"Oh signorina Swan, prego si sieda pure" aveva gentilmente detto la Signora Gold accogliendola. Non era esattamente una donna che si distingueva per gentilezza e affabilità, quindi Emma era quasi convinta che ci fosse sotto qualcosa.
Killian si trovava già seduto a ridosso di un banco in prima fila: gli occhi puntati sulla figura di Emma."Allora ragazzi, ora che siete entrambi qui, posso parlarvi di ciò che ho in mente per voi. Come ben sapete ogni anno dirigo il club del teatro, e quest'anno non ci sarà nulla di diverso. Ho idea di inscenare una delle storie più conosciute di sempre!"
"No, la prego, mi dica che non sta pensando a Romeo e Giuliatta! La prego!" - aveva lamentato Killian, in modo del tutto sconfortato.
"No, affatto! Mi fa piacere che abbia un minimo di cultura teatrale però" aveva sorriso, in maniera quasi divertita. Già troppi sorrisi per un giorno solo."Sto parlando di Orgoglio e Pregiudizio; personalmente una vicenda che ho amato profondamente! La conoscete?"
"Certo! Ma non capisco in ogni caso cosa c'entriamo noi due" aveva risposto Emma, con un misto di sospetto e consapevolezza di quello che sarebbe stata la richiesta.
"Ogni cosa a suo tempo. Per lei Jones, che mi sembra molto spaesato in questo momento: è una vicenda amorosa, ma un amore di cui non si può dire sia nato da un colpo di fulmine, tutt'altro! Elizabeth e Darcy si incontrano in occasione di una festa come un altra, ed è qui che cominciano i loro dissapori, come si capisce bene dal titolo. Chi sarà l'orgoglio e chi il pregiudizio? Fosse così semplice cari ragazzi! È un intreccio, entrambi hanno lati del loro carattere che rispecchiano queste virtù...o difetti, a discrezione vostra. Questo hanno in comune, sono fatti per stare insieme, una volta superati orgoglio e reciproco pregiudizio. Ed è qui che entrate in gioco voi: voi sarete il mio Darcy e la mia Elizabeth." Aveva terminato, indicando prima Killian, con un gesto della mano sinistra e poi Emma, con la destra.Killian aveva guardato Emma con un'espressione allibita, senza parole.
"Sta scherzando?! No! Primo: non so recitare, non so se ricorda il primo anno, quando abbiamo inscenato Frankenstein. Nel caso, sono molto felice di ricordarle la parte che mi ha assegnato: una comparsa, con una singola battuta! E ora vuole assegnarmi il ruolo del protagonista? Non se ne parla! Secondo: con Emma? Davvero? È questo come potrebbe aiutarci?!"
"Ottima domanda signo Jones, non la facevo cosí acuto: voi siete perfetti per la parte, perché sembra non vi sopportiate allo stesso modo dei personaggi. O almeno così è come li ho immaginati io leggendo. E chissà che anche voi non troviate qualcosa in comune e risolviate una volta per tutte i vostri bisticci."
"Oh mi creda ci vorrebbe ben altro" aveva commentato Emma.
"Non è una richiesta signorina Swan. È un mettervi al corrente della situazione. Si comincia settimana prossima."
"E se non ci presentassimo?" - aveva provato Killian.
"E se non facesse più parte della squadra di basket signor Jones?" - "Cosa?! Ma questo è un ricatto!" - "Se intendendolo come ricatto verrà la prossima settimana, allora sì, è un ricatto"
"Beh se non mi presento io lei come potrebbe costringermi?" - aveva chiesto Emma questa volta...ingenuamente.
"Non sarò io a costringerla, ma il signor Jones! Scommetto che non la lascerà in pace un secondo sapendo che lei è riuscita a sottrarsi al compito." - "Mi sa che ha ragione Em" - Killian stava guardando Emma con fare divertito."Allora è deciso! Alla prossima settimana. Troverete orario e copione domani mattina in questa aula. Arrivederci."
"Arrivederci." - era stata la risposta di entrambi.Usciti dall'aula si erano guardati l'un l'altra: era stata Emma a cominciare: "Non abbiamo scelta, ti chiedo solo una cosa, una, rendiamolo il meno doloroso possibile per entrambi, ok?" - "Vedremo, ci sarà da divertirsi".
Ad Emma non era stato nemmeno concesso il tempo di replicare, che Killian era già corso via, lasciandola nel corridoio ai suoi pensieri: "Speriamo che sia divertente in senso buono allora".
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We are (im)possible
RomanceEmma Swan e Killian Jones. Elisabeth Bennet e Fitzwilliam Darcy. Epoca diversa, età diverse, circostanze diverse; ma allo stesso tempo, stessi sentimenti, stesse divergenze e stesso coinvolgimento. Difficoltà, passione, amicizia, romanticismo, dr...