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Esco dal vicolo e proseguo fino al lato opposto del cortile. Lo faccio correndo e nascondendomi dietro ad ogni posto possibile per non essere scoperta. Non posso sapere chi è dalla mia parte e chi è il nemico quindi preferisco non essere scoperta per non essere obbligata a difendermi.
Con questo metodo riesco a raggiungere gli scalini illesa e inosservata. Inizio a salirli velocemente per raggiungere il portone spalancato del castello. Do l'ultimo scatto accelerando il più possibile, consapevole di essere totalmente scoperta in quella posizione e finalmente sono dentro. Ho il fiatone e mi fa male un fianco, mi piego respirando affannosamente e cerco di imporre al mio corpo di resistere alla stanchezza. Giorni senza sonno e poco cibo non mi hanno fatto bene e se potessi tornare indietro cercherei di riposare di più ma ormai è tardi per i rimpianti. Mi guardo intorno cercando di familiarizzare con il luogo in cui mi trovo, non mi sorprendo che sia uguale a quello del mio incubo solo che è tirato a lucido e non pieno di ragnatele e polvere. So perfettamente dove andare quindi salgo lentamente la scalinata di marmo poi un rumore mi fa rabbrividire lungo tutta la schiena. La musica dell' arpa che proviene dal piano di sopra mi risuona nelle orecchie ed entra in tutto il mio corpo paralizzando dal terrore ogni singola cellula del mio corpo. Stringo talmente forte i pugni che le unghie mi penetrano nella pelle lasciando segni rossi sui palmi e il dolore mi riporta alla realtà. Scuoto la testa e ricomincio a salire anche se il cuore mi martella nel petto e il mio corpo sembra gridare "Scappa!". Proprio come nel mio incubo la porta da dove proviene la musica è leggermente aperta. Un ultimo respiro ed entro. Ed eccola lì la donna che ha ucciso mia madre e ha fatto soffrire così tante persone e animali. Mi guarda con quello sguardo da predatrice ed un sorriso ammaliatore sulle labbra rosse come sangue, non mi chiede di sedere vicino al fuoco e continua con la sua arpa "Ebbene sei arrivata finalmente..." dice con un tono inoffensivo che di certo non mi inganna. Io mi limito a guardarla con odio sempre più crescente e non parlo. Meidrel fa una risatina "Ma guardati sei un disastro.. Se solo volessi unirti a me ti darei l'aspetto di una principessa come si deve!" io rispondo con rabbia "Unirmi a te?!" e sputo per terra disgustata dalla sola idea, lei si alza venendo verso di me con passo leggero e mi squadra da capo a piedi "Unisciti a me Elle... Avrai tutte le ricchezze e gli agi di questo mondo.. Ogni giorno i piatti più prelibati sul tavolo.. Vestiti, gioielli... Insieme io e te!" parla fissandomi negli occhi ed io mi sento ipnotizzata da quello sguardo, più ci guardo dentro e più le parole hanno un senso. Forse ha ragione "Insieme io e te.." dico come per essere sicura che è giusto. Mi rifletto nei suoi occhi e mi vedo seduta vicino a lei coperta di gioielli e con un vestito bellissimo che fa risplendere la mia pelle come se fosse d'oro. Quella sarebbe la mia vita se accettassi. Una vita fatta di lusso e di.. di.. "Elle non la devi ascoltare!!" un sussurro nelle mie orecchie, la voce di Azalhya parla da dentro al mio corpo coprendo le parole di Meidrel che continua a spiegarmi cosa potrei avere se mi unissi a lei. "Elle distogli lo sguardo subito! Lei ti ucciderà! Uccidila ti prego!" ad un tratto negli occhi di Meidrel non vedo più ricchezze ma vedo morte e sangue. La vedo mentre versa il veleno nella bevanda di mia madre e lei soffre prima di morire. La implora di aiutarla e Meidrel ride lasciandola morire in agonia.
Esco da quello stato di trance e la vedo per com'è realmente. Un mostro sotto forma di donna. "Non succederà mai!" grido e la spingo lontana da me.

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