CHRIS
C'era qualcosa che non andava in quella casa, lo capii nel momento stesso in cui vi misi piede. Nessuno sembrava propenso a parlare però, perfino Wes si chiuse in stanza senza rispondere alle mie domande e l'ultimo sguardo che mi aveva lanciato era piuttosto eloquente. Non voleva essere disturbato, così mi limitai a sedermi sul mio letto, decisamente confuso.
Non era l'annata dei Wayright quella, prima la morte del nonno, poi questa terribile family reunion, Kevin e Wes che avrebbero tanto voluto saltarsi addosso ma non potevano, Seth che continuava a litigare con Koll fino alla rottura totale, per non contare il terribile triangolo tra Amanda, lo zio Ben e Markus, infine la mia cotta per Bradbury... Insomma, eravamo caduti in disgrazia senza ombra di dubbio.
- E puoi ancora toccare il fondo se non stai attento ... - Dissi a bassa voce mentre scorrevo i messaggi che Scott mi aveva inviato di recente. Sapevo che i favori non erano terminati, mi avrebbe chiesto altro ed io avrei dovuto acconsentire per salvarmi il culo, come sempre. Perfino Lewis mi aveva scritto, sembrava soddisfatto dal mio operato, ma ancora fin troppo guardingo per abbassare la guardia. Ero fottuto, continuavo ad esserlo e lo sarei stato per sempre probabilmente. Osservai il cellulare per un altro istante, avevo fatto come Tyler mi aveva poco gentilmente chiesto, avevo cancellato il suo numero, peccato che lo ricordassi comunque. Avevo una buona memoria e oltre ad aiutarmi negli studi mi dava anche problemi, come in quel caso, appunto.
Era vero quello che mi aveva detto, gli stavo addosso come una fottuta ragazzina alle prese con la sua prima cotta, ero diventato davvero un fenomeno da baraccone... Così patetico che mi sentivo triste per me stesso. Non ero mai arrivato a tanto con nessun ragazzo, neppure con Noble. E da parte sua non facevo altro che ricevere insulti e minacce, era stato chiaro, voleva che smettessi di andargli dietro ... Non potevo continuare in quel modo, non era un rapporto sano.
Perché, tu lo definiresti un rapporto quello che avete, mi chiese, la terribile vocina cattiva nella mia testa.
Sbuffai e decisi di andare a fare due passi. Era quasi ora di cena, ma non mi importava, c'era un'atmosfera ancora più di merda del solito in quella casa così iniziai a camminare lungo la strada appena illuminata da un principio di tramonto.
Rachel mi aveva piantato per le sue amiche quel pomeriggio, sapevo che suo padre aveva avuto da ridire con lei di recente, quindi usciva molto di rado ed io non avevo abbastanza coraggio da mettere piede in quella casa, visto che ci avrei potuto trovare anche Tyler.
Che situazione di merda ... Ma dove stavo andando poi? Mi fermai davanti al campo di basket in fondo al mio quartiere. Come sempre c'era una partita in corso, mi appoggiai alla ringhiera e soltanto un istante dopo notai che lo stronzo era lì.
Frenò a qualche metro da me, i suoi muscoli erano in tensione quando riuscii ad appropriarsi della palla e la lanciò con forza ad un compagno di squadra.
Porca puttana, pensai, portandomi una mano al cuore. Tyler sorrise appena all'altro, un sorriso piatto, che non coinvolse gli occhi, come sempre. Era bello da far rabbrividire, una bellezza macabra che ti faceva domandare cosa saresti disposto a fare per averlo davvero tutto per te.
Era quello che succedeva alle ragazze in fissa per Bradbury ed era quello che stava succedendo anche a me, porca puttana.
- Ehi Wayright! - Gridò uno dei miei compagni di classe quando mi notò – Puoi sostituirmi? Mi fa male tutto! - Non mi diede il tempo di rispondere, lo vidi uscire dal campo e dirigersi verso la sua ragazza, sorridendo.
No, mi guardai intorno, incontrando gli occhi in attesa degli altri ragazzi. Non contro Bradbury, non adesso ...
- Ti muovi? - Mi chiese proprio quello fulminandomi con lo sguardo –O vuoi un invito scritto? -
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The Wayright
RomanceI Wayright sono una famiglia grande quanto disomogenea, affari in sospeso e antichi rancori hanno fatto sì che i suoi membri si siano allontanati progressivamente fino a sembrare dei perfetti sconosciuti. Ma cosa accadrebbe se un evento tragico quan...