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Il pranzo è favoloso, non ho mai visto così tanto cibo messo assieme in tutta la mia vita. Portate di ogni tipo di selvaggina cucinata a puntino, verdure fresche e frutta dolcissima. Dolci e pane appena sfornato il tutto accompagnato da vino, succo di mela, di zucca e chi più ne ha più ne metta. La mia sfortuna è solo quella di essere seduta di fronte a Jolanda. Conversiamo con Jole e gli raccontiamo tutto quello che è accaduto e Peter al momento di nominare Darrin non riesce quasi a trattenere le lacrime. In un gesto di conforto appoggio la mia mano sulla sua e lui me la stringe mentre continua a parlare e noto Jolanda che mi lancia uno sguardo al veleno. Mi devo trattenere da fare lo stesso così afferro un dolce di cui non so nemmeno il nome e lo mangio con gusto.
"Mi dispiace che mio figlio Persival non sia qui ma è voluto a tutti costi andare ad una battuta di caccia ai giganti.." dice Jole agitando una mano io per poco non mi strozzo con il succo di mela "Giganti?! Esistono sul serio?" Jolanda fa una risatina sarcastica e dice "Ma sei vissuta nel paese delle favole? Ovvio che esistono!" sto per ribattere qualcosa ma Peter interviene per primo "Jolanda?! Ti sembra questo il modo di rivolgerti alla futura regina di Palhom?!" lei rimane un istante a bocca aperte poi ribatte arrabbiata "Una futura regina che è sempre vissuta come una boscaiola?! Capirai che fortuna!" Jole sbatte un pugno sul tavolo facendo ammutolire l'intera tavolata "Ora basta! Devi portare rispetto figlia! Se non vuoi farlo puoi pure ritirarti nelle tue stanze!" Jolanda si alza stizzita e se ne va scoccandomi un'occhiataccia. Mi sento un po' in colpa per aver scatenato quel litigio ma sono anche stupita di come Peter mi abbia difeso arrabbiandosi così tanto.
Per fortuna l'atmosfera si alleggerisce e senza Jolanda sia io che Peter ci rilassiamo. Alla fine delle portate siamo talmente pieni che non riusciamo a parlare. Il duca ci spedisce senza tanti complimenti nelle nostre camere per farci riposare ed ordina alla servitù di preparare un bel bagno caldo per noi. "Stasera ci sarà una cena in vostro onore.. Elle mia cara per te ci sarà un intera collezione di abiti da scegliere! Ora andate sciò sciò" dice quasi cantando lui. Ci avviamo verso le nostre stanze salutandoci solo con un gesto pigro della mano.
Appena entro vedo solo il letto davanti a me. Mi butto praticamente di schianto e mi addormento nel giro di pochi minuti.

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