
E sentiva la sua mancanza più di qualunque altra persona al mondo.
Ogni momento felice, bello, uno di quei momenti così belli da vivere che vorresti che il tempo si fermasse...ecco, lui pensava a come si sentisse incompleto, perché LEI non c'era, perché LEI, non era tra le sue braccia.
Perché non poteva vederla sorridere e vederle fare quelle faccie così buffe che tanto adorava...

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