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Nel giro di un mese Peter riesce a camminare senza la stampella. Mia madre gli toglie i punti. Gli ho raccontato del sogno che ho fatto sulla mia vera madre e lui ha insistito perché io mi allenassi a comandare gli elementi. Io riesco a padroneggiare benissimo acqua, aria e terra ma con il fuoco ho qualche problema, penso sia per via del mio terrore verso questo elemento. Le nostre giornate passano tra allenamenti e passeggiate nel bosco.
Ho presentato Peter agli esseri viventi del bosco che vedendolo in mia compagnia l'hanno accettato di buon grado. È molto dolce con tutti. Gli insegno a tirare con l'arco. Lui mi insegna come disarmare con la spada. Siamo diventati inseparabili ed io non sono mai stata così felice, non ho mai avuto amici forse per il mio brutto carattere. Mi arrabbio facilmente.

Io e Peter iniziamo a organizzarci per la partenza, sinceramente ho un po' paura di quello che accadrà ma quando ci penso tocco il mio ciondolo e tutto passa in fretta. Mia madre quando ci sente parlare del viaggio esce sempre dalla stanza sospirando, so che non vorrebbe vedermi partire ma sa che non ci può fare niente. Può solo aiutarmi a preparare i pochi bagagli che ho.

La mattina della partenza è soleggiata ma fresca, l'estate ormai sta cedendo il passo all'autunno e le foglie degli alberi iniziano a cambiare colore. Fermi davanti alla soglia di casa ci sono mia madre e i miei fratelli. Lei piange e mi abbraccia, i miei fratelli sono tristi ma per fortuna non si mettono a frignare. Sarebbe troppo, mi sto già trattenendo per mia madre. A malincuore mi lascia andare "Tornerò.. È una promessa.." dico io sicura lei annuisce e si asciuga gli occhi "Sono fiera di te.. Ora vai prima che cambi idea e ti chiuda in casa per non lasciarti andare.." risponde lei con un sorriso. Mi giro e me ne vado insieme a Peter pensando che non posso infrangere la promessa che ho fatto a mia madre.

Ci inoltriamo nella foresta in direzione nord. Gli animali mi porgono i loro saluti, alcuni piangono altri cercano una mia carezza. Gli alberi cantano una canzone d'addio bellissima e sento che il cuore sta per infrangersi in mille pezzi. In fondo quella è la mia casa e non so quando tornerò. Peter vede la mia tristezza e mi accarezza una guancia "Non essere triste Elle.. Questo è solo un arrivederci non un addio.." mi sento un po' meglio. In fondo è vero. Parte del mio cuore e della mia anima sono legate a questo posto ed io non lo scorderò mai. Non può essere un addio! Gli sorrido e girandomi verso la foresta urlo affinchè tutti mi sentano "Arrivederci!" e tutta la foresta sembra scoppiare di gioia al pensiero che presto o tardi tornerò.

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