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Mi sveglio e sento degli uccellini cantare allegramente vicino a me. Metto a fuoco la stanza dove mi trovo e mi rendo conto che non è quella del castello. Al posto delle pareti di pietra ci sono delle colonne di marmo bianco avvolte da piante rampicanti che lasciano vedere tutto il paesaggio esterno che è da mozzare il fiato. Siamo in alto lo capisco perché vedo al di sopra delle cime degli alberi.
Gli uccellini di prima fermano il loro canto quando vedono che sono sveglia e vengono a posarsi sul mio cuscino. "Buongiorno regina!" esordisce il primo che ha un intenso colore blu, cerco di tirarmi su ma l'altro uccellino che ha brillanti penne nere dice con tono preoccupato "Oh no no! Sua altezza non si deve alzare! È ancora debole!" io mi lascio convincere e chiedo "Cos'è questo posto?" "Siamo nella casa degli elfi di montagna sua Altezza!" mi risponde quello nero saltellando qua e là "Ora che è sveglia è bene che mangi qualcosa.. Vi faremo subito servire da qualcuno!" dice quello blu ed insieme volano fuori lasciandomi da sola. Tiro via le coperte e vedo che il mio piede è fasciato come il mio braccio, mi gira la testa ma provo lo stesso a scendere dal letto. Perdo le forze e mi trovo col sedere a terra. Sbuffo e borbottando cerco di arrampicarmi sul letto ma mi risulta difficile con un braccio solo. "Giusto per informazione.. Dove credevi di andare?" sento dire Peter alle mie spalle. Nella sua voce non c'è rimprovero ma divertimento. Io mi giro sorridendo "Adesso credo di essere io la paziente terribile.." lui ride, posa un vassoio sul comodino poi viene verso di me e mi prende in braccio posandomi delicatamente sul letto. "Già! Più terribile di quello che credi.." dice arruffandomi i capelli e ridendo come un matto alla mia espressione truce. Anche lui ha delle fasciature ma sta meglio di me "Peter! I feriti del villaggio!" esclamo io ricordandomi all'improvviso di loro, lui mi tranquillizza "I feriti sono stati curati.. Alcuni stanno ancora dormendo.." afferro la sua mano "A quanto ammontano le perdite?" ho paura della risposta che sto per ricevere "Metà degli abitanti è andata.." dice Peter guardando altrove. È come ricevere un pugno nello stomaco, tutte quelle vite innocenti stroncate così. Sento la rabbia ardermi dentro per poi trasformarsi in odio. Odio puro e cieco verso l'unica colpevole di questo massacro. Come se leggesse i miei pensieri Peter mi guarda dritta negli occhi "Tante di quelle persone che sono morte le conoscevo fin da piccolo.. Devi ucciderla Elle.." stringe la mia mano con forza fino a farmi male. Io sostengo il suo sguardo e leggo lo stesso odio che provo io "Lo farò... Devo farlo.." rispondo. E non penso più a come farò, penso a quando lo farò e non vedo l'ora di far assaggiare alla mia spada il sangue di quell'essere maledetto.

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