9. Piano d'Azione.

16.3K 877 203
                                    

Jared.

Continuo a fissare Janise e l'ospite involuta finché non sono fuori dall'ufficio. Quando non si sentono più i loro passi echeggiare nel corridoio, sposto lo sguardo su David, intento a rimettere in ordine il tomo che ha maneggiato fino a poco fa.

«Bel teatrino, complimenti» mi congratulo, accennando una nota sarcastica nella frase «Sei riuscito a non spaventarla. Non era facile.»

David allinea perfettamente il libro nel ripiano dello scaffale, poi si volta con calma. «Avevi forse dei dubbi?» sorride, pienamente soddisfatto di sé «Anche se devo ammettere che la ragazza abbia reagito bene agli stimoli. È dotata di una perspicacia notevole. Tutto a nostro vantaggio.»

«Non pensavo che le avresti raccontato seriamente di noi e dei Demoni. O almeno, non senza una preparazione psicologica antecedente. Come facevi a sapere che non ti avrebbe preso per un pazzo?»

«Evans...» sospira David «Non a caso pratico questo mestiere da anni. Ho accumulato abbastanza esperienza da capire subito che in quella ragazza c'è qualcosa di disumano. È palese. Emana delle onde elettrizzanti e nemmeno se ne rende conto.»

«Me ne sono accorto anche io quando l'ho rintracciata con il bracciale, fuori dalla discoteca. Ma non ho rischiato di commettere un errore madornale, spifferando la verità ai quattro venti. Eppure, qui, in questa stanza, sembrava perfettamente fiduciosa della veridicità delle tue parole. Sono stupito.»

«La vita è fatta anche di tentativi, Jared. In qualche modo avrei dovuto introdurla nel nostro mondo. Perciò, perché non cominciare con il metodo più semplice

Annuisco. Indubbiamente il capo ha lavorato bene Abby, tranquillizzandola e non facendole intuire quanto ci troviamo in difficoltà di fronte a questa insolita situazione. «Quindi, siamo giunti alla conclusione che la ragazza non è umana. Perfetto. L'avevo già dedotto dopo cinque minuti in sua presenza. A parte questa ovvietà, abbiamo delle informazioni utili

David si schiarisce la voce e inizia a passeggiare lungo la stanza. «Non scherzavo quando dicevo che abbiamo tra le mani qualcosa di molto raro e prezioso» mormora, come se stesse facendo congetture con se stesso «La scienza vuole che gli opposti si attraggano. La reazione che la signorina Lorelaine ha provocato in tutti noi è inusuale per poterla accomunare a un Celeste, e meno che mai a un Sottomesso. Quella sorta di... scossa da contatto di cui mi hai parlato, mi induce a pensare che la sua natura sia orientata più verso una sponda opposta alla nostra.»

«Mi stai confondendo. Di che diamine stai parlando?» sbotto «Pensi che sia un Demone? Seriamente

Il signor Clint accenna una breve risata e muove l'indice della mano. «Questa è la conclusione che hai tratto tu, per lo più errata, Evans. Pensi che se davvero fosse stata un Demone, avremmo avuto tutti questi dubbi al riguardo? E poi, un Demone sa di esserlo, e non passa una vita come un perfetto umano.»

«In realtà, non avevo mai contemplato l'idea che lo fosse. Mi sembrava scontato escluderla. Però, non riesco a dare un senso alle tue parole.»

«Sono quasi convinto che la natura della signorina Lorelaine non abbia nulla di Celeste. Altrimenti, il contatto tra la vostra pelle non avrebbe scatenato una specie di reazione repulsiva

«Okay. Abbiamo escluso per ovvi motivi che sia un Celeste, un Demone o una Sottomessa. Cosa ci resta, a questo punto?»

David si avvicina alla scrivania e accende il computer portatile. «Non lo so. Ma qualsiasi ipotesi mi venga in mente, non prospetta nulla di buono» mormora, mentre digita una serie di tasti «Una volta appurata la sua natura con i test, voglio informare il Consiglio sulla novità.»

Hybrid - L'EsperimentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora