21

9 3 2
                                    

Il nostro tempo in Francia è scaduto, dò un bacio alla mamma e la stringo forte, chissà per quanto tempo non potrò rivederla. Diego mi tiene per mano e mi conduce sull'aereo. Siamo in prima classe, le hostess nelle loro minigonne passano accanto alle nostra poltroncine.
Anna mi starà aspettando nel nostro appartamento. A quest'ora sarà sul divano, con il plaid sulle ginocchia, una ciotola di pop corn accanto. Si sarà divertita parecchio con la casa tutta per se, so come ha impiegato il suo tempo.
Il tempo in aereo scorre velocemente ed arriviamo a destinazione.
Cerco la macchina di Diego nel parcheggio dell'aeroporto ed una volta trovata saliamo a bordo, l'abitacolo è rovente, lo prego di aprire i finestrini.
"È stato bello, mi hai fatto un regalo magnifico. "
"Sciocchezze. Farai qualsiasi cosa per te Piccola. " Dice lui.
"Non potrò mai ricambiare. "
"Potresti dormire da me domani. " Mi rivolge un sorriso malizioso ed io faccio una risata.
"Non riesci proprio a starmi lontano, vero?" Lo stuzzico.
"Certo che no. Sono fottutamente pazzo di te. "
Il mio sguardo si posa su di lui, un onda di tenerezza mi avvolge, provo il forte desiderio di stringerlo.
"Ti amo. " Dico io.
"Anche io" Risponde lui.
Finalmente arrivo a casa, Diego mi lascia di fronte all'ingresso. Ci salutiamo con un lungo bacio e con la promessa di rivederci presto.
Entro nella palazzina, uso l'ascensore per arrivare al mio appartamento.
"Ciao, sono tornata. " Dico mentre entro.
Sento dei rumori provenire dalla camera di Anna, un ragazzo dai capelli scuri esce, ha i vestiti stropicciati e i pantaloncini slacciati, si vede che si è vestito velocemente
Mi passa vicino fa un cenno di saluto ed esce.
Anna fa capolino dalla sua stanza, indossa un baby doll rosa.
"Ehilà. " Dice e si avvicina al bancone per versarsi un bicchiere d'acqua.
"Mi spiace, sono rientrata nel momento meno adatto. " Mi scuso io.
"Non importa, sono felice di vederti. "
"Ti sei divertita?"chiedo io.
"Abbastanza, tu?"
"Mah si. Ho visto mamma e Diego ha detto che mi ama."
"Fantastico."dice lei senza nemmeno voltarsi.
"Adesso vado a farmi una doccia. Ti va di uscire con me sta sera?" Chiedo.
Lei sembra pensarci ma infine accetta.
Termino di fare la doccia, mi metto un paio di pantaloncini ed una t-shirt, anche Anna ha il mio stesso outfit, nessuna delle due aveva voglia di vestirsi in modo più curato. Usciamo e facciamo una passeggiata sul marciapiede, l'una accanto all'altra, parliamo del più e del meno.
Nessun ragazzo può sostituire una buona amica, io ed Anna siamo più che coinquiline siamo una famiglia. Abbiamo una confidenza tale che nemmeno anni e anni di relazione fissa con uomo può raggiungere questo livello. Io sono come una barca e lei è il mio porto, lei è la mia migliore amica: la mia coinquilina russa che non sa cucinare cibo italiano.
La prendo sotto braccio, ci scambiano uno sguardo e scoppiamo a ridere, la nostra risata riecheggia nell'aria mentre camminiamo su e giù per il marciapiede. Fra me e me penso: ma quanto le voglio bene?

Escape From BabylonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora