Capitolo 28

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"Avanti James, datti una mossa, siamo in ritardo"
"Solo un attimo, sono quasi pronto"
Alzo gli occhi al cielo mentre con la spalla, mi appoggio allo stipite della porta.
"La cravatta secondo te, è meglio nera o blu scuro?"
"Non è necessario che la indossi, sai? È solamente una cena con le nostre famiglie, niente di più"
Le lancia entrambe sul letto e indeciso, le fissa.
"James Harris, quante diavolo di volte te lo devo dire che siamo in ritardo?"
"Minuto in più o minuto in meno, credo che non cambi"
Esasperata, alzo le mani in segno di resa prima di uscire definitivamente dalla nostra stanza.
"Mamma"
"Kayla amore, cosa ci fai in giro da sola? Zia Lexi?"
Indica la porta poco più lontana da noi. "È in bagno, dice di non sentirsi molto bene"
"D'accordo, tu vai in camera da papà, io vado dalla zia a vedere se ha bisogno di qualcosa, ok?"

Non appena entro in camera di Lexi, trovo Fred seduto sul letto, con le mani davanti al viso che scuote lentamente la testa.
"Fred tutto bene? È successo qualcosa?"
"Jodie grazie a Dio sei qui..." con uno scatto si alza in piedi, recupera la giacca elegante dalla sedia e velocemente, la indossa. "Io capisco tutto, capisco la gravidanza, capisco gli sbalzi d'umore, capisco qualunque cosa, ma l'unica cosa che davvero non capisco è come diamine fa ad essere così... Come si può definire? Isterica? Pazza? O addirittura, fuori controllo?"
"Fred Carter Nelson, ti ho sentito, sai? E se non vuoi che la pazza torna ad essere pazza allora ti conviene sparire da qui, immediatamente"
"Ragazzi calmi..." intervengo cercando di placare, almeno di poco, la situazione. "Fred vai pure ci penso io a lei..."
Lui annuisce e senza farselo ripetere due volte, esce chiudendo la porta dietro di sé.
"E tu Lexi, bevi un sorso d'acqua, ti calmi e mi racconti cos'è successo, d'accordo?"
"Non ho sete..." mi gira le spalle e mentre indossa le décolleté blu notte, freneticamente, rovista nella borsa. "Dove diamine sono finite le bustine contro la nausea? Ho assolutamente bisogno di prenderne una, altrimenti impazzisco"
"Sono lì, vicino alle gambe del tavolo. Credo che ti siano scivolate dalla borsa"
Si china, le raccoglie e quando finalmente si gira, mi sorride.
"Allora vuoi dirmi cos'è successo?"
"Le solite cose Jodie..." sospira aprendo la bustina. "Ho passato le ultime due ore a star male e le sue uniche due preoccupazioni erano quelle del quanti soldi cambio per giocare in città stasera? E ho una certa fame, cosa ne dici se chiamo il sevizio in camera e ci facciamo portare qualche specialità? Ho lasciato perdere, lo giuro o almeno, ho lasciato perdere finché Kayla è stata qui dopodiché ho perso la pazienza"
Versa l'intero contenuto della bustina sotto alla lingua e si siede.
"Beh, tuo fratello non è da meno, ricordi? Quando ero incinta e stavo letteralmente male, lui mi ha letto, non so se sovrappensiero o che cosa, l'intera lista delle pizze da asporto, bibite comprese"
Le scappa una mezza risata e annuisce.
"Perciò non ti arrabbiare, Fred non è l'unico"
Si alza di nuovo in piedi, prende la borsa e con più calma rispetto a prima, si avvicina alla porta.
"Sei sicura? Non è che magari preferisci restare qualche minuto ancora qui in camera?"
"Tra non molto farà effetto la bustina e tornerò come nuova ma nel frattempo scendiamo, c'è una cena che ci aspetta e una serata di puro divertimento in programma"
"E Kayla? Non posso andare a..." mimo le virgolette con le dita. "Divertirmi stasera, chi baderà a lei?"
"Non ti preoccupare di Kayla, i nostri genitori resteranno nei dintorni dell'albergo con lei mentre noi saremo via"
"Non vengono con noi?"
Scuote la testa. "Si ritengono troppo vecchi per questo genere di divertimento e poi vogliono godersi la bambina il più possibile"
Usciamo dalla stanza e mentre Lexi chiude la porta, io schiaccio il pulsante dell'ascensore.
"Guarda chi si rivede in giro nel corridoio... La stessa persona che un quarto d'ora fa si lamentava del mio ritardo"
"Chiudi la bocca, James. Il mio ritardo è stato per una buona causa e poi, non dirmi che tu non sei ancora sceso"
"Sono già sceso e sono risalito per ben due volte..." sventola il peluche a forma di orsetto davanti a me. "Nostra figlia ha dimenticato questo in stanza e si rifiuta di passare l'intera cena senza di lui perciò ho dovuto salire a prenderlo"
Annuisco.
"E poi, prima del peluche, ho dovuto salire a prendere il portafoglio avendolo dimenticato sulla scrivania con i documenti all'interno"
L'ascensore arriva e tutti e tre, uno dopo l'altro, saliamo.
"Ah, il nostro tavolo non è ancora pronto"
"Come no James? Doveva essere pronto mezz'ora fa"
Solleva leggermente le spalle. "Così mi han detto poi non so"
"Dovremmo aspettare molto?"
"Non ne ho idea Lexi, perché?"
"Così, era solo una domanda, tutto qui"
Non appena le porte dell'ascensore si aprono, tutti e tre scendiamo e James, senza dire nulla, ci indica l'ingresso del bar dell'hotel.
"Papà! Mi hai portato l'orso. Grazie!"
"Mi raccomando, non dimenticarlo da nessuna parte, ok?"
Stringe l'orso di peluche al petto e soddisfatta, prima di correre al tavolo dalle nostre famiglie, annuisce.
"Ordino qualcosa da bere? Cosa ne dite?"
"Io non posso, sono incinta. Ordinate per voi, io vado a sedermi con gli altri"
Detto ciò, Lexi si allontana, lasciando me e James soli davanti al bancone del bar.
"Due prosecchi, grazie" ordina lui al barista. "O preferisci dell'altro Jodie?"
"No, il prosecco va più che bene... Mi passi le noccioline?"
Corruga la fronte. "Da quando in qua le mangi?"
"Non ne ho idea, ma me le passi?"
Avvicina la ciotola a me e con il cucchiaino, ne prendo si e no quattro o cinque.
"Domani a quest'ora saremo finalmente marito e moglie e ancora non ci credo che il nostro desiderio si sta per avverare"
"A dire la verità, nemmeno io"
"Ne abbiamo passate così tante in quest'ultimo periodo che non avrei mai... Jodie, ti senti bene?"
Allontano la ciotola da me sentendo uno strano senso di nausea risalire.
"Jodie?"
"Non è niente, non ti preoccupare"
"Sei un tantino pallida"
"I vostri prosecchi sono pronti, metto in conto alla vostra camera o pagate adesso?"
James annuisce allungando la tessera magnetica con il numero della stanza. "Metta in conto alla 301, grazie"
"Non ce la faccio... Bevi tu"
"Perché?"
"Perché se lo bevo sono più che sicura che starò male"
Poco convinto annuisce.
"E ora cosa c'è?"
"Lo stress ti sta ammazzando, te ne rendi conto?"
"Lo so James lo so, ma cos'altro avrei dovuto fare? Il matrimonio in una maniera o nell'altra andava organizzato"
Mi da un bacio sulle labbra prima di appoggiare la fronte sulla mia. "Tra due giorni, dopo parecchi anni, potremmo finalmente goderci una sana e meritata vacanza come ai vecchi tempi: solo e soltanto nostra..." mi da un altro bacio. "Dove potremmo staccare definitivamente la spina da tutto e da tutti, Kayla esclusa ovviamente e rilassarci"
"E soprattutto dove potremmo mangiare quelle prelibatezze italiane che tanto sogno"
Ride lievemente mentre torna a sorseggiare il suo prosecco.
"Sai James, prima stavo pensando ad una cosa"
"Ovvero?"
"Che non ti ho mai ringraziato abbastanza"
Perplesso, corruga la fronte. "Per cosa?"
"Per aver scelto me tra milioni di ragazze, per questo"

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Ce l'ho fatta ad aggiornare 😎🎉
Comunque, Martedì parto e dato che mi mancano ancora parecchie cose da fare e da preparare, non riuscirò più ad aggiornare fino alla fine di Agosto, mi dispiace 🙈😢😭!
Detto questo, volevo anche ringraziarvi per tutto il sostegno che tutti i giorni mi date, siete unici dico davvero e vi voglio bene 💖

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