RASSEGNAZIONE

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08 gennaio 2012

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08 gennaio 2012

Siamo a casa.

Qualche giorno fa, Andrea mi ha detto: "Mamma, me la prendo con te perché mi devo sfogare". L'ho abbracciato rispondendogli che lo sapevo e non ci rimanevo male come all'inizio, che ora più che mai lo capivo, che se questo lo aiutava a tirare fuori tutta la rabbia che ha dentro, di continuare pure: ho le spalle forti io e l'amore che ho per lui è più forte di qualsiasi cosa. Stasera abbiamo ripreso i fattori di crescita; mi ha stupita, perché ha fatto meno storie del solito,quasi nessuna. Con un piccolo pianto silenzioso e senza scappare, si è scoperto da solo il braccio, ci ha solo chiesto di tenerlo fermo in caso si fosse mosso e si è fatto fare l'iniezione. È come se si fosse rassegnato. Ho sofferto più io di lui, a vederlo così grande e per la sua sofferenza impotente. Ultimamente osservandolo lo trovo più serio, più maturo, sempre molto pensieroso: è come se nel giro di sette mesi esatti, fosse diventato improvvisamente grande, troppo grande per la sua età. Ho paura che cominci a capire la vera gravità della malattia, che di sicuro legge anche nei miei occhi che ultimamente hanno perso l'ottimismo.

Qualche settimana fa ho incontrato il signor Verga in ospedale, mi ha chiesto come andava e a che punto eravamo con le cure. Ad un certo punto ho sentito il bisogno di chiedergli di poterlo abbracciare, l'ho stretto forte a me e l'ho ringraziato per tutto quello che ha fatto e continua a fare per l'ospedale, per la ricerca, per i bambini malati di leucemia e le loro famiglie. Dalla perdita della sua bambina, Maria Letizia, ha creato più di 30 anni di sogni, mi ha detto che i sogni si possono realizzare, spero che anche il mio si avveri: "ANDREA; TI PREGO GUARISCI".

13 gennaio 2012

Andrea è in aplasia, ha solo 200 di globuli bianchi. Mercoledì si sveglia tardi e dice di sentirsi stanco, non gli do più di tanto peso, è normale, la malattia porta a una eccessiva stanchezza e poi è appena uscito da un blocco chemioterapico intensivo. Comunque per scrupolo gli misuro la febbre, ha 37.7 di temperatura, chiamo l'ospedale dove mi dicono di portarlo subito, lo ricoverano. Ormai ho imparato: la valigia è sempre pronta in macchina, per non perdere tempo è importante correre ed essere li entro un'ora; più passano i minuti e più diventa pericoloso. Fortunatamente a quell'ora non c'è traffico e nel giro di cinquanta minuti riesco ad arrivare a Monza, spesso mi è successo di metterci due ore. In macchina Andrea mi confida che sapeva di avere la febbre, non mi ha detto niente perché non voleva essere ricoverato, l'ho ripreso dicendomi di non nasconderlo più, è pericoloso quello che ha fatto, però lo capisco, poverino è stufo. Per arrivare a nascondere la febbre, significa che non ne può proprio più di essere sempre in ospedale, l'ha scritto anche su Facebook, povero il mio pulcino. Una volta arrivati in ospedale gli fanno i primi esami di routine, il prelievo del sangue e la TAC al torace. I risultati sono entrambi negativi,è probabile che la febbre sia dovuta all'aplasia, fino a quando i valori non salgono rimane in ricovero, intanto oggi i globuli bianchi sono a 600, ieri sera lamentava forti dolori alle ossa, calmati con antidolorifico, probabilmente dovuti agli effetti collaterali dei fattori di crescita. In giornata il dottor Attilio R. mi riferisce la tanto attesa notizia: il sette febbraio Andrea sarà ricoverato per il trapianto, finalmente! Lunedì avremo un colloquio per tutte le informazioni al riguardo.

Durante questo ricovero gli hanno dovuto fare il prelievo dalla vena periferica della mano e non dal catetere , ma non ha fatto nessuna resistenza, solo una piccola lacrima e qualche raccomandazione.

Anche se ti sei rassegnato a tutto, sono orgogliosa di te mio piccolo pulcino.

GIORNO DOPO: evviva i globuli bianchi sono arrivati a 1500, grande ripresa, non era mai successo che si alzassero così in fretta. Bravo il mio piccolo guerriero. Comincio a crederci, il 2012 sarà l'anno della guarigione.

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