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Persival mi scuote ed io mi sveglio di colpo piangendo disperata e urlando ancora parole contro Jolanda, sono in iperventilazione ed il cuore mi martella nel petto ad un ritmo esagerato. Guardo Persival ed urlo "Tua sorella! Tua sorella è al castello e sta torturando Peter!" "Cosa? No.. Non è possibile!" "L'ho visto io! Questa volta non era un incubo ne sono sicura!" Persival è totalmente sconvolto, scuote la testa "Elle... Lei lo ama non gli farebbe mai del male.." io scatto in piedi e comincio a camminare avanti e indietro. Mi sento impotente, immagino le torture che sta subendo Peter "Lei lo ama? Lo sta torturando proprio perché lei vuole il suo amore! Ma lui non potrà mai darglielo perché... Perché lui ama me!" all'improvviso mi rendo conto veramente di quello che Peter prova per me. E di quello che io provo per lui. E questo mi fa soffrire ancora di più perché non posso dirgli quanto lui sia diventato importante nella mia vita in così poco tempo. Mi giro verso Persival e anche se so che lui non centra niente non posso fare a meno di provare fastidio per la sua somiglianza con la sorella. "Dobbiamo organizzare una resistenza.. Daremo l'assalto al castello e libereremo Peter."

Organizzare una rivolta non è una cosa facile ma per fortuna con il mio dono di parlare con gli animali riesco a radunare tutte le creature che abitano il regno dando ordini alle creature più veloci in modo che corrano in lungo ed in largo a spargere il mio messaggio. Accorrete al fiume dei caduti al fianco della legittima regina a combattere per la nostra libertà. Questo è quello che dico agli scoiattoli, alle lepri, agli uccellini ed ai cervi che corrono via immediatamente delle volte anche prima che io finisca la frase.
Nel giro di una giornata ho a disposizione tutti gli elfi dei boschi e quelli di montagna. Tutto l'esercito di Jole che si è rimesso dalle ferite, tutta la popolazione dei centauri che si sono offerti di portare sulle loro groppe i nani del sottosuolo per fare più in fretta e ovviamente i miei amati animali. Loro sono i più agguerriti e scalpitano in attesa dell'imminente battaglia chiedendomi in continuazione di partire subito. Un giovane leone è il più impaziente "Mio padre è stato ucciso solo perché Meidrel voleva una pelliccia da mettere sul pavimento! Vi rendete conto signora? Quella donna sta calpestando mio padre!" mi spiega ringhiando e scrollando la maestosa criniera. Quanto dolore ha provocato Meidrel a questa povera terra. Di quanti omicidi si è macchiata la sua anima ammesso che ne abbia una ovviamente. Do al leone un bacio sul muso peloso e lui si rasserena "Quella donna morirà.. E tuo padre sarà vendicato.." dico poi alzo la voce per far si che tutti mi sentano "Tutti coloro che sono morti saranno vendicati! E tutti quelli che sono contro di noi avranno una sola possibilità di ravvedersi o moriranno!" un'ovazione mi dice che ho usato le parole giuste per dare la carica al mio esercito, acclamano tutti il mio nome ma io mi sento vuota senza Peter al mio fianco. Spero sia ancora vivo e prego mia madre di proteggerlo il più possibile.
I nani hanno forgiato per me un'armatura degna di lode. Mi sta a pennello, mi spiegano che è fatta di un materiale magico che si adatta alla corporatura della persona che la indossa. Inoltre è leggera quanto resistente, sul petto c'è inciso lo stesso simbolo del mio ciondolo.
Aspettiamo ancora un giorno in caso arrivino altri per unirsi a noi. Alla fine della giornata al nostro singolare esercito si sono uniti ancora altri animali provenienti dalle regioni più a ovest del regno e con mia profonda sorpresa vedo spuntare dal bosco anche i miei nonni, gli corro incontro abbracciando entrambi "Siamo venuti per combattere al tuo fianco tesoro!" esclama pieno di gioia mio nonno vestito di tutto punto, mi strizza l'occhio "Penso sia ora di liberarli caro.." sussurra mia nonna "Oh già! Mi stavo dimenticando!" non ho tempo per chiedere chi devono svegliare perché mio nonno si porta un piccolo corno alla bocca e soffia con forza dentro. Il suono che esce è come il suono della vita. Non ho mai sentito un suono più bello e dolce. La musica del corno si propaga dappertutto, per qualche secondo non sembra accadere nulla poi gli alberi sembrano quasi impazzire. Iniziano a scuotersi tutti e ridono, ridono fortissimo. Delle forme umane escono dai tronchi e danzano felici. Sono ragazzi e ragazze con lunghi capelli che sembrano fatti di foglie. Finita la danza folle si avvicinano a me, mi accarezzano, mi baciano sulle guance e si inchinano. "Nonno chi sono?". Domando io guardando le strane creature "Sono gli spiriti della foresta! Loro abitano gli alberi e possono essere liberati solo in casi estremi come questi.." io riesco a provare un briciolo di felicità per questa sorpresa inattesa. Urlo per farmi sentire "Ascoltatemi tutti! È ora di partire!" e ci mettiamo in marcia.

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