I Cullen e i Quileutes - 1 TEMA VAMPIRO

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Autore: 

Trama:

Tutti conosciamo la saga di Twilight, ma cosa sarebbe successo se nella famiglia Cullen e nel branco Quileute ci fosse stata una ragazzina metà licantropo e metà vampiro? Una ragazzina che, insieme a Bella, alla fine riuscì a riunire vampiri e licantropi senza che si azzannassero? Be', questa é la sua storia.

Autrice, ho letto i primi sei capitoli della tua storia e, come già sai, ti andrò ad elencare cosa non va in questo racconto " particolare". Ho comunque trovato molto stimolante il fatto che tu abbia voluto sperimentare questa variante fantastica, nel senso di fantasiosa, dell'originale. Ci troviamo di fronte a un ibrido, un essere femminile a metà tra il vampiro ed il licantropo. Nonostante ci siano dei tratti incongruenti con le caratteristiche dei personaggi della Meyer, ho apprezzato che ti sia messa in gioco per creare questa protagonista fuori dagli schemi. 

Il fatto che tu abbia dato alla tua protagonista le sembianze di un lupo - infatti non è enorme come il branco de la Push - non può che non passarmi inosservato. Se avessi scelto la forma classica della Mayer, avrei storto un po' il naso perché non ci sarebbe stato nulla a risollevare la storia. Ti spiego il perché ho apprezzato la forma che le hai dato.

Hai creato un nesso assolutamente perfetto tra uomo - lupo - vampiro e non so se tu te ne sia resa conto.

 Il rapporto che l'uomo ha instaurato con il lupo è sempre oscillato tra ammirazione venerazione e invidia; questo perché il lupo era il suo principale rivale nella caccia e l'uomo, per questo motivo, lo invidiava e contemporaneamente lo adorava per le sue capacità. Il lupo, nel mondo antico, fu associato a spirito psicopompo, che altro non è se non la creatura che guida le anime nell'aldilà; pensiamo al Dio Anubi, incrocio tra canide e uomo. Mi chiederai ora, e questo che c'entra? Bene, c'entra perché il tuo personaggio ha sia il tratto umano che quello di lupo, per non parlare del tratto vampirico. Abbiamo detto che l'associazione uomo-lupo ha forte valenza spirituale in quanto evoca l'immagine del mondo dei morti. Ora, questo elemento lo ha fortemente connotato attraverso il tratto vampirico di Chiara. 

Il vampiro è sostanzialmente un corpo morto, dotato di una forza sovrumana, che si nutre del sangue per poter continuare non a vivere ma ad esistere. Il sangue, umano o animale che sia, è l'elemento vivificante per eccellenza, il nesso tra mondo dei morti e mondo dei vivi, e attraverso il quale il vampiro  continua ad esistere. 

Il vampiro può mutare in lupo - ecco qui la relazione Vampiro / Lupo - dotato di forza ed astuzia, nonché aggressività. La sua natura lo porta a vagare a lungo per cercare il cibo - tratto comune ai Cullen e ai Quileutes - e, durante le battute di caccia diventa aggressivo.

Avendo, tu, creato questa figura così elaborata - che ingloba in sé quella relazione complessa tra uomo e lupo ( adorazione/ ammirazione/ timore sfociato nell'ideale del lupo come animale guida e poi ponte tra mondo dei vivi e dei morti attraverso Anubi ) e lupo e vampiro ( il connubio tra le due figure genera e rafforza il ponte immaginario tra il mondo dei vivi e quello dei morti) - avesti dovuto lavorare molto sull'aspetto " demoniaco" che veicola e non generare una sorta di immagine speculare delle creature della Meyer. Avresti creato, così, il personaggio perfetto, letale e in lotta tra la sua natura distruttrice e il lato umano, ma, ripeto, ammiro molto la tua scelta.

Detto ciò, non posso adesso non dare una valutazione alla storia in generale.

Hai bisogno di lavorare molto sullo stile narrativo. 

Le descrizioni sono quasi nulle e non mi riferisco al manto del lupo o al viso della compagna di Sam, ma ai luoghi dell'azione. Devi far vivere al lettore la storia in prima persone; Egli deve entrare nella narrazione e vivere la storia assieme ai tuoi personaggi attraverso le immagini, i colori, gli odori e i suoni.

Le sequenze dialogiche sono errate. I pensieri sono mescolati ai dialoghi. Parlerò di questo nella Grammatica.

Il lessico da te usato è elementare, acerbo ancora non pronto per le "produzioni letterarie". Ti consiglio di leggere qualcosa che potrebbe aiutarti a crescere sintatticamente parlando. Mi raccomando, non la robaccia scadente che molto spesso si trova nella classifica della piattaforma. Puoi dare una vista alle storie da me raccomandate.

Grammatica/ ortografia.

" Iniziai a correre addentrandomi nel bosco della piovosa Forks. Non c'è la faccio più! Quanto li odio i miei genitori addottivi! Perché cavolo siamo venuti in questo buco piovoso negli U.S.A?! Ovviamente era una domanda retorica, mio "padre" aveva trovato qui lavoro. Ovviamente era una domanda retorica, mio "padre" aveva trovato qui lavoro. Odiavo Forks, pioveva sempre. Preferivo la Toscana, dove abitavo prima, anche se ero in un orfanotrofio... vivevo a Lucca, con la scuola avevamo visitato anche altre città tipo San Gimignano, Volterra, Siena, Pisa, Firenze e altri paesini. Almeno in Italia c'era il sole, qui no. Sempre e solo pioggia o nuvole grigie..." Iniziamo analizzando gli errori di questo lunghissimo periodo. Innanzitutto io non capisco il perché tu abbia scelto il grassetto per i pensieri e per alcuni speech nel discorso diretto. Avrei staccato il pensiero dal corpus narrativo.

" Iniziai a correre addentrandomi nel bosco della piovosa Forks.

Non c'è la faccio più! Quanto li odio i miei genitori addottivi! Perché cavolo siamo venuti in questo buco piovoso negli U.S.A?! 

Ovviamente era una domanda retorica, mio "padre" aveva trovato qui lavoro."

Per quanto riguarda la punteggiatura ci sono degli errori. Ti riporto il testo con correzioni sia del lessico che della punteggiatura. 

" Iniziai a correre, addentrandomi nel bosco della piovosa Forks. 

Non c'è la faccio più! Quanto li odio, i miei genitori addottivi! Perché cavolo siamo venuti in questo buco piovoso degli U.S.A?!

Ovviamente era una domanda retorica, mio "padre" aveva trovato qui lavoro. Odiavo Forks, pioveva sempre. Preferivo la Toscana, dove abitavo prima, anche se ero in un orfanotrofio. Vivevo a Lucca e, con la scuola, avevamo visitato anche altre città tipo San Gimignano, Volterra, Siena, Pisa, Firenze e altri paesini. Almeno in Italia c'era il sole, qui no. Sempre e solo pioggia o nuvole grigie... ( Cap. 1).

" Già e poi magari mi rompo pure la mano e sfigatamente mi tocca essere visitata dal DR. Cullen.. " I punti di sospensione sono SEMPRE tre. Anche qui, eliminerei il grassetto. ( Cap. 1).

" Adoravo quel posto, era l'unico luogo da dove si potesse scorgere il sole, era abbastanza in alto, penso oltre la coltre di nubi che solitamente aleggiava attorno a Forks." Punteggiatura. Inserirei un punto e virgola al posto della sola virgola. Attenta alla parola " Penso" che credo sia Perso. " Adoravo quel posto, era l'unico luogo da dove si potesse scorgere il sole; era abbastanza in alto, perso oltre la coltre di nubi che solitamente aleggiava attorno a Forks. ( Cap. 1).

Mi dispiace doverti dire che mi fermo qui con la revisione della sintassi, visto che ci sono errori gravi sparsi ovunque e in ogni periodo. Ti suggerisco di contattare un beta per la revisione, perché ne hai veramente bisogno. 

Gli errori sono riconducibili alla:

- punteggiatura

- sintassi in generale ( le relazioni degli elementi nella proposizione e nel periodo )

- grammatica

- ortografia

- ripetizioni

- discordanza nella scelta di tempi verbali: Dopo un po' che correvamo arriviamo ... Hai impostato la storia al passato, quindi devi mantenere il passato.

- Una nuova membra => un nuovo membro ( anche femminile)

- Importante: In un romanzo non troverai mai un suono onomatopeico del tipo RRR..., ma troverai sempre " un ringhio uscì dalle labbra arricciate"


Detto ciò, non posso consigliare la lettura perché ha molte lacune stilistiche e sintattiche, ma ti ringrazio per avermi permesso di aiutarti scrivendo qui la recensione


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