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Dopo quella che sembra un'eternità io e Peter ci stacchiamo. Lentamente. Siamo ancora abbracciati "Scusa.. Non hai idea da quanto tempo avrei voluto farlo.." dice abbassando gli occhi imbarazzato io scuoto la testa ridendo "E perché dovresti chiedermi scusa?" lui mi guarda sorridendo e questa volta lo bacio io poi gli dico "Scusa.. Adesso siamo pari! " e ridiamo insieme.

Rientriamo nella sala grande e Jolanda corre subito verso di noi parlando a ruota libera "Ma dove sei finito? Ti ho cercato dappertutto.. Dai andiamo a...." le parole le si bloccano quando vede le nostre mani intrecciate. In fondo mi dispiace per lei e cerco di lasciare la mano di Peter per non farla soffrire ma lui me la tiene stretta e mi fa un cenno come per dire che non c'è niente di male in quello che abbiamo fatto e stiamo facendo adesso. "Jolanda.." inizia a dire Peter ma lei scappa via lasciandoci là "Mi spiace per lei Peter.." mormoro mentre ci avviamo verso due posti liberi "Non ti dispiacere per lei Elle.. Da questo momento ci siamo solo noi due.. " dice accarezzandomi il viso. Guardo negli occhi di Peter e mi sembra davvero di non sentire più nessun rumore intorno a me, mi chiedo se questo è amore ma non mi so rispondere. E non mi interessa neanche, in questo istante ci siamo solo noi due.
Torniamo alla realtà per scoprire che in realtà ci sono almeno una cinquantina di persone che fissano proprio noi. Che imbarazzo! Sorrido e sento il mio viso divampare mentre la gente ride e applaude il nostro amore. Io vorrei infilarmi sotto il tavolo. Ma Peter mi trascina nella folla ed iniziamo a ballare.
La festa finisce ed io e Peter ci salutiamo, andando a dormire. Sono stanchissima ma non riesco ad addormentarmi, mi sento come se stesse per succedere qualcosa. Continuo a girarmi e rigirarmi nel letto e quando ho appena preso sonno un boato fa tremare il castello facendomi sobbalzare. Sento delle grida provenire da fuori e vedo dalla finestra il bagliore arancione delle fiamme che divampano sul villaggio. Mi vesto in fretta e afferro al volo l'arco, la faretra e la spada e mi metto a correre all'impazzata giù per le scale.
Trovo il duca con suo figlio, Peter ed un bel po' di soldati armati fino ai denti. "Stanno attaccando il villaggio... Sanno che sei qui!" dice lui preoccupato. Io mi sento in colpa, sento le grida di quelle persone e penso che stanno soffrendo per me. "Io vado là fuori.." Jole mi guarda "Verremo con te mia regina.." io annuisco stringendo il ciondolo per poi incoccare una freccia e i soldati spalancano il portone.
Quello che ci troviamo davanti è l'immagine più vicina che si può avere dell'inferno. Le belle case colorate che ho visto solo questa mattina stanno bruciando. Alcune persone sono intrappolate all'interno, altri corrono per strada. I più fortunati hanno solo qualche vestito bruciacchiato mentre gli altri..gli altri vanno a fuoco correndo impazziti e gridando di dolore. Io sono nel panico in mezzo a tutte quelle fiamme, più cerco di respirare a fondo e più il fiato mi manca. Sento che sto per svenire ma qualcuno mi afferra. È Peter che mi dice "Ce la puoi fare Elle.." io cerco di riprendermi ma è difficile fino a quando mi viene un lampo di genio improvviso! Acqua.. Devo usare l'acqua. Cerco di concentrarmi in mezzo a tutto quel rumore e riesco ad isolarmi per chiamare a raccolta tutte le nuvole che posso. Il cielo mi obbedisce e grandi nuvole temporalesche si uniscono sopra di noi, scaricando tutta la pioggia possibile. Piano piano le fiamme iniziano ad estinguersi ed un urlo di rabbia risuona sopra le nostre teste.

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