Stare in groppa ad un centauro non è un esperienza che si possa definire piacevole ma almeno è un modo di viaggiare veloce. Galoppano due volte più veloci dei cavalli normali. Per arrivare a piedi al castello ci avremmo messo come minimo mezza giornata ma con i centauri arriviamo in poco più di due ore. Quando scendo dal dorso di Sidro ho male al sedere e le gambe quasi non mi reggono ma mi limito a ringraziarli "Il popolo dei centauri è al tuo fianco.." mi dice portandosi di nuovo la mano chiusa a pugno sul cuore, io ripeto il suo gesto e loro se ne vanno sparendo nel folto della foresta lasciandoci un gran male al sedere.
Il castello del duca sorge al centro di un villaggio con case tutte colorate e con strani tetti piatti. Mettono allegria ed anche la popolazione sembra felice di abitare lì. Mentre attraversiamo il villaggio i bambini si rincorrono giocando per le strade urlando e ridendo, le signore stendono i loro panni al sole o cucinano pranzetti che spargono il loro profumo fino alla strada. Alcune ragazzine ci passano accanto guardando Peter con occhi sognanti, risatine e sospiri.
Arriviamo finalmente al portone del castello che è spalancato con due guardie che sedute su delle sedie sonnecchiano beatamente. Peter mi fa un sorriso furbetto poi esclama con voce grossa "Sull'attenti soldati!!" le povere guardie saltano in aria e scattano in piedi ancora storditi poi vedono me e Peter e scoppiano a ridere. Lo abbracciano calorosamente e lo salutano "Lei è Elle.. La figlia di Azalhya." dice lui, le due guardie si inchinano per poi fare lo stesso gesto che mi hanno fatto i centauri e ci accompagnano dentro. Veniamo subito accolti da una ragazza molto bella, con i capelli castani e ricci e gli occhi verdi che abbraccia Peter e sembra che non si vuole più staccare. Lui diventa rosso in viso e si divincola "Ehm.. Jolanda lei è Elle.." la ragazza mi squadra dalla testa ai piedi con sguardo poco amichevole poi mi stringe la mano "Così tu sei la figlia della regina... Piacere..." dice con un tono un po' tagliente guardandomi come se si aspettasse di meglio "Sì.. Piacere mio!" ribatto io col sorriso più sforzato che riesco a fare. Di certo non è una bella accoglienza ma mi rimangio quel pensiero quando conosco il duca Jole. Già senza parlare fa simpatia. È un uomo basso e cicciottello con due guance rosse e due bei baffoni folti che compensano la testa quasi del tutto pelata, i suoi occhi sono piccolini e verdi come quelli della figlia ma sprizzano allegria non alterigia. Appena ci vede entrare in sala grande salta giù dal grosso trono di legno intagliato e corre verso di noi con le sue gambette corte. Si ferma davanti a me e mi strizza in un abbraccio spacca costole da orso "Mia cara! È un piacere conoscerti!" mi fa un grosso sorriso portandosi la mano al cuore poi saluta Peter con lo stesso abbraccio "Venite venite! Stavamo giusto per mangiare sedetevi vicino a me.. Raccontatemi il vostro viaggio fino a qui!" parla così velocemente che quasi non riesco a stargli dietro ma ho capito che si mangia e ne sono più che felice.
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Il Trono(In Revisione)
AventureElle ha sempre pensato di non essere come tutti gli altri. Forse perchè è perseguitata da incubi. Forse perchè sa parlare con gli animali e la natura che sta intorno. Ma non sa di essere l'unica erede al trono del regno di Palhom. E che questo la me...