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Mi sveglio con qualcuno che mi osserva da vicino.
Per poco non mi prende un colpo quando vedo un grosso orso bruno a pochi centimetri dalla mia faccia, poi lo riconosco.

"Buongiorno Elle!" dice l'orso che mi ha detto in passato di chiamarsi Pedro(ho sempre pensato fosse un nome strano per un orso, ma non gliel'ho mai detto, gli orsi sono estremamente permalosi.)

"Sì buongiorno a te Pedro.. Non dovresti stare a fissare le persone che dormono. Per poco non mi veniva un infarto..",dico accarezzando il suo testone peloso.

Mi guardo intorno.
Il sole è appena sorto, così saluto Pedro e mi avvio verso casa. Gli uccellini mi chiamano da tutte le parti, alcuni si poggiano sulla mia testa gridando parole di saluto per farsi sentire in mezzo a tutti gli altri.
Io rido, sono così buffi con le loro piume arruffate e tutti agitati.
Entro a casa e trovo mia madre, già indaffarata in cucina, che mi lancia uno sguardo torvo come sempre quando esco la notte e torno la mattina.

"Hai avuto di nuovo un incubo?", mi domanda con un tono di voce a metà tra il preoccupato e l'arrabbiato, io sospiro prendendo una focaccia dalla tavola.
"Sai già la risposta mamma. Ormai ne ho tutte le notti."

Glielo racconto e lei sembra più turbata del solito, anche se cerca di non darlo a vedere. Faccio finta di non aver visto la sua espressione e me ne sto in silenzio, a fare colazione. Quando i miei fratelli si uniscono a me, facendo il solito caos mattiniero che non sopporto, io ho già finito così prendo la scusa di voler andare al mercato in paese e mi alzo dal tavolo salutando mia madre con un bacio.

In realtà mi addentro nella foresta un'altra volta.
Quello è l'unico posto dove so che non sarò mai presa per pazza o giudicata o presa in giro.
La natura mi ama ed io amo lei.
Al mio passaggio vedo gli alberi muoversi felici e penso che se si potessero muovere dal terreno verrebbero ad abbracciarmi, con i loro rami nodosi.

Ad un tratto, un piccolo scoiattolo rosso scende giù da uno di loro, per posarsi sulla mia spalla.
Gli scoiattol,i come le lepri, sono i messaggeri della foresta e portano notizie da ogni angolo.

"Ciao Dentino!", lo saluto grattandogli la pancia morbida, ma lui sembra un po' preoccupato. Lo guardo con fare interrogativo.

"Salve signorina Elle.."
"Che succede?" gli domando.
"Uno straniero è nel bosco signorina.."
"E questo ti preoccupa?"
Lui alza le piccole zampette. "Un po'.. Non si vedono molte facce nuove nei boschi signorina ed uno straniero per noi è sempre fonte di preoccupazione.."
Mi sembra un po' esagerato, ma non glielo dico, così mi faccio dire la posizione di questo fantomatico straniero che a quanto sembra si è accampato vicino al lago, a mezza giornata di cammino da casa mia.

"Andrò a dare un'occhiata ok?" dico allo scoiattolo che annuisce, mi fa un piccolo inchino e corre via arrampicandosi su di un albero che sghignazza per il solletico.

Almeno ho qualcosa da fare per la giornata.

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