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È li! È vivo! Oh madre grazie grazie! Sento una porta sbattere ma non mi interessa. Corro verso Peter che mi guarda con aria confusa. Io piango e lo bacio, lo abbraccio, gli accarezzo il viso. "Impossibile..." dice, io non capisco "Peter? Cos'è impossibile?" ora sono preoccupata per la sua sanità mentale. Possibile che sia impazzito dopo tutte le torture che gli hanno inflitto? "Questo è solo un altro sogno..." io lo libero dalle catene e lui si appoggia pesantemente su di me. Le catene gli hanno lasciato profondi segni sui polsi e le ferite sul corpo e sul viso sono aumentate "Peter! Dobbiamo uscire subito da qui! Devi camminare!" lui borbotta qualcosa e usciamo da quella prigione.
La risalita sembra ancora più lunga della discesa. Ho il terrore che qualcuno spunti da ogni angolo e ci attacchi, io ho un braccio occupato per sorreggere Peter e non posso usare ne arco ne spada, posso solo contare sui nani e su tutte le preghiere che rivolgo a mia madre per farci proteggere.
Finalmente troviamo l'uscita e posso respirare aria pulita. Mi sento sfinita sia per la tensione che per il peso di Peter ma mi trascino verso gli altri che accorrono ad aiutarmi. Lui trema tutto e non vuole staccarsi da me "Non lasciarmi.. Non lasciarmi.." dice piangendo "Non ti lascerò mai Peter.. Ora calmati! Dammi la mano.." intreccio le mie dita nelle sue e lui mi appoggia la testa sulla spalla singhiozzando convulsamente mentre io lo reggo per la vita. Arriviamo al campo base allestito in nostra assenza. Hanno tirato su una tenda molto grande, mi spiegano che non può essere vista perché hanno fatto una qualche specie di magia ma non mi interessa ora come ora. Entro nella tenda e poso Peter molto delicatamente in un letto, lui continua a non lasciarmi la mano ed io non voglio che si metta a piangere di nuovo proprio ora che si è calmato così mi faccio portare un secchio d'acqua ed una spugna ed inizio a pulirlo con la mano libera. Lui mi guarda e sembra leggermente tornato in sè "L'ho fatto tante volte..." mormora "Cosa?" "Questo sogno... Che mi venivi a salvare.. So che tra poco mi sveglierò e niente sarà reale.." io lo bacio con delicatezza e poi gli dico "Peter... Questo è reale!Ti prego torna in te.." lui non sembra molto convinto "Ascoltami! Adesso apri la bocca questo ti farà stare meglio in poco tempo ok?" e gli do una goccia di estratto dell'albero della vita. Lo bendo, lo copro per bene ed aspetto che si addormenti "Una volta.. Ho sentito la tua voce.." mi dice con gli occhi chiusi "Lo so.. Ti ho visto ma non potevo fare nulla per salvarti.." "Non importa.. Se questo non è un sogno sei venuta a salvarmi adesso.." gli accarezzo i capelli e lui si addormenta con un'espressione serena. Sembra un bambino. Lo lascio nel letto, al sicuro. Ora posso pensare alla mia vendetta. La pagheranno.

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