Capitolo 28

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VERONICA'S POV
Dopo un paio di minuti Fede era davanti a me.
Sono agitatissima,come ogni volta che lo vedo,mi fa sempre lo stesso effetto.
'Io,vi lascio soli' dice Ben uscendo dalla stanza
'Ehi...' dice sottovoce
'Ciao' in questo momento sembriamo due estranei e questo mi fa tanto male
'Come stai?' chiedo per rompere un po' il ghiaccio
'Bene in un certo senso'
Rimango in silenzio
'Veronica ho bisogno di sapere se tu provi ancora qualcosa per me' dice avvicinandosi sempre di più.
Non riesco a rispondergli,abbasso la testa ma lui mi mette due dita sotto al mento,mi alza la testa e mi costringe a guardarlo.
Tolgo la sua mano,abbasso la testa e faccio di no con la testa.
'Non ci credo'
'Perché non dovresti?' dico con le lacrime agli occhi,non è che non lo amo,io lo stra amo sono letteralmente innamorata pazza di lui.
'Allora guardami negli occhi' dice prendendo tra le mani il mio viso 'e dimmi che non mi ami più'
Scuoto la testa.
'Fede io...'
'Dillo!'
'Io...non posso, non posso farlo. Sarebbe come mentirti' dico in lacrime.
In meno di due secondi sono di nuovo tra le sue braccia,e vi giuro è l'unico posto dove vorrei stare.
Azzerro le distanze tra di noi e dopo tanto tempo faccio di nuovo mie quelle labbra.
Le mie mani finiscono tra i suoi capelli e le gambe attorno alla sua vita mentre le sue mani sono sui miei glutei.
Ci baciamo per interminabili minuti,è un bacio delicato,pieno d'amore tutto l'amore che abbiamo da darci.
Ci stacchiamo appena bussano alla porta.
'Reggimi il gioco' gli sussurro
'Ok'
'Che c'è?' dico facendo finta di essere arrabbiata e cercando di mandare giù qualche lacrima
'Volevamo sapere se avevate finito' dice insicuro
'Lo vuoi sapere proprio? Si abbiamo finito per sempre' dico girandomi verso Fede e facendogli una linguaccia,ovviamente non mi faccio vedere da Ben
'E ora dove vai?' urla Fede reggendomi il gioco
'Il più lontano possibile da te' dico e corro giù per le scale
'Veronica che succede?' dicono Marti e Marco abbracciandomi
'È finita' dico con tono triste 'la mia vita è finita'
'Tesoro non dire così...'
'Invece si' dico allontanandomi da lei 'la mia vita finirà appena scoprirete che vi sto prendendo in giro ' dico scoppiando a ridere
Ben,Marti e Marco mi guardano confusi,appena vedono Fede sulle scale ridere come un ritardato capiscono il mio scherzo.
Marti sta per saltarmi addosso perché le ho fatto prendere un infarto ma io scappo e mi riparo dietro a Fede.
'Amore scappiamo' dice prendendomi per mano e corriamo verso la porta.
Una volta fuori corriamo fino al parco,mi siedo sull'altalena e Fede inizia a dondolarmi.
Sembriamo due bambini innamorati solo che noi non siamo bambini però si,siamo innamorati.
Ci stendiamo sul prato,ho la testa appoggiata sul suo petto. Riesco a sentire il battito del suo cuore e picchietto con le dita sul suo petto seguendone l'irregolare ritmo.
'Sai perché batte così?' dice portandosi la mano sul cuore per poterlo sentire
'No'
'Ha ripreso a battere perché ora sono felice,sono felice di riavere con me la mia piccola' dice con gli occhi lucidi.
'Fede mi dispiace' dico sollevandomi sui gomiti per poterlo guardare negli occhi.
'Mi dispiace per tutto,per averti abbandonato,per averti fatto soffrire,per averti messo in quella ed in questa terribile situazione'
'A me invece dispiace non averti incontrato prima,perché con te ho davvero scoperto cosa vuol dire amare incondizionatamente una persona'
Non so che dire così mi fiondo sulle sue labbra,sono così morbide.
Amo le sue labbra,sono come una droga per me,non riesco a farne a meno.
Dopo un po' ci stacchiamo per riprendere fiato.
'È quasi ora di cena,forse è meglio se torniamo' Marti sarà preoccupata siamo stati fuori l'intero pomeriggio e non le ho mandato nemmeno un messaggio.
'Si andiamo' si alza,mette il braccio sulle mie spalle ed insieme torniamo a casa.

A:Marti
'Non chiamare l'FBI stiamo tornando'
Le scrivo dopo aver controllato il telefono,avevo:
7 telefonate da Marti
3 da Marco
5 da Ben
1 da Mamma
O mio dio,la mamma,con tutto il casino che è successo mi sono completamente dimenticata di chiamarla,lo farò appena torno a casa.
E così ho fatto,appena ho messo piede in casa mi sono chiusa in camera,digito il numero di mia mamma e aspetto che risponda.
'Pronto?'
'Ciao Mami'
'Tesoro mio come va?'
'Bene,sono successi un po' di casini ma nulla di grave'
'Sicura?'
'Si mamma tranquilla'
'Ok,comunque c'è una persona che vuole parlare con te'
Non la sento più,forse sta passando il telefono a qualcuno
'Ciao' è mio fratello.
'Cosa vuoi?' chiedo fredda
'Per favore possiamo parlare?'
'Ti avevo detto che se volevi parlare con me dovevi farlo solo quando ti saresti deciso a dirmi cosa cazzo ti succedeva'
'Ti chiamo proprio per questo...'
'Ti ascolto'
'Veronica mi dispiace,ok? Lo so che questo non basta per dimenticare tutto il male che ti ho fatto. Sono stato un pessimo fratello,lo so ma ti trattavo male perché ero geloso'
'Geloso,e di cosa scusa? Ogni cosa che facevo tu eri sempre un gradino più in alto di me'
'Ero geloso perché tu eri la figlia perfetta,vai bene a scuola cavolo fai invidia ad un ragazzo prodigio mentre io la scuola non l'ho nemmeno finita,tu fai basket e sei diventata una campionessa mentre io non ho trovato la mia aspirazione,volevo essere un esempio per te,ma è stato tutto il contrario,ogni mese mi vedi fidanzato con una ragazza diversa mentre tu con Fede state insieme da tre mesi e sembra che le cose a voi stiano andando bene. Sono io quello che prende esempio da te.
Tu sognavi sempre di avere un fratello dolce e protettivo,cosa che io non sono così hai cercato tutto questo in Delia e in Gabriele allontanandoti sempre di più da me,poi un giorno eri talmente tanto lontana che ho capito di averti perso e mi dispiace per questo ma se solo mi dai la possibilità di ricominciare,ti prego' lo sento piangere il che mi fa strano perché lui non piange mai.
Ormai anch'io sto piangendo
'Ti perdono,per tutto'
'Ti voglio bene '
'Anch'io te ne voglio Fratellone'

Un Giorno Ci Rincontreremo|Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora