Killian non rivide Emma fino al giorno successivo di prove. Sarebbe stato un giorno importante, perché ci sarebbe stata la prova costumi e avrebbero cominciato a provare qualche scena, in modo che lo spettacolo cominciasse a prendere forma. D'altra parte erano passati due mesi dall'inizio, era marzo inoltrato e a fine maggio tutto avrebbe dovuto essere pronto.
La prova costumi non lo entusiasmava particolarmente, avrebbe dovuto vestirsi come un damerino con abiti stile '800: lontano anni luce dal suo stile quotidiano. Perciò, come tutte le volte arrivò leggermente più tardi rispetto all'orario di ritrovo, e andò a prendere il suo costume. Vederlo pronto era anche peggio di quanto aveva immaginato. Fortunatamente aveva il vantaggio di avere un fisico slanciato e ben tenuto, almeno non sarebbe sembrato un pinguino scappato dal Polo Sud.
Uscito dallo spogliatoio maschile vide anche gli altri attori con i loro costumi, e si sentì confortato per il fatto di non essere il solo a sembrare ridicolo. Ma dov'era Emma?
Killian si girò più volte, cercando la bionda chioma fluente di lei, ma sembrava non riuscire a vederla. Eppure doveva esserci, non aveva mancato nemmeno una prova..fino a quel momento.Ad un tratto Killian si girò, ed eccola, come un fulmine a ciel sereno: incantevole. Alta, con tutte le curve al posto giusto, e quell'abito da principessa non faceva altro che metterle in risalto, con uno scollo a cuore, la vita stretta prima che si aprisse la gonna lunga e sinuosa. I capelli lunghi, lisci, con qualche onda quà e là per dare quel tocco morbido che a Killian non era sfuggito, come se fossero fatti per giocarci con le dita. Killian per la prima volta si rese conto di non avere più davanti la bambina che era stata sua compagna di giochi in quella casa sull'albero. Aveva davanti una donna fatta e finita, e che donna!
Non aveva mai pensato a lei nel modo in cui stava facendo in quel momento. Non aveva dubbi! Doveva essere sua, almeno una volta. Non che volesse una storia, anzi! Emma aveva il suo ragazzo e Killian aveva la sua vita! Emma non avrebbe fatto altro che complicare le cose...o lui avrebbe complicato le cose a lei. Aveva già avuto altre ragazze, Milah era stata l'unica che però lo avesse smosso davvero, e gli aveva fatto credere che un lieto fine potesse essere destinato anche a lui. Killian era a pezzi quando Milah decise di andarsene e lasciarlo. Non voleva una relazione a distanza a quanto diceva lei, e Killian non poteva biasimarla. Già era difficile stare con uno come lui potendo vedersi, non farlo sarebbe stato impossibile; e poi non è uno da messaggi romantici e telefonate notturne.
Emma. Lei stava facendo rinascere in lui qualcosa, e doveva trovare il modo di scoprire fin dove si poteva spingere.
Fu in quel momento che decise che avrebbe dovuto trovare il modo di rimanere solo con lei, di nuovo. Ma questa volta non l'avrebbe semplicemente riaccompagnata a casa.Le prove procedettero normalmente, fino a che non dovettero provare una scena di ballo. Quel momento fu come una conferma per Killian. Ovviamente lui era Darcy e avrebbe dovuto prendere come partner Emma, Elizabeth. Killian sapeva ballare perfettamente, sua madre, Adaline, cominciò a portarlo alle sue lezioni di ballo fin da piccolo. Quell'unico momento che lei si prendeva per sé: Killian non poteva che assistere, piuttosto che rimanere a casa solo.
Ormai i passi li conosceva a memoria quando la madre di Killian dovette privarsi anche di quelle lezioni di ballo. La situazione di Liam non faceva che peggiorare, e il tempo ricavato dalle lezioni l'avrebbero speso in ospedale, assistendo il piccolo.
Killian sorprese più di una volta la madre, nascosta in camera a piangere, e fu in momento come quelli che sperimentò quanto aveva imparato guardando. Provare qualche passo con il figlio aveva sempre riportato il sorriso sul voto di Adaline, finché non divenne come una tradizione tra i due.Killian prese così la mano di Emma e cominciò a farla volteggiare. Nessuno si aspettava che Killian sapesse danzare tanto bene. Compresa Emma che era tanto stupita, quanto incapace di seguirlo. Nel suo abito cremisi, già era difficile muoversi, per l'ingombro di un vestito tanto lungo, provare passi mai fatti non fece che peggiorare le cose.
Killian sapeva di poterla aiutare, sapeva di poter condurre senza che lei conoscesse alcun passo. E fu così che tutti rimasero letteralmente a bocca aperta nel guardarli.L'incanto terminò poco dopo, e Killian non vedeva l'ora di togliersi quegli abiti ottocenteschi, ma prima di entrare in spogliatoio: "Killian aspetta!" Era Emma che lo stava chiamando.
"Non mi aspettavo che sapessi ballare, quindi speravo di fare una figura pessima insieme - rise - invece ero solo io a non essere all'altezza della situazione" - "Arriva al punto" Killian si sentiva ridicolo a parlarle con quegli abiti addosso, e la situazione lo metteva già abbastanza a disagio per aver mostrato un lato di sé che nessuno, ad eccezione della madre, avevano mai visto.
"Mi chiedevo se magari in questi giorni ti andrebbe di provare insieme, così da insegnarmi qualcosa. Se non ti dispiace ovviamente. Altrimenti dovrò prendere lezioni"
Era l'occasione che stava aspettando: "Si! Domani dovrò allenarmi, ma mercoledì pomeriggio potrebbe andare. Ci troviamo qui?"
"Certo, va benissimo. Grazie". Emma se ne andò e Killian finalmente poté togliersi quegli abiti.
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We are (im)possible
RomanceEmma Swan e Killian Jones. Elisabeth Bennet e Fitzwilliam Darcy. Epoca diversa, età diverse, circostanze diverse; ma allo stesso tempo, stessi sentimenti, stesse divergenze e stesso coinvolgimento. Difficoltà, passione, amicizia, romanticismo, dr...