SPERARE IN UN MIRACOLO

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  04 aprile 2012

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04 aprile 2012

GIORNO + 50

Oggi siamo stati tutto il giorno in day hospital. All'insaputa di Andrea gli è stata fatta la chemio. A lui abbiamo detto che è una somministrazione per il virus che ha al polmone, perché siamo tutti d'accordo, medici, infermieri e genitori nel mantenere la stessa versione. Naturalmente sono state cambiate le etichette con il nome del farmaco, per non fargli capire la verità, anche perché il bambino non è stupido, riconosce tutte le medicine somministrate, tutti i nomi delle chemioterapie, tutte le pastiglie e gli orari in cui le deve prendere. Il più delle volte, posso dire sempre, è Andrea che mi ricorda di dovergli dare una determinata medicina alla tal ora, o che dobbiamo fare la medicazione del catetere centrale, come per il lavaggio o il cambio del tappo. I bambini di questo reparto diventano dei veri medici di loro stessi, a volte mi stupiscono per l'attenzione che hanno per le loro cure. Andrea ha un virus al polmone, ci vuole tempo e medicine, ma anche questa si risolve e poi è facile dopo un trapianto andare incontro a queste infezioni, questa è la verità per il bambino. Mentre gli veniva somministrato il farmaco nel suo box, io e mio marito siamo andati a parlare con il dottor Jankovic, la carissima Valentina D, che è la dottoressa che in tutto quest'anno di malattia si è presa cura con tanto amore, pazienza e simpatia di Andrea in day hospital e con la dottoressa Veroni L. Saranno loro a seguire il bambino in questa fase delicatissima, lasciandoci addirittura tutti e tre i loro numeri di cellulare., Si sono resi disponibilissimi, a tutte le ore del giorno o della notte ad assisterci anche telefonicamente, in caso di problemi, dubbi, paure o qualsiasi altra evenienza. Non li ringrazierò mai abbastanza per quello che fanno, per l'umanità che hanno avuto e per quanto amore mettono per il loro lavoro e i loro bambini. Ci comunicano che è arrivato il risultato della biopsia: purtroppo è certo, è la malattia, la maledetta leucemia che non vuole lasciare libero mio figlio. Andrea fa parte di quel 20% dei bambini che non ce la fa. Ho tanta rabbia verso di essa. Ci chiedono anche se siamo d'accordo di far fare ad Andrea un' altra radioterapia localizzata sulla massa toracica, che non lo guarirà, ma è un tentativo per ridurla, per cercare di evitare il soffocamento cui andrà incontro se continuerà a crescere in questo modo. Naturalmente, e sotto il loro consiglio, siamo d'accordo, nessuno di noi vuole che Andrea soffra. Jankovic, ci ha anche detto che se crediamo in Dio, dobbiamo sperare in un miracolo. Da che ho saputo della sua malattia, che non ce la farà, prego sempre il Signore che lo compia, ma ogni giorno mi dimostra il contrario, non mi ascolta, ma non sono arrabbiata con lui, ce l'ho a morte con la malattia: è lei che si sta portando via mio figlio. Il Signore gli sta porgendo la sua mano per accompagnarlo in Paradiso. Oggi, ci siamo portati a casa la sedia a rotelle, il bambino ha dolori alle gambe, non ce la fa più a camminare, è il sintomo della malattia che avanza. Prima di andare a casa, gli è stato eseguito un altro ecocardiogramma, il responso è di notevole miglioramento. Magari servisse a qualcosa questo miglioramento! Ma non cambierà niente: il mio pulcino comunque andrà in cielo e io resterò a vivere la mia vita senza di lui. Non credo di riuscire a sopravvivere a questo dolore.


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