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Vengo a sapere da Peter che ho dormito per due giorni. Gli elfi si sono occupati di me con le loro cure miracolose e sia il braccio che il piede sono stati curati con erbe magiche che solo loro conoscono. Quando mi tolgo le bende osservo con stupore che mi sono rimaste solo delle piccole cicatrici. Mangio qualcosa di cui non conosco il nome ma che è squisita e sento le mie forze tornare quelle di prima. Peter mi offre il suo braccio e andiamo a fare un giro. Noto che non si vedono elfi in giro e Peter mi spiega che sono tutti molto occupati a curare i feriti più gravi "Però c'è qualcuno che vorrebbe incontrarti.." "E chi sarebbe?" lui sta in silenzio e mi accompagna davanti ad un grande portone che sempre fatto d'oro puro che si apre da solo. "Ce la fai ad andare da sola?"mi chiede, io annuisco ed entro un po' timorosa. Mi trovo in una sala grandissima col pavimento coperto d'erba al posto delle colonne ci sono alberi enormi che bucano il soffitto ad arco. In fondo vedo un uomo e una donna seduti su troni di pietra. Gli alberi mi sussurrano parole d'amore mentre mi avvicino. Ci sono girasoli e gardenie ovunque. Un po' intimorita arrivo davanti ai due che mi guardano con dolcezza. Sono entrambi molto belli anche se non sono giovani, dimostrano all'incirca sessant'anni. La donna ha lunghi capelli neri intrecciati con delle gardenie ed i miei stessi occhi grigi, la mia stessa corporatura esile. L'uomo hai capelli rossi lunghi fino alle spalle e occhi color dell'oro. Si alzano entrambi e si avvicinano, per qualche istante rimaniamo tutti in silenzio mentre ci guardiamo poi l'uomo mi bacia sulla testa e mi abbraccia teneramente. Sento il profumo dei girasoli pervadermi. Finito l'abbraccio lui mi guarda con le mani appoggiate sulle mie spalle mentre la donna si avvicina ed inizia ad accarezzarmi i capelli. L'uomo finalmente parla con voce profonda "Ti abbiamo aspettato tanto.. Tu non ci conosci, siamo i tuoi nonni.." io trattengo il fiato e li guardo negli occhi entrambi cercando le parole giuste da dire ma proprio non mi escono e rimango lì imbambolata continuando a guardarli e notando sempre più dettagli che ho notato su di me le volte che mi sono guardata allo specchio. Mia nonna ride "Tesoro sei rimasta senza parole lo so... Io mi chiamo Gardenya e tuo nonno si chiama Elianto." io continuo a non aver parole, sono troppo emozionata e riesco solo a borbottare un "Piacere.." che fa ridere mio nonno. Nonostante l'aspetto severo ha sempre la risata pronta. Mia nonna invece è un po' più seria e taciturna ma sempre con un espressione dolce nello sguardo. "Dì al tuo giovane amico che può entrare se lo desidera.." dice mio nonno, io chiamo Peter che ci raggiunge e si inginocchia ma mia nonna lo fa tirare su dicendo "Chiunque è amico di mia nipote è anche amico mio. E non si dovrà mai inginocchiare davanti a noi.." "Grazie signora.." risponde Peter emozionato. Mio nonno gli da una pacca sulla schiena "E poi tu sei un amico speciale per la nostra cara nipotina dico bene?" ride e ci fa l'occhiolino. Diventiamo tutt'e due rossi "Elianto!?" esclama mia nonna seria ma ridendo sotto i baffi "Abbiamo appena conosciuto nostra nipote e già la metti in imbarazzo?!" "Non era mia intenzione moglie... Ma su andiamo a farci una passeggiata!" e li seguiamo in giro per il palazzo.

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