Autore _GeRu_
Trama:
Il progetto Ares nacque 2 anni fa con la scrittura dei tre testi della trilogia. Inizialmente fu pensato e scritto dall'unico e solo ideatore (cioè io) per una webseries animata, ma poi fallita miseramente.
E dopo mesi e mesi di nulla ho deciso di riportarlo in vita, ma in un libro.Ares- la caduta di un dio, è il primo volume della trilogia.Chi non conosce Ares? Nato da Zeus e dalla sua sposa Era. Stufo dei banali insegnamenti dati dal maestro Priapo diventò il feroce dio della guerra. Un dio felice solo nella mischia, amava il fragore della battaglia e sentire il sangue scorrere sulle membra. Ma qui è tutto diverso, Ares viene privato dei suoi poteri e gettato dalla cima più alta dell'Olimpo. Costretto a vivere con i mortali decide di adeguarsi e scopre un mondo del tutto nuovo, molto diverso da quello a cui era abituato sull'Olimpo, ma non per questo meno affascinante.
Ho deciso di leggere e recensire questa storia di mia spontanea volontà perché, quando l'autore me l'ha proposta in lista cinque, sono rimasta affascinata, o meglio dire incuriosita, dal titolo e dalla sinossi. Per questo motivo l'ho presa, revisionata completamente e aggiunta alla lista di opere da recensire.
Cosa dire dell'opera? Beh... originale, indubbiamente originale e coinvolgente. La trama, a mio avviso, è ben studiata e si nota già da subito che l'autore ha organizzato l'intero tessuto narrativo con estrema perizia. Nulla sembra dato al caso, perfino ciò che può risultare scontato, non lo è. L'unica pecca è, secondo me, non aver lasciato molto spazio alle descrizioni in generale, ma ci torneremo. Ho apprezzato molto l'attenzione che hai posto nel proporre al lettore i diverse casate e dinastie ( posso chiamarle così?): i Born- la casata più potente- la cui disfatta diede vita ai Marti, uomini senza onore e, in fine, i Corrosi definiti ottimi guerrieri, soldati di Zeus. Hai saputo combinare alla perfezione elementi contrastanti quali il Mito Greco, la Fantasia e l'Originalità, creando una storia talmente ben riuscita che perfino le Casate possono trarre in inganno e sembrare inerenti agli antichi miti.
Stile Narrativo:
Ottimo stile narrativo, fluido, con periodi scorrevoli e per nulla banali o forzati. Ho trovato ben strutturati i dialoghi che aiutano molto a comprendere il rapporto tra i personaggi e il loro Io introspettivo, nonché l'evoluzione stessa del loro pensiero che muta mano a mano che la storia procede.
L'ambientazione della vicenda è ben studiata e l'autore, più di una volta, si sofferma per spiegare e dare utili nozioni circa i luoghi dell'azione e la loro origine. L'unica pecca, come già detto in precedenza, è proprio nella descrizione di per se dell'azione stessa. Mi spiego meglio. L'autore ci propone in modo dettagliato quello che io chiamo il Background della storia, ossia la cornice della storia ( le varie casate, il passato di Ares - il Mito - le descrizioni dei personaggi), ma, ahimè, molto spesso l'azione del personaggio manca proprio del supporto visivo-descrittivo che, a mio avviso, facilita la comprensione del testo. Ti invito, quindi, a dare maggior spazio alle descrizioni di supporto all'azione.
Grammatica/ortografia:
Salto questa voce in quanto ho revisionato interamente i sette capitoli dell'opera e, riportare gli errori anche qui sarebbe, penso, ripetitivo. Inoltre l'autore ha corretto già gran parte dell'opera.
Caratterizzazione dei personaggi:
I personaggi sono il punto forte della storia perché il nostro autore li svuota interamente dei loro tratti originali per ricodificarli, ricreando un essere completamente nuovo e, permettimi questa espressione, una parodia dell'originale. Attenzione, non intendo sminuire i protagonisti, quindi la mia non è una critica. Abbiamo un Ares completamente privato delle sue caratteristiche primarie; abbiamo un Dio della Guerra che altro non è che un fannullone dedito solo al piacere carnale e materiale. Scordatevi l'immagine del Dio sanguinario e in forma smagliante.
" La dea delle caccia poneva il suo sguardo al suo deterioramento fisico, uno stato che aveva poco a che fare con un dio: grandi occhiaie avevano preso possesso di lui, viso stanco e provato erano gli effetti delle sue giornate trascorse tra vino e donne. [...] E così il dio della guerra, in mutande, cominciò la sua lunga camminata verso Zeus."
E che dire del Minotauro, feroce bestia della mitologia Greca? Mino, come viene chiamato da Ares, sembra più un grosso e dolce peluches che un mostro ed è dotato di animo gentile. Quasi una guida spirituale, una coscienza per Ares.
"Belva famosa per il suo istinto feroce e particolarmente cruente, ma la sua mente non era dominata da quell'istinto animale che avrebbe dovuto contraddistinguerlo.
Non si sa come, e neanche il perché, ma fu il suo spirito umano ad averla vinta, dando vita ad una creatura dall'animo sensibile. Egli non presentava per nulla quella ferocia tanto scritta e raccontata nei numerosi libri a lui dedicati, anzi, con un'eleganza che avrebbe fatto invidia ai migliori poeti dell'epoca, si rivolse ad Ares ricordandogli dell'incontro imminente: «mi scusi padrone, ma suo padre l'attende.»
Se devo dare un giudizio oggettivo dei personaggi, posso solo dire che, nonostante siano molto strani, funzionano per il ruolo che l'autore ha deciso di dar loro.
Parere personale:
La storia mi è piaciuta molto e continuerò nella lettura e se vuoi, autore, anche nella correzione.
Sinceramente, all'inizio, mi aspettavo un qualcosa di diverso, più vicino al vero Ares, ma questa nuova versione non mi è dispiaciuta, anzi. Un Ares più umano, meno stereotipato e " antico". Bravo!
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Recensioni 2016 ( CHIUSO )
RandomCiao a tutti, ho creato questo spazio perché desidero mettere nelle vostre mani le mie modeste conoscenze linguistiche per potervi dare un parere oggettivo circa le storie che vi sono a cuore. Le mie recensioni saranno più oggettive possibili e vi g...