Capitolo 33

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Dopo esserci svegliati,lavati,vestiti ed aver fatto colazione usciamo da casa e andiamo in palestra.
I ragazzi hanno insistito ad accompagnarmi in palestra ed io ho accettato.
Oggi ho messo a dura prova i miei ragazzi con un allenamento intensivo.
'Bene ragazzi abbiamo finito,tutti nelle docce su'
'Grazie a Dio'
'Certo che sei diventata proprio cattiva' dice una voce dietro di me. Questa voce,mi è famigliare. Mi giro per vedere chi è.
'Cristian' urlo abbracciandolo
'Ehi quanto tempo'
'Ma sei sparito dalla circolazione,è dalle medie che non ti si vede in giro'
'Si,le superiori le ho fatte a Londra '
'A Londra?' chiedo incredula 'potevi almeno avvisare'
'È successo tutto così in fretta,scusami'
'Fa niente tranquillo. Ma...che ci fai qui,in palestra intendo'
'Sono venuto a prendere mio fratello'
'Alex,giusto,l'ho detto io che quel ragazzo mi ricordava qualcuno'
'Oh,eccolo' dice guardando dietro di me.
'Bene allora ci vediamo in giro' dice salutandomi con due baci sulla guancia.
'Ok,con te invece ci vediamo la settimana prossima' dico scompigliando i capelli ad Alex.
'Ciao'
Sono cinque anni che non mi vedevo con Cristian,è cambiato tantissimo,si vede che l'aria londinese gli ha fatto bene(lol).
Io e Cri ci conosciamo da quando avevamo sei anni,abbiamo fatto insieme le elementari e le medie per poi separarci alle superiori.
Io,lui,Fabio e Delia formavano un bel quartetto,stavamo sempre insieme sia a scuola che quando uscivamo.
Vado da Fede per avvisarlo che potevamo andare.
'Ma dov'è Ben?' chiedo non vedendolo.
'È uscito' risponde freddo,perché adesso si comporta così?
Senza dire nulla ci dirigiamo in macchina gli chiederò cos'ha appena entriamo in macchina.
'Ma si può sapere cosa ti prende?'
'Niente'
'A me non sembra' dico incrociando le braccia.
'Perché non lo vai a chiedere a quel tuo amichetto tanto carino,guarda che ho visto come lo guardavi' sbotta.
'Non ci credo' dico a bassa voce 'sei serio? Ma io dico ti ascolti quando parli?!' urlo più forte di lui.
'Si,mi ascolto tranquilla!'
'Cristian è un mio carissimo amico,ok? È solo un amico che non vedo da tanto. Ma non so perché ti sto dando tutte queste spiegazioni!'
'Perché? Hai pure il coraggio di chiedermelo? Sono il tuo ragazzo cazzo!'
'Si porcaputtana,sei il mio ragazzo è questo vuol dire che ho scelto te,come se tu non hai amiche femmine però io non posso dire nulla mentre tu puoi urlarmi in faccia quel cazzo che ti pare,sai cosa ti dico mi hai rotto con questa tua gelosia del cazzo!!!'
'Ah si ti ho rotto perfetto!!!' urla accelerando sempre di più.
'Federico rallenta!'
'Non mi hai mai chiamato Federico!'
'Fede,ti prego rallenta' lo imploro stritolandogli il braccio. Stiamo andando a più di 120 all'ora,non ha mai corso così tanto.
'Dimmi che mi ami ancora' dice
'Fede,rallenta'
'Dillo!!!'
'TI AMO'
Distoglie lo sguardo dalla strada per guardare me,intorno a noi c'era un silenzio tombale.
Ci guardiamo negli occhi per alcuni secondi e succede tutto così in fretta,un clacson,una sgommata,una luce bianca accecante,una botta,il buio totale.
Mi risveglio in una camera bianca,ma dove mi trovo? È questa la domanda che non smetto di pormi.
Accanto a me c'è una donna,non la conosco,non l'ho mai vista in vita mia ma aspetta,cosa mi è successo?
'Mi scusi,signora' dico cercando di svegliare la donna.
'Tesoro mio ti sei svegliata finalmente' dice la donna abbracciandomi con le lacrime agli occhi.
'Ma lei chi è? Dove mi trovo?Chi sono io?'
'È uno scherzo vero?'
'No,perché dovrei scherzare con lei'
La donna scappa via piangendo per ritornare un paio di minuti dopo seguita da un medico.
'Allora signoria,devo farle una visita'
Il dottore chiede alla donna che stava con me di uscire dalla stanza e lasciarlo solo con me.
Dopo quello che sarà stata una mezz'ora il medico esce con un espressione poco serena.
FEDE'S POV
Che mal di testa,mi sono svegliato in una stanza d'ospedale ed ho la testa che mi scoppia. L'ultima cosa che ricordo di ieri sera è Veronica che mi guardava negli occhi e mi diceva che mi amava,ma aspetta,cazzo Veronica devo vedere come sta.
Mi alzo dal letto e la vado a cercare,trovo sua madre parlare con un medico davanti ad una stanza poco distante dalla mia.
'Federico' dice Letizia abbracciandomi forte.
'Dottore cos'ha?'
'La ragazza ha avuto un trauma cranico e questo l'ha portata ad un'amnesia totale'
'L-lei ha...' non riesco a finire la frase,vedo tutto girare velocemente ed ho bisogno di sedermi.
'Si,la ragazza ha perso la memoria,mi dispiace'
'Io devo vederla'
'Mi dispiace ma non è possibile,la paziente ha bisogno di riposo. Mi raccomandi,non datele troppe informazioni tutte d'una volta perché potrebbe avere uno shock,dovete raccontarle i frammenti della sua vita poco alla volta'
'Grazie dottore'
È solo colpa mia,cazzo,cazzo,cazzo.
Se solo l'avessi ascoltata ora non ci troveremmo in questa situazione.
Sono uno stronzo,dovevo esserci io al posto suo,lei non merita di soffrire così,tantomeno per mano mia. Questa non me la perdono.
'L-letizia mi dispiace...' dico con la voce strozzata dal pianto.
'Federico,shhh tutto si aggiusterà'
'È solo colpa mia' dico singhiozzando
'Sono cose che capitano'
'Noi stavamo litigando,per colpa della mia stupida gelosia del cazzo'
'Federico calmati' dice prendendomi in visto tra le mani 'guardami,lei si ricorderà di te,i me,di tutti noi'

Un Giorno Ci Rincontreremo|Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora