Capitolo 32

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[Dato che alcuni di voi mi hanno chiesto la foto di Jamesla rimetto 😘]

"Era il caso?"
"Di fare?"
"Di invitare Sean, cos'altro se no?"
"Avanti Jodie, è pur sempre tuo fratello"
Alzo gli occhi al cielo. "Certo, questo non lo metto in dubbio, ma ti sei dimenticato che è anche la stessa persona che per centinaia di volte ha impedito la nostra relazione?"
"No, certo che no, non potrei mai dimenticarmene ma ora sembra pentito, non trovi?"
"Lascia perdere, delle volte è inutile parlar con te"
Mi siedo al nostro tavolo mentre James, in piedi di fronte a me, allenta il nodo della cravatta e slaccia i primi tre bottoni della camicia, lasciando così intravedere, i suoi tatuaggi aumentati con il passare degli anni.
"So che non sono un ospite gradito qui dentro perciò sono venuto a farvi per l'ultima volta gli auguri di persona prima di andarmene con Greyson"
"Te ne vai?"
Sean annuisce guardando me e James negli occhi.
"Tornerai a Londra?"
"No, mi fermerò a Las Vegas fino domani sera"
Annuisco mentre tra noi tre, cala il silenzio.
"Beh, io allora andrei..." accenna un sorriso. "E auguri ancora, vi meritate il meglio"
Detto ciò, chiama Greyson da lui e insieme, si avviano verso la porta del ristorante.
"Vai"
"Cosa?"
"Vai da lui, forza"
"Oh scordatelo"
"Jodie Rose Harris"
"Alt! Jodie Rose May in Harris, non Jodie Rose Harris"
Ride. "Di questo ne riparleremo più tardi, ora vai da tuo fratello, forza"
"Perché dovrei?"
"Perché è ciò che vuoi e se non ti dai una mossa, molto probabilmente te ne pentirai"
"Mi stai forse obbligando?"
"Oh ci puoi scommettere, tesoro"
Appoggia entrambe le mani sulle mie spalle e senza darmi il tempo di rispondere, mi porta davanti alla porta a vetri.
"Sappi che ti odio"
"Impossibile, mi hai appena sposato"
Scuoto lentamente la testa mentre lascio James dentro il ristorante ed io, raggiungo Sean sul marciapiede.
"Cosa ci fai qui? Perché non sei dentro a festeggiare?"
"Non ho una risposta a questa domanda dato che è stato James a mandarmi qui fuori da te"
Si gira verso la vetrata e sorride.
"Perciò non lo so, anzi, forse è stata una stupidata e forse, dovrei si tornar dentro"
"No aspetta... Greyson torna dentro a giocare con Kayla mentre io e zia Jodie parliamo"
Il bambino annuisce e senza farselo ripetere due volte, corre al ristorante.
"Non ti facevo una da matrimonio a Las Vegas, sai?"
"Per amore si cambia..." mi appoggio a fatica al muretto dietro di noi. "E dato che sposare James era la cosa che più desideravo al mondo, ho accettato questo genere di matrimonio"
Annuisce.
"E tu, come te la passi?"
"Potrebbe forse andar meglio ma non mi lamento"
"Ti riferisci a Lara?"
"Mi riferisco anche a lei"
"Ho saputo dalla mamma come sono andate le cose, mi dispiace"
Solleva le spalle. "Doveva andare così ed è quasi difficile ammetterlo ma avevi ragione tu quando anni fa mi dicevi che quella ragazza era una strega"
"Avresti dovuto darmi retta"
"Lo so Jodie, lo so e mi dispiace. Mi dispiace per tutto"
"Ora lei dov'è?"
"E' tornata in Italia, dai suoi genitori"
Annuisco.
"Non ho più avuto sue notizie, non ha mai chiamato per chiedere come sta il bambino, non ha mai contribuito al suo mantenimento e soprattutto, non si è mai preoccupata di lui..." strappa una foglia dalla siepe e comincia a giocherellarci insieme. "E' sparita. Completamente sparita" 
"Beh, è un bene, o no?"
"Si, un certo senso si, ma Greyson mi chiede quasi ogni giorno di sua madre ed io, non so più cosa rispondere"
"Capisco"
"No che non puoi Jodie, tu non puoi capire..." lancia la foglia per terra. "Hai una vita perfetta. Un marito perfetto. Una famiglia perfetta. Un lavoro perfetto, non puoi capire come ci si sente a crescere un bambino da solo e senza l'aiuto di nessuno"
"Non sei solo, ci sono i nostri genitori Sean"
"Si ma Greyson ha bisogno di una madre, di una figura materna che lo segue in ogni cosa perché più cresce e più diventa complicato per me gestirlo, capisci?"
"Evidentemente no, ho una vita perfetta sai? L'hai appena detto tu"
"Sono serio Jodie..." prende una sigaretta dal pacchetto e l'accende. "Sposare Lara è stato l'errore più grande della mia vita che se tornassi indietro, nemmeno sotto tortura lo rifarei"
"E invece Greyson? Lui lo rifaresti?"

Silenzio.

"Sean?"
"Certo che lo rifarei, anche se delle volte è complicato gestirlo ma lo rifarei altre cento se non mille di volte ancora. E' la cosa più bella della mia vita"
"Quel bambino ti adora, sei il suo unico punto di riferimento e mi raccomando..." liscio l'abito da sposa con le mani. "Non deluderlo, d'accordo?"
"Non potrei mai farlo, è il mio bambino"
"Credo in te..." accenno un sorriso. "E so che sembrerà strano sentirtelo dire, ma se hai bisogno, per qualsiasi cosa, non esitare, chiamami"
Sorride.
Sorride come non capitava da diversi anni.
Sorride non solo con la bocca, ma anche con gli occhi.
"D'accordo?"
"Grazie, ma non credo di meritarmi il tuo perdono"
"Infatti non ti sto perdonando Sean, ti sto solamente offrendo una mano con Greyson"
"Perché lo fai? Cioè intendo, perché lo fai dopo tutto il male che ti ho fatto"
Sollevo le spalle. "Semplice, quel bambino è mio nipote e come voglio il meglio per Kayla, voglio il meglio anche per lui, tutto qui"
"A proposito di Kayla. Quella bambina, è una vera e propria forza della natura"
"E' come suo padre"
"Si ho notato, con lui come vanno le cose?"
Alzo la mano sinistra con la fede stretta intorno all'anulare. "Dire bene, non trovi?"
"Si comporta bene o è ancora la testa calda di sei anni?"
"Dipende dai momenti, ma diciamo che tutto sommato non è più il James che conoscevi"
"Sono contento per te, per voi..." sorride di nuovo prima di abbassare lo sguardo per terra. "E se devo essere onesto, mi sarebbe piaciuto essere presente al vostro matrimonio"
"Io l'ho spedito l'invito per te, ma tu l'hai ignorato e sai una cosa? Avresti dovuto farmi da testimone e invece, all'ultimo momento ho dovuto rivoluzionare tutto dato che tu, non ti sei presentato"
Torna a guardarmi negli occhi. "Mi dispiace Jodie, mi dispiace davvero tanto"
"Anche a me"
"Possiamo ricominciare?"
"Dipende"
Corruga la fronte. "Da cosa?"
"Da quanto tu voglia accettare James e il fatto che io sia sposata con lui"
"Ho accettato quel ragazzo anni fa"
Piego la testa d'un lato e incrocio le braccia al petto. "Ne sei proprio sicuro?"
"Ok d'accordo, forse non l'ho accettato subito e ancora adesso, ogni tanto faccio fatica ma giuro che ci sto lavorando"
"E' mio marito, perciò ricordati che se non accetti lui, automaticamente non accetti neanche me"
"Ti voglio bene Jodie e per la tua felicità sono disposto a mettere da parte i rancori e i problemi del passato avuti con lui"
"Va bene, cercherò di fidarmi ma adesso..." guardo verso il ristorante. "E' il caso che vado prima che sia troppo tardi"
"Aspetta, un'ultima cosa"
"Dimmi"
"Posso abbracciarti?"
Sorrido. "Si, certo che puoi..." allargo le braccia e dopo sei lunghi anni, posso finalmente riabbracciarlo forte. "In fin dei conti sei sempre mio fratello, ricordi?"
"Ti voglio bene principessa"
"Te ne voglio anch'io Sean"


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