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Mamma mi aveva promesso distese verdi ed eccomi accontentata. Grazie a Dio ho cambiato outfit e scarpe. Adesso tengo il vestito di Anna nella borsa insieme alle mie adorate zeppe di sughero.
Sto camminando da un'eternità lungo ad un sentiero di campagna, il percorso é ben tenuto e non presenta nessuna buca. L'erba dei prati che fiancheggiano la strada é di un verde spettacolare, il paesaggio pare innaturale tanto é curato.

Mi giunge il rumore di un auto alle spalle, mi giro e dò un'occhiata al conducente: giovane, di bell'aspetto ma a giudicare dell'automobile non si tratta affatto di un ricco ma bensì di un servitore.
Il ragazzo si accosta accanto a me, abbassa il finestrino ed inizia a farneticare in francese.
"Fermo, non sto capendo nulla!"
Il ragazzo assume un espressione enigmatica.
"Italiana?" Chiede.
"Si, certo."
"Anche i miei nonni lo erano! È un piacere!"
"Anche per me."
"Stai andando alla tenuta?"
"Si."
"Allora, vieni con me?
Do' un'occhiata alle sneakers che mi ha imprestato mamma, tutte sporche di terra, guardo di fronte a me e non riesco a vedere la tenuta. Non posso fare a meno di accettare.
"Perché no?" Accetto in fine.
"Stai andando alla tenuta per un posto da cameriera?"
"Si, esatto."
"Io sono l'unico uomo alla tenuta, escluso Thomas. Mi occupo della manutenzione. Il mio nome é Antoine."
"Katiuscia, piacere."

C'é una sorta di alchimia fra me ed Antoine, l'ho sentito non appena mi sono seduta sul sedile del passeggero della sua auto, i suoi occhi mi hanno guardata e hanno sorriso. Io credo di essere arrossita, ho anche dato un'occhiata nello specchietto per vedere come stavo. Ha un sorriso così bello da levare il fiato, occhi incredibilmente vivi e brillanti. Non c'è barba sul suo mento grazie ad una rasatura recente. Indossa una t-shirt grigia, con lo scollo a v, un paio di pantaloni neri e ai piedi un paio di sneakers nere e bianche.

"Sei troppo bello per fare il giardiniere." Mi sfugge.
Lui scoppia a ridere.
"E tu sei troppo bella per fare la cameriera. Thomas ti adorerà, ha un debole per le ragazze giovani e carine."
Bingo.
"Giovani e carine?"
"Proprio come te."
O come Anna, penso fra me e me.

Il giovane giardiniere mi scarica di fronte all'ingresso, la ghiaia scricchiola sotto le ruote.
"Buona fortuna Katia. Spero tanto che tu venga assunta."
"Grazie, arrivederci Antoine."

Una cameriera di mezza età, La più anziana del personale probabilmente, mi apre la porta. Intorno alla sua vita é legato un grembiule con una rappresentazione della Sicilia, in basso a destra spicca il nome 'Antonia' ricamato con del filo di colore rosa.
"Piacere, sono Katiuscia." Dico e gli porgo la mano.
"Piacere, piacere! Che cosa ti serve Cara?"
"Ho urgente bisogno di un lavoro."
"Sei nel posto giusto allora, seguimi. Vieni a conoscere il Padrone."

La signora batte sulla porta, ed una voce l'invita ad entrare. Dopo qualche secondo Thomas accetta di vedermi.
"Buongiorno."
Non impiega più di un secondo a capire chi si trova davanti, il suo volto assume un espressione interrogativa e, almeno così mi é sembrato, preoccupata.

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