Coincidenze

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Il giorno successivo, Emma decise che il migliore momento per chiedere a Killian del ballo, sarebbe stato sicuramente dopo il suo allenamento di basket, in modo da poterlo trovare solo una volta uscito dalla palestra.

Non c'è bisogno di dire quanto Emma fosse nervosa quel giorno. Oltre a giocarci l'orgoglio, sarebbe anche stata una prova del nove riguardo quanto realmente Killian provasse nei suoi confronti. Non pensava che avrebbe potuto mentigli spudoratamente guardandola negli occhi, non dopo aver visto come lei aveva messo da parte la sua ostinazione pur di invitarlo. Se veramente ricambiava anche un minimo i suoi sentimenti, quella sarebbe stata l'occasione di rendere la diretta interessata partecipe. Anche perché Emma non riusciva a capire quale motivo avrebbe potuto avere per non esternare i suoi sentimenti per lei...se c'erano.

Ci aveva già pensato fin troppo! Era tempo di agire: "ora o mai più" fu il motto di Emma per tutta la mattina, in attesa della fine dell'allenamento del pomeriggio.

Ovviamente la mattinata fu parecchio noiosa, tra lezioni varie, e il tentativo di evitare il più possibile lo sguardo speranzoso di Graham. Fortunatamente fu così gentile da non pressarla per avere una risposta, mantenendo la parola data. Di questo Emma gli fu infinitamente grata, sarebbe stata una giornata abbastanza difficile, senza che anche lui ci mettesse del suo.

Per pranzo, Emma, Regina ed Elsa...e Robin, che ormai si era aggiunto al gruppo come una costante, si spostarono nella mensa della scuola. Le chiacchiere non mancarono, ma si limitarono sempre a conversazioni frivole, parlando del più e del meno. Emma non era nemmeno troppo dispiaciuta, dal momento che non aveva voglia di spiegare questo suo nuovo cambio di rotta alle sue amiche. Non aveva nemmeno voglia di sorbirsi gli sguardi di disapprovazione di Regina. Tutto per merito di Robin, perché per quanto ormai facesse parte del gruppo, era comunque un estraneo, e di certo Emma non aveva la minima intenzione di coinvolgere anche lui in questo enorme punto interrogativo che era diventata la sua "relazione" con Hook.

Per lo meno la consolava il fatto che Regina finalmente sembrasse felice. Una piccola parte di Emma era anche speranzosa che in un futuro non lontano, anche lei avrebbe potuto assaporare la stessa felicità, insieme ad un ragazzo che fino a quel momento si era sempre dimostrato scontroso, ma nell'ultimo periodo dolce...talvolta allo stesso tempo.

Dopo pranzo decise di andare in biblioteca. Un posto strategico, perché riusciva sempre a rilassarla il silenzio di quel posto, l'aria familiare di carta stampata e l'armonia che si creava al suo interno. Inoltre era anche un incentivo, dal momento che l'ultima volta in quel posto ci era stata proprio con Killian, per trascorrere un momento magico. Momento che nonostante tutti i suoi innumerevoli sforzi, sapeva non sarebbe mai riuscita a dimenticare.

Sì fecero così le 17:08, in base a quanto indicato dall'orologio del suo telefono. La giornata era stata moolto lunga, e ormai era agli sgoccioli il momento cruciale. Raccolse tutta la sua roba dal tavolo, su cui, come al solito, si espandeva appoggiando mille cose e occupando, da sola, posti che normalmente userebbero quattro persone. Fece un lungo respiro, e si avviò verso la palestra.

Il silenzio aleggiava i quel pomeriggio primaverile, le giornate si stavano allungando, e i colori del tramonto proiettavano delle ombre singolari sull'edificio della palestra, il quale era staccato dal resto della scuola. Il sole cominciava a farsi più caldo, e forse per quello, e forse perché era agitata, sentiva un caldo pazzesco, tanto che non resistette, e si tolse la sua giacca di pelle rossa che adorava; prima di entrare in palestra, decise di riporre anche quella nello zaino, piegandola in un qualche modo. Non sarebbe riuscita a tenerla in mano, era troppo agitata, e probabilmente tormentare un fazzoletto, facendolo in mille pezzettini, sarebbe sicuramente stato meglio della giacca.

L'allenamento stava per volgere al termine, ma non era ancora finito...bene, così avrebbe avuto altro tempo per darsi una calmata. La situazione stava degenerando e il nervosismo era alle stelle. Avrebbe pagato oro per una delle tisane alla valeriana di sua madre in quel momento.
Decise di sedersi sulle gradinate, ad aspettare che uscissero i ragazzi dallo spogliatoio, una volta fatta la doccia e pronti per tornare a casa.
Fatto curioso, fu lo scoprire di non essere sola su quelle gradinate.

C'era un altra ragazza, seduta non molto lontano da lei, inizialmente non riuscì a riconoscerla, poi quando si girò per farle un sorriso in segno di saluto, capì che era Zelena, la sorella di Regina. Nonostante lei e Regina fossero così amiche, nel loro gruppo non era mai entrata anche sua sorella, anzi aveva sempre preferito starsene in disparte o uscire con altre persone. Eppure aveva solamente un anno e mezzo in meno rispetto alla sorella, quindi se solo avesse voluto, si sarebbe ingrata bene in quello che fino ad allora era stato il loro trio...più Robin, nell'ultimo mese e mezzo.

Nonostante le dispiacesse non avvicinarsi, non voleva rischiare di sembrarle strana, o pazza, o addirittura da manicomio nella situazione d'ansia in cui si trovava. Ok, forse stava leggermente esagerando, ma restava il fatto che in quel momento era l'ultima persona con cui avrebbe voluto scambiare due chiacchiere.

Era passato circa un quarto d'ora, senza che nessuno fosse uscito dallo spogliatoio, e Zelena era ancora lì, ferma, come lei, come se anche lei stesse aspettando qualcuno. Beh, ma certo che aspettava qualcuno, di certo non era lì ad ammirare lo splendore della palestra; che detto francamente non era nemmeno un gran che.

Dopo altri cinque minuti di attesa, cominciarono ad uscire dei ragazzi, ma nessuno di loro era Killian, così Emma poté ricominciare a respirare.
Fece un salto enorme, quando gli squillò il telefono nella tasca sul retro dei pantaloni: era sua madre. Si era concentrata così tanto su cosa dire a Killian durante tutta la giornata, che si era dimenticata di avvisarla, per informarla del fatto che quel pomeriggio sarebbe rimasta a scuola.
Doveva essere preoccupata, Mary Margaret era una madre molto apprensiva, e seppur qualche volta le avesse dato fastidio questo senso di protezione eccessivo, non le aveva mai impedito di fare nulla, chiedeva solamente di essere avvisata. Così rispose al telefono. "Ehi mamma, scusam.."
"Emma dove sei? Perché non sei a casa? Speravo che oggi potessi badare a tuo fratello dal momento che io e tuo padre vorremmo uscire per festeggiare il nostro anniversario"

Emma si era completamente dimenticata anche di quello. Killian. Sempre colpa sua.
"Hai ragione, dammi un'ora e sono a casa"

Emma non ascoltò nemmeno la risposta, perché quando alzò lo sguardo per vedere a che punto era l'apparizione di Killian, non solo vide che era uscito dagli spogliatoi, ma stava anche parlando con...ZELENA! Non era possibile!

"Emma??" Era così scioccata dal fatto che la persona che Zelena stava aspettando fosse Killian, da non essersi nemmeno accorta di aver tenuto in sospeso la conversazione con sua madre - "Sì mamma, va bene, ci vediamo dopo" anche se non sapeva con precisione a quel domanda avesse risposto, riattaccò.

Cercò di avvicinarsi, per capire, nonostante sapeva che vedendolo da fuori sarebbe sicuramente sembrata un'invasione della privacy. Così ebbe l'idea di far finta di continuare a parlare al telefono, avvicinandosi di poco a Killian e Zelena, quel tanto che bastava per origliare la conversazione, o carpirne almeno qualche frammento, senza sembrare la curiosa di turno. Killian la stava spingendo a infrangere fin troppe regole personali! Da quando origliava le conversazioni di altri?

Poco importa, a quello ci avrebbe pensato poi.

"Killian, sai che tra un mesetto ci sarà il ballo di fine anno no? Ecco, mi chiedevo se........poi potremmo.....in questi giorni"
"Mi stai chiedendo di....... insieme?" - Emma faceva davvero fatica a distinguere le parole una dall'altra.

"Beh, se non hai già altri programmi....." - Emma vide che Zelena era diventata rossa, persino più della sua chioma foltissima.

"Zelena........"

"Ok, allora ci vediamo"

Che cosa aveva risposto Killian? Emma sapeva che aveva fatto apposta ad abbassare il tono di voce per non essere sentito. Ci avrebbe scommesso! Era troppo nervosa! Quante possibilità esistevano al mondo che la sorella della sua migliore amica, proprio quel giorno, decidesse di rivolgere la stessa domanda di Emma, per di più allo stesso ragazzo?! Era assurdo; e poi da dove veniva tutta questa audacia di Zelena? Se il destino esisteva davvero, Emma era convinta si stesse prendendo gioco di lei in maniera sfrontata nell'ultimo periodo.

Ma la vera domanda era: che cosa aveva risposto Killian?

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Nuova copertinaaa, spero vi piaccia 😍

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