Autore MarcoMastermind
Inizio dicendovi che questo racconto l'ho letto tutto d'un fiato qualche tempo fa, attendendo gli aggiornamenti dei capitoli con vera euforia ed aspettativa perché " Scusate, non c'è niente da vedere" merita di stare in tutti i profili degli utenti. Lo definirei un Must per originalità e stile narrativo.
Trama presentata dall'autore.
Ciò che ci presenta l'autore è un estratto del romanzo stesso, una delle chiavi di lettura dell'opera.
-Tu credi che noi, personaggi di libri, non abbiamo ricordi? Pensi veramente che voi, scribacchini da due soldi, ci abbiate creati?"
"No?"
"Certo che no! Quella che tu stai, o meglio stavi, tentando di mettere su carta è solo una parte della mia vita! Sai quante altre storie non scritte ognuno di noi potrebbe raccontare?"-Marco Bandini sembra vivere una doppia esistenza, la prima " reale" identificabile, inizialmente, con i ritmi di veglia e un'altra più prettamente "surreale" che subentra al principio con il sonno.
Ho inserito i termini - reale/ surreale- tra virgolette perché con l'andare avanti della storia le due esistenze di mescolano, a tratti si fondono, portando il lettore a chiedersi ripetutamente quale sia la vera realtà e quale la finzione. È un'opera complessa che mescola varie tematiche contemporanee, e, ciò che io ho colto dalla storia è una sorta di specchio della condizione odierna dell'uomo. Un soggetto stanco della società contemporanea che crea, genera un'esistenza parallela dove convivono sia i suoi sogni che i suoi demoni.Stile narrativo
Per quanto riguarda lo stile narrativo, penso di averne parlato abbastanza nella parte precedente, ma non ho detto tutto.
Iniziamo a dire che l'autore scrive divinamente. Il ritmo della narrazione è incalzante e ti tiene incollato ai capitoli.
Ciò che ho apprezzato molto è la sua capacità di passare da momenti ricchi di umorismo ad altri in cui trattenere le lacrime è veramente impossibile ( capitolo ambientato all'Aquila) fino a giungere alla più completa confusione mentale- parlo in maniera positiva, sia chiaro- ( ultimo capitolo. Il pezzo forte)Grammatica/ ortografia
L'opera è scritta alla perfezione e non ho riscontrato un solo errore, la sintassi è perfetta: non ci sono refusi, errori grammaticali o errori di punteggiatura. Si vede che l'autore ha dato se stesso nella stesura della sua storia.
Caratterizzazione dei personaggi.
Anche qui non posso che scrivere Bravo!
Tutti i personaggi sono curati nei minimi particolari. Sono dotati di spessore e, man a mano che si procede con la lettura, essi evolvono diventando sempre più completi. Si prenda ad esempio il rapporto tra Marco e Mike Meyers, in perenne equilibrio tra odio e amore, disprezzo e rispetto. È proprio questo a altalena di sentimenti che dà ai personaggi completezza e veridicità.Parere personale
Penso di aver già detto più di una volta che questa non è un'opera, ma L'OPERA.
La consiglio veramente a tutti .
La mia valutazione complessiva non può non essere ottima!
Bravo MarcoMastermind .
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Recensioni 2016 ( CHIUSO )
RandomCiao a tutti, ho creato questo spazio perché desidero mettere nelle vostre mani le mie modeste conoscenze linguistiche per potervi dare un parere oggettivo circa le storie che vi sono a cuore. Le mie recensioni saranno più oggettive possibili e vi g...