"Forza Kayla in macchina, dobbiamo andare"
"Non posso"
"Come non puoi? Che cosa stai dicendo?"
Si ferma sulla soglia della porta a vetri e con lo sguardo basso, incrocia le braccia al petto.
"Kayla tesoro, cosa c'è che non va?"
"Ho perso il mio zainetto e io senza di lui non vado da nessuna parte"
"Non l'hai perso, papà l'ha già messo in macchina"
"E la mia bambola?"
"Anche"
"E il mio orsetto?"
"Anche lui, ora possiamo andare?"
"Ne sei sicura?"
"In macchina, subito"
Chiude con un colpo secco la porta e borbottando qualcosa a bassa voce, finalmente mi da retta e sale in auto.
"Quanto ci metteremo?"
"Non meno di mezz'ora, perché?"
"Così..." alza le spalle mentre James mette in moto. "Ma ci fermeremo?"
"Non possiamo piccolina, altrimenti faremo tardi"
"I nonni possono aspettarci, o no?"
"Arriva al punto piccola Harris, cosa stai cercando di dirci?"
"Niente, solo che mi piacerebbe molto fermarmi in quel McDonald's che c'è vicino al parco, hai presente qual'è, vero mamma?"
Annuisco.
"Ecco, quindi ci andremo?"
"No tesoro mi dispiace..." sorride James. "Siamo partiti troppo tardi e di conseguenza non faremo in tempo, ma ti prometto che quando torneremo a casa, ci andremo, d'accordo?"
"D'accordo"Chicago - O'hare international Airport
"Dove sono i nonni e sopratutto, dov'è zia Lexi?"
Le prendo la mano nella mia e insieme, mentre James scarica le ultime cose dalla macchina, entriamo in aeroporto.
"Papà non viene?"
"Certo che viene"
"E allora perché non è entrato con noi?"
"Sta prendendo le valigie, dopodiché, ci raggiunge"
Annuisce.
"Hai fame? Vuoi mangiare qualcosa prima di salire in aereo?"
"No, sto bene così..." stringe la bambola di pezza al petto. "Zia Lexi dov'è?"
"Sta arrivando tesoro, sarà qui a momenti"
"E verrà anche zio Fred con lei?"
"Beh, direi di si"
"Capisco... E i nonni? Sono già scesi dall'aereo?"
Controllo il cartellone appeso e non appena leggo il nome del loro volo, scuoto la testa.
"Com'è possibile che ogni volta che la famiglia Harris si muove per andare da qualche parte, porta praticamente dietro l'intera casa?"
"Abbiamo una bambina, con lei ci vogliono parecchi vestiti e anche qualche giocattolo"
Si ferma con il carrello colmo di fianco a noi e appoggiando le mani sui fianchi, cerca di riprendere fiato.
"Ti senti bene?"
"Si certo, non ti preoccupare... Mia sorella?"
"Non ne ho idea, quando siamo partiti noi da casa, è partita anche lei perciò presumo che a breve arriverà"
Sorride. "Si tratta di Lexi, Jodie. Sappiamo benissimo che sarebbe in grado di arrivare all'ultimo momento e dare la colpa all'aereo per essere partito in anticipo"
Rido insieme a lui mentre Kayla, si siede in una delle sedie libere della sala d'attesa.
"Hai preso i passaporti?"
Annuisco.
"E i biglietti?"
Gli do un bacio sulle labbra e sorrido. "Ho tutto sotto controllo, non ti preoccupare"
"Non vedo l'ora di salire su quell'aereo, arrivare a Las Vegas e sposarti"
"Anch'io Harris, non immagini quanto"
"Mamma. Papà. Sta arrivando la zia, le vado incontro, voi continuate pure a baciarvi"
"Kayla!"
Solleva le spalle e con un sorriso furbo sulle labbra, corre letteralmente incontro a Lexi.
"Io continuo a pensare che nostra figlia sia fin troppo furba e soprattutto, sa troppe cose"
"Rassegnati, sta crescendo e d'ora in avanti, sarà sempre peggio..." stringo un braccio intorno alla sua vita mentre osservo Kayla venire verso di noi per mano a sua zia. "Guardala, sembra ieri che è nata e invece, tra non molto, farà sei anni"
"Ok va bene basta. Il libro dei ricordi, per oggi, si chiude qui"
"Ditemi che le nostre famiglie non sono ancora arrivate, vi prego"
"Ciao anche a te Lexi, come stai? Il bambino sta bene?"
"Ah si scusate. Ciao Jodie e ciao anche a te James"
"Fred? Dov'è?"
"Sta scaricando la macchina, poi arriva. L'aereo di Londra?"
Ricontrollo il cartellone e questa volta, di fianco al nome del volo, compare la scritta: arrivato.
"Siamo dalla parte giusta?"
"Si, presumo di si"
"Stanno arrivando i nonni?"
"Si tesoro, stanno arrivando" le accarezzo i capelli. "Guarda quella porta lì, tra poco si aprirà e loro arriveranno qua da noi"
"Posso andare più vicino?"
Scuoto la testa. "E' pericoloso, c'è troppa gente"
"E se venite voi con me?"
"Non possiamo lasciare le valigie da sole Kayla, aspetta come stiamo facendo noi, non ti cambia niente"
"Papà, la mamma non vuole farmi avvicinare alla porta"
La prende in braccio e senza dire niente, si avvicinano il più possibile alla porta d'uscita degli arrivi.
"Non è possibile. Ogni volta è così: io dico di no e lui, immancabilmente dice di si"
"Diamine Lexi, a cosa ti servono tutte queste cose? Una valigia non ti sarebbe bastata? Ciao Jodie, come stai?"
Mi giro e non appena vedo Fred avvicinarsi maggiormente a noi con il carrello, spalanco gli occhi.
"Io davvero non lo so, che senso a portarsi dietro due valigie per tre giorni?"
"E che senso ha lamentarsi continuamente, Fred?"
"Ok voi due ora basta. Stanno arrivando le nostre famiglie"
"Lo hai detto a loro che andremo a Las Vegas, vero?"
Guardo Lexi e lei, non appena capisce la risposta dall'espressione sul mio viso, alza gli occhi al cielo.
"Stai scherzando? Dimmi che stai fottutamente scherzando Jodie"
Scuoto la testa.
"Mamma. Mamma. Mamma"
"Dimmi piccolina"
"Sono arrivati. I nonni sono arrivati"
In mezzo alla folla, uno ad uno compaiono e quasi commossi, vengono verso di noi con le braccia aperte.
"Jodie tesoro"
"Mamma"
L'abbraccio forte e insieme a noi, si unisce anche mio padre.
"Ci sei mancata, ne sei consapevole?"
"Lo so, mi siete mancati anche voi. Denise?"
"Sta prendendo la valigia dal nastro"
Annuisco.
"Jodie..." James si avvicina a me preoccupato. "Dobbiamo dirlo, non trovi?"
"Si certo, ma non ora"
"E quando?"
"Più tardi, non appena ci saremo tutti... Ciao Elisabeth. Ciao Brad"
Abbraccio anche i genitori di James mentre lui, distrattamente si appoggia con il braccio al carrello colmo di valige.
"No papà, così farai cadere la mia valigia"
"La tua valigia piccolina?"
Annuisce.
"E come mai la tua o a questo punto dovrei dire, le vostre, valigie, sono qui?"
"Semplice, la mamma e il papà domani si sposeranno e quindi oggi, dobbiamo partire"
"Ok, nostra figlia sta facendo tutto al nostro posto"
"Non credere di passarla liscia James, il volo per Las Vegas dura quasi quattro ore e non pensare che non faranno domande..." sussurro a denti stretti. "Sempre se poi ci seguiranno fin lì"
"Ma la mamma e il papà si sposeranno qui tesoro, cosa stai dicendo?"
"Invece no, si sposeranno a... A... Papà, come si chiama quel posto? Los? Las?"
"Su Harris, tocca te"
"Me la pagherai Jodie, giuro che questa, me la pagherai..." ride nervosamente. "Era nostra intenzione dirvelo ma sapete, tra i preparativi del matrimonio, la pianificazione del vostro viaggio, la prenotazione degli hotel e della luna di miele, insomma, tra le mille cose ci è sfuggito di dirvi che c'è stato un cambio di programma... Jodie, vuoi dirlo tu?"
"No amore, è stata tua l'idea, perché non lo dici tu?"
"Ok lo dirò io, la mamma e il papà, si sposeranno a Las Vegas..." sbuffa Kayla. "Grazie zia per avermi detto il nome"
"Come? Las Vegas? State scherzando?"
"No, ci sono stati dei piccoli inconvenienti e per forza di cose, abbiamo dovuto spostare il matrimonio là"
Annuiscono increduli.
"Vedete il lato positivo, saremo i primi nella storia delle famiglie Harris - May a sposarsi a Las Vegas"
"Ah, quindi questo è il lato positivo?" si siede sua madre sulla sedia libera dietro di lei. "E dove avete intenzione di dire sì? Nella Elvis Chapel con un ufficiale vestito appunto da Elvis?"
"No Elisabeth, sarei stata la prima a rifiutare se James mi avrebbe proposto quello. Ci sposeremo nella Chapel Of Flowers, non ti, anzi, non vi preoccupate, non è niente di trasgressivo"
"Ed è quello che volete?"
"Sposarci? Beh si, direi proprio di si mamma"
"Non intendevo quello James, intendevo se Las Vegas è ciò che volete perché se non è così, troveremo un'altra soluzione"
"Magari uno di voi due..." interviene mia madre indicando sia mio padre che il padre di James. "Potrebbe richiedere una di quelle licenze, si chiamano così? Online e nel giro di pochi giorni può celebrare lui il matrimonio senza andare fino in Nevada"
"Ma che idiozie stai dicendo mamma? Non ci pensare proprio. Io e James abbiamo deciso così e così sarà... Forza andiamo, hanno aperto il check- in. Manderò un messaggio a Denise di raggiungerci dall'altra parte"
"I biglietti?"
"Abbiamo pensato a tutto quanto noi, dentro qui c'è sia un biglietto di andata che uno di ritorno per ciascuno"
"Quindi anche nel caso in cui noi saremmo stati contrari, non avevamo scelta?"
"Esattamente..." prendo Kayla in braccio mentre James, spinge il carrello verso la fila del check-in. "Altre domande?"
"No, per il momento no anche se ancora non ci avete detto qual'è stato l'inconveniente"
"Il viaggio è lungo, magari vi spiegheremo in aereo"
Annuiscono.
"Niente ripensamenti quindi? Tu mamma accompagnerai me all'altare e tu Jonathan accompagnerai Jodie?"
"Che domande sono? Certo che sarà così"
"Anche se sarà Las Vegas papà?"
"Si Jodie certo"
Tiriamo un sospiro di sollievo mentre la fila davanti a noi lentamente avanza.
"E poi quando ci ricapiterà l'occasione di mettere piede in quella città? Io credo mai quindi forza..." sorride mio padre insieme a Brad. "Las Vegas ci sta aspettando"
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You are my promise
RomansaSapete cosa ci ha portati fino a qui? Il nonostante tutto e tutti. Terzo sequel di: "Promised ~" #11 In storie d'amore