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Il sole è sorto da poco. Il gioco ha inizio. Saluto gli altri che si sparpagliano cercando un punto favorevole per nascondersi e attuare il diversivo mentre io mi avvio verso la roccia che mi porterà dentro il castello. Sento delle urla lontane e capisco che l'attacco è iniziato. Non senza fatica sposto la pietra pesante e mi addentro di nuovo in quel luogo claustrofobico. Sottoterra non mi sono mai sentita a mio agio, nei boschi evitavo con cura persino le grotte più grandi che mi davano un senso di stare intrappola che non ho mai sopportato. Invece ora sono costretta ad addentrarmi li sotto. Cerco di non farmi prendere dal panico e respiro più profondamente che posso mentre cammino nel buio totale tastando le pareti viscide di umidità per orientarmi.
Mi perdo almeno cinque volte prima di trovare la via giusta. Come sospettavo non trovo nessuno in giro ed entro nella stanza delle torture. Mi fermo un attimo prima di aprire la porta secondaria che spero mi porti dentro al castello. Con un gesto istintivo della mano cerco il ciondolo per poi ricordare che l'ho lasciato a Peter. Non posso contare sulla sua protezione ora, ci sono solo io con la mia spada ed il mio arco contro una creatura che sicuramente farà di tutto per uccidermi. È una prospettiva decisamente ottima. Ma di certo non morirò senza combattere.
Apro la porta che nasconde una scala a chiocciola ripida ed arrugginita, inizio a salire lentamente sia per evitare di fare rumore sia per non farla traballare troppo. La salita sembra infinita nonostante la mia forma sia ottima quando arrivo in cima ho il fiatone. Mi trovo davanti ad un'altra porta e la apro con cautela sbirciando prima di uscire. Non sono nel castello ma nel cortile principale, peggio di così non poteva andare. Ci sono un sacco di guardie che corrono da tutte le parti alcune urlando ordini ai sottoposti altri cercando semplicemente un riparo dalle frecce che piovono dal cielo. Mi tengo rasente al muro e cerco di non dare troppo nell'occhio ma il mio piano ha vita breve. Mi sento strattonare dal braccio e cado all'indietro dentro ad un vicolo buio ritrovandomi una lancia a pochi centimetri dal naso. Una vecchia guardia dagli occhi scuri e acquosi mi guarda stupito "Impossibile!" esclama con voce flebile "Siete un fantasma!?" abbassa la lancia e si passa le mani sul volto pallido "Non sono un fantasma, mi avete appena strattonato per un braccio!" dico io stizzita togliendomi la terra di dosso "Voi siete la defunta regina!" "Sono sua figlia!" "Impossibile!La figlia della regina è morta.." io alzo il mento "Siete libero di non credermi ma lasciatemi andare.. Ho una missione da compiere!" lui sembra indeciso se credermi o no ma poi si convince "Alcune voci dicevano che voi eravate ancora in vita.." "Quelle voci avevano ragione.. Sono arrivata sin qui grazie al vostro comandante Peter." lui sembra sollevato nel sentire il suo nome "Peter?! Per l'amor del cielo.. Pensavo fosse morto ed invece vi ha trovato sul serio!" io annuisco "Esatto.. Quindi se.." non mi fa continuare perché mi abbraccia molto forte cogliendomi alla sprovvista quando si stacca da me noto che ha gli occhi lucidi "Voi andate.. Provvederò io ad avvisare le altre guardie alleate!" mi saluta portandosi la mano chiusa a pugno sul cuore e corre via dal vicolo.

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