Entrata nella stanza di Fede non posso trattenere le lacrime nel vederlo lì,immobile su quel lettino d'ospedale con il viso pieno di graffi e lividi,con tutti quei fili attaccati al suo corpo fasciato.
Mi siedo sulla sedia accanto al letto,gli prendo la mano e la stringo forte.
'Amore mio...' sussurro spostando delicatamente i capelli dal suo viso pallido,come se potesse svegliarsi.
'mi dispiace tanto,è solo colpa mia...' inizio a singhiozzare 'ti prego,non ci lasciare,abbiamo bisogno di te'
Poggio la testa accanto al suo corpo e piango,piango fino a consumare le lacrime.
Dopo un po' esco per permettere a Morena di entrare.
'Ragazzi grazie per essere venuti ' dico guardando il pavimento.
Michele si siede accanto a me e mi stringe forte tra le sue braccia,lo sento singhiozzare silenziosamente e solo ora mi rendo conto di quanto Fede sia fortunato,ha degli amici fantastici che gli vogliono un bene dell'anima.
Tutti gli altri si avvicinano a noi e ci stringiamo in un abbraccio di gruppo.
'Ragazzi l'orario delle visite è finito,tornate a casa,riposatevi che poi ci vediamo domani' dice Morena uscendo dalla stanza.
'Veronica anche tu dovresti tornare a casa a riposare' mi dice in tono dolce.
'No,no,ti prego,voglio rimanere qui con lui' dico sull'orlo di una crisi di pianto
'Come vuoi tesoro' dice poggiandomi una mano sulla spalla.
'Per qualunque cosa chiamaci,ok?' dice Luca abbracciandomi.
Annuisco,in questo momento non sono capace di parlare.
*10 giorni dopo*
Sono passati dieci giorni da quando Fede è entrato in coma,in questi dieci giorni la sala d'attesa era diventata la mia casa,dormivo lì,sempre se lo stato di dormiveglia si possa paragonare al dormire.
Le condizioni di Fede sono rimaste stabili,Manuel,Giada e quegli altri sono stati arrestati per attentato omicidio il che mi fa stare più tranquilla,almeno non potranno più farci del male.
Gli amici di Fede venivano ogni giorno in ospedale,Francesca e Laura mi sono state molto vicine,ogni giorno mi portavano un cambio pulito e qualcosa da mangiare che io non mangiavo mai.
Sono pallida e sotto gli occhi ho delle occhiaie da zombie,terribile.
Con Ben non ho ancora chiarito,dopo la sfuriata non ci siamo più parlati,se solo cercasse di capire come mi sento io magari appoggerebbe le mie scelte.
Come ogni giorno,alle 17:00,orario delle visite entro da Fede ma questa di oggi sarà l'ultima volta che lo faccio.
Mi siedo come sempre sulla sedia accanto a lui,prendo la sua mano e lo contemplo in silenzio.
I lividi ed i graffi sono spariti dal suo volto ed anche le costole stanno guarendo.
'Ehi...ti piace proprio dormire ah?' dico accennando un sorriso.
'Non immaginavo che tra noi finisse così sai? Non avrei mai immaginato di abbandonarti ma se questo serve a farti guarire,per me va bene,non sono nemmeno sicura se vorrai più rivedermi dopo tutto questo.
Ma tu sei forte e lo supererai,perché tu sei un eroe ricordi? Io accetterò il fatto di vederti felice accanto ad un'altra e starò in silenzio a contemplarti da lontano,come se tu fossi una creatura fragile ed indifesa,spero solo che non mi dimenticherai perché io non mi dimenticherò mai di te ed ogni volta che ci incontreremo anche per caso,ogni volta che i nostri occhi si incroceranno spero solo che tu possa ricordarti i bei momenti passati insieme e che un giorno,tu possa perdonarmi.
Sappi solo che io ti amo e ti amerò per sempre' gli do un bacio,il nostro bacio d'addio.
Esco dalla stanza e con la scusa di andare ai distributori automatici scappo dall'ospedale,da tutti,dal grande amore della mia vita.
Corro,corro finché,sfinita,non arrivo alla stazione dei treni,compro un biglietto di sola andata per Roma e la signora mi avvisa che arriverà tra mezz'ora,decido di andare nel piccolo bar che si trova nella stazione per prendere una bottiglietta d'acqua.
Una voce metallica mi avvisa che il mio treno sta arrivando.
Entro e mi dirigo verso il mio posto,accanto a me c'è una signora anziana,decido di non prestarle molta attenzione,non sono in vena di chiacchere così mi infilo le cuffie e faccio partire la riproduzione casuale,come se lo avessi fatto apposta parte Fino A Farmi Male.
MORENA'S POV
Veronica è uscita a pendere il caffè più di venti minuti fa,non si allontana mai da Fede il che mi sembra strano.
'Valentina potresti andare a vedere come mai sta tardando?'
'Si,sto andando'
Vale esce dalla stanza,mentre io rimango al fianco di mio figlio.
'V-veronica' sento bisbigliare debolmente da qualcuno,mi giro verso Fede per vedere se era lui e lo trovo con gli occhi semi aperti.
Incredula chiamo il dottore che si precipita nella stanza,ci fa uscire e controlla Fede.
Il dottore lo sta visitando da venti minuti e nel frattempo arriva Vale.
'Morena,non la trovo da nessuna parte' dice tutto d'un fiato,preoccupatissima.
'Ho chiesto ad alcune persone,non l'ha vista nessuno'
'Ah...Fede si è svegliato' dico euforica.
'Non ci credo' urla abbracciandomi,Vale ha sempre voluto un gran bene a Fede,da piccoli giocavano a mamma e figlio,erano così teneri e credo che quell'istinto protettivo nei suoi confronti le sia rimasto tutt'ora.
Dopo un altro paio di minuti il dottore ci avvisa che Fede sta bene e che possiamo vederlo.
'Mamma' dice no appena ci vede
'Tesoro mio' dico ormai con le lacrime agli occhi.
'Mamma,Veronica dov'è?'
'Lei è...bhe...'
Sono in difficoltà,cosa posso dirgli
'È a casa,sta riposando,è stata qui tutti e dieci giorni e noi le abbiamo detto di andare'
'Potresti chiamarla'
'C-certo'
Prendo il telefono e la chiamo,come sempre risponde la segreteria.
'Sicuramente sta dormendo'
Dopo un paio d'ore durante le quali sono venuti tutti i suoi amici,rientro da Fede.
'Mamma,lei non è venuta.
Cosa sta succedendo?'
Ecco e adesso cosa mi invento.
'Fede lei...'non so come dirglielo.
'Lei se n'è andata,vero?' dice con gli occhi lucidi.
'Mi dispiace '
'Mamma,voglio restare da solo' noto che delle lacrime stanno rigando il suo volto,lo abbraccio e poi me ne vado,ha bisogno di tempo.
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Un Giorno Ci Rincontreremo|Federico Rossi|
RandomUn incontro casuale,su un treno verso Roma, fa incrociare per sempre le strade di Veronica e Federico. Casualità o destino? Cosa lega i due ragazzi che da ora non possono più fare a meno l'uno dell'altra? Tratto dalla storia: •Ed è così che l'ho pe...