Capitolo 46

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"Maschio o femmina?"
"Smettila James"
"Maschio, vero?"
"Mi dispiace..." sorride il ginecologo. "E' ancora presto"
"Quando si saprà?"
Guardo in malo modo James mentre in silenzio, con un pezzetto di carta, pulisco il ventre dal gel.
"Se tutto va bene, tra un mesetto"
"E se invece..."
"Stop! Basta domande..." lo interrompo. "Quando sarà, ce lo dirà, ok?"
"Ok"
"Dottore..." scendo dal lettino e mi ricompongo. "Sta procedendo tutto bene, vero?"
Annuisce. "Tutto per il meglio! Continua ad assumere regolarmente vitamine e ferro e vedrai, che non ci saranno problemi"
Recupero la cartelletta con le ecografie dal tavolo e sorrido. "Ci vediamo il mese prossimo, grazie ancora"
"E' il mio dovere e James, non ti preoccupare, tua moglie e tuo figlio sanno benone, intesi?"
"Se lo dice lei, allora mi fido. Arrivederci, signor Tucker"

Una delle cose che in questi ultimi sei anni, si è accentuata in James, è proprio questa: l'ansia.
"Kayla torna a casa con Lexi?"
Annuisco.
"A che ora?"
Sollevo leggermente le spalle. "Non so, credo poco prima di cena, perché?"
"Così" si siede sul divano e sorride.
"Avanti James, spara"
"Che cosa? Jodie davvero, era solamente una domanda"
"Nessun secondo fine?"
Scuote leggermente a testa mentre in silenzio, mi guarda.
"Ho qualcosa che non va?"
"So che te lo dico poche volte, ma sei bellissima"
Corrugo la fronte. "Hai bisogno di qualcosa?"
"Diamine no! Sto soltanto facendo un complimento a mia moglie, non posso?"
"Hai combinato qualcosa?" appoggio una mano sul fianco.
"Ancora? Ti ho detto di no"
Annuisco.
"Non ti fidi, vero?"
"No! Certo che mi fido, James..." mi avvicino a lui sorridendo. "Anzi, a me farebbe piacere se ogni tanto, mi dicessi qualcosa di carino..." mi siedo sulle sue gambe e lo bacio sulle labbra, dolcemente. "Non dico sempre, ma giusto ogni tanto"
"Cercherò di fare del mio meglio, te lo prometto"
Lo bacio di nuovo.
"E davvero amore, la gravidanza ti rende ancora più bella del solito"
Sorrido di nuovo mentre infilo le mani tra i suoi capelli, leggermente più lunghi del solito. "Anche tu non sei niente male, sai?"
"Ah..." mi stende sul divano e facendo attenzione a non schiacciare la pancia, si sdraia su di me. "E così sarei solamente, niente male?"
Annuisco trattenendo la risata.
"Niente male..." ripete annuendo mentre lentamente, avvicina la bocca al mio collo per lasciarci sopra una scia umida di baci fino la spalla sinistra.
"O forse, eri niente male sette anni fa"
Solleva le spalle e insieme a loro, solleva anche la mia maglietta scoprendo così, il mio ventre poco gonfio.
"E se tornasse Kayla prima del previsto e ci trovasse così, sul divano di casa?"
"Non stiamo facendo nulla di male"
"Per il momento..." mi limita a dire intanto che lui, si sofferma a baciare la pancia.
"Davvero Jodie..." si allontana di poco e mi guarda. "Non ho intenzione di arrivare dove credi tu, almeno per il momento"
"E se io volessi?" sorrido.
"Dici sul serio? Cioè... Lo vuoi veramente?"
"Beh, ormai è un po' che non ci concediamo dei momenti solamente nostri, non trovi?"
"E il bambino?"
"E' qui, sta benone"
Sorride di nuovo e senza aggiungere altro, torna a sfiorare le sue labbra con le mie. "Sei sicura?"
"Mai stata più sicura di così"
"E se farò del male a nostro figlio?"
"Ascoltami tesoro..." sfioro i suoi capelli scuri con il palmo della mano. "E' la stessa cosa di quando aspettavo Kayla, non cambia niente, ok?"
Mi da un altro bacio e annuisce. "Ok, va bene..." torna a baciarmi mentre lentamente, abbassa la mano sul bottone dei miei jeans che senza fatica, slaccia. "Ma stavo pensando..." sposta le labbra di nuovo sul mio collo. "Che forse è meglio andare in camera. Sai, magari Kayla torna prima"
Non faccio in tempo a rispondere che il telefono di casa dietro di nuovo, suona.
"Non rispondere"
Stringo le braccia intorno al suo collo e chiudo gli occhi assaporandomi ogni momento con lui. I baci, le carezze, le parole dolci, tutto, niente escluso.
"Non è possibile..." si stacca dalle mie labbra e con il fiato leggermente corto, guarda il telefono. "Chiunque sia, giuro che me la pagherà"
"Forse è il caso di rispondere, non trovi?"
Con un diavolo per capello, allunga la mano libera versa la cornetta. "Spero per loro che sia una questione urgente e non l'ennesima chiamata pubblicitaria... Pronto? Fred, sei tu? Non ti sento, cos'hai detto?" si alza da sopra di me e corruga la fronte. "No Fred, non ho capito... Lexi cosa?" si sistema al meglio i jeans e riprende dallo schienale del divano la maglietta nera. "Ok, arriviamo subito..." lancia il telefono sulla poltrona. "Dobbiamo rimandare tutto quello che abbiamo iniziato a più tardi..." infila la maglietta e sorride. "Lexi è entrata in travaglio, stiamo per diventare zii, di nuovo"

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Ho calcolato bene e mancano all'incirca cinque capitoli prima dell'epilogo e già piango 😭😭😭😂😂😂.
Ancora non ci credo di aver completato Promised ~, davvero.
Mi mancherà veramente tanto scriverlo.
Devo ringraziare ognuno di voi per tutto il successo che il mio libro sta avendo, grazie mille, siete fantastici 💕.

Vi voglio bene 💕.

P.S. Ho messo giù le idee per la nuova trilogia, sarà diversa da Promised ~ e da Resta ancora un po' ~, spero vi piacerà lo stesso 🙈. Parlerà sempre d'amore, comunque.






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