12 aprile 2012
GIORNO + 58
Oggi Andrea è voluto andare al parco, da solo con la sua bicicletta. Con grande timore l'ho lasciato andare, non posso mettergli le catene e un po' di fiducia gliela devo pur dare, per non insospettirlo ulteriormente e per non farlo sentire un ammalato. Vuole essere trattato come tutti gli altri ragazzini della sua età. Mi è costato molto. La paura e il pensiero che potesse sentirsi male erano fortissimi, volevo correre da lui per accertarmi che andasse tutto bene, ma non potevo; ci sarebbe rimasto male, è sempre uscito da solo, non gli sono mai corsa dietro, sarebbe stata per lui una grande delusione vedere la mamma che lo sorvegliava a vista, così l'ho raggiunto dopo aver essere andata a prendere il fratello da scuola.
C'erano tanti suoi amici e mi ha rattristato vedere che loro correvano, saltavano, giocavano a calcio, ma Andrea non ce la faceva a fare tutti questi giochi e tornava spesso triste vicino a me per riposarsi, perché si sentiva troppo stanco. Ad un certo punto mi ha detto di voler tornare a casa, cosa che prima della malattia non era mai accaduta: siamo sempre stati gli ultimi ad andarcene, perché era un'impresa portarlo via dal parco. Come'è cambiato il mio bambino: da forte, sorridente, felice di passare il tempo con i suoi amici è diventato debole, stanco e tanto triste.
Oggi a malincuore ho dovuto parlare con Alessia. Penso che sia giusto. E abbastanza grande per capire, e prima o poi bisognava dirglielo. Ultimamente anche lei è infelice, triste e piange spesso, perché si sente trascurata da noi genitori e nota la diversità del nostro comportamento verso lei ed Andrea. Le ho spiegato che suo fratello ha ancora la leucemia e che ora siamo nelle mani di Dio, non ho avuto il coraggio di dirle che il fratello non ce la farà, ma qualcosa le ho fatto intendere e lei ha capito. Mi chiedo come farò a spiegarlo a Michael, molto legato ad Andrea e troppo piccolo per capire questa tragica realtà. Come si può dare una sofferenza così grande a dei bambini? Non è facile per nessuno di noi e soprattutto è tremendamente ingiusto per tutta la famiglia
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la vita rubata
Ficción GeneralQuesto è il diario del calvario di una mamma che ha visto spegnersi la vita di suo figlio Andrea di undici anni per la leucemia linfoblastica acuta, ma che spera con questo libro di aiutare ad accendere la speranza di guarigione in altri bambini co...