La parte della foresta nei pressi del lago è silenziosa.
Di solito gli animali a quest'ora del mattino sono quasi tutti indaffarati e rumorosi.Penso che il motivo di questo silenzio sia la presenza di questo nuovo arrivato.
In lontananza inizio a scorgere il luccicare dell'acqua sotto il sole. Sento un leggero odore di fumo, evidentemente lo straniero ha acceso un fuoco. Mi avvicino ancora un po' e mi fermo dietro una grande quercia, da dove sono sicura che posso vedere la zona senza essere vista.
Intravedo subito l'accampamento di fortuna che ha costruito ai bordi del lago. C'è anche un cavallo che pascola, agitando la coda, sbuffando di tanto in tanto.
Poi lo vedo.
È immerso nell'acqua fino alla vita e si sta sciacquando. È leggermente abbronzato ed ha un fisico possente, la mia vista è sempre stata più acuta delle altre persone, così vedo che ha molte ferite.
Ogni movimento sembra causargli sofferenze. Il dolore traspare chiaramente dal suo viso, mentre cerca di bagnarsi i corti capelli biondi, è anche ferito sulla testa. Zoppica, stringendo le labbra mentre esce dall'acqua e si va a sedere sull'erba, respirando affannosamente.
Vederlo in quelle condizioni mi fa pensare che non può essere una minaccia, anzi devo aiutarlo assolutamente, quindi mi avvicino lentamente, per non spaventarlo.Lui mi nota subito e fissa gli occhi su di me. Sono color nocciola chiaro. Ha un espressione sollevata, come se sperasse che qualcuno venisse a salvarlo.
Da vicino le sue ferite sono peggio di quanto credevo, deve aver perso molto sangue, è così pallido."Ciao..", mi dice cercando di alzarsi in piedi per poi cadere goffamente a terra ed emettendo un grugnito.
La fronte gli si imperla di sudore e sbianca, sembra sul punto di svenire."Sta fermo!", dico senza particolare gentilezza. Mi chino su di lui e controllo la ferita che più mi preoccupa: si allunga in verticale sulla coscia destra, è profonda. I pantaloni sono strappati e intrisi di sangue, la pelle al di sotto è gonfia e viola.
Temo ci sia un infezione in corso.Lui mi guarda "È tanto brutta eh..", sussurra guardandomi dritta negli occhi. Sembra un bambino. Non posso fare a meno di sorridere e cerco di sembrare più naturale, anche se non sono brava a mentire.
"No no.. Ce la fai a tirarti su da solo?" gli dico. Lui scuote la testa, così lo aiuto ad alzarsi e quando si appoggia a me sento che è bollente.
"Ti aiuto a salire a cavallo..", lo tengo stretto ma è troppo pesante per tirarlo sulla groppa dell'animale, così lo faccio di nuovo sedere a terra con delicatezza e mi avvicino al cavallo. Sussurro al suo orecchio di piegarsi, per far salire il ragazzo e lui, con un gesto d'intesa, ubbidisce.Lo straniero mi guarda stupito "Ma come hai fatto? Io ci provo sempre, ma lui non mi da mai retta..", e guarda il cavallo con rimprovero.
Io alzo le spalle e rispondo "Ci so fare.. Dai ti porto a casa."
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Il Trono(In Revisione)
AdventureElle ha sempre pensato di non essere come tutti gli altri. Forse perchè è perseguitata da incubi. Forse perchè sa parlare con gli animali e la natura che sta intorno. Ma non sa di essere l'unica erede al trono del regno di Palhom. E che questo la me...