Capitolo 6

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Mi sorprendo di me stessa, non so da dove ho tirato fuori tutto questo coraggio nel rispondergli così, solitamente non mi sarei mai permessa, però lui mi ha fatto saltare i nervi con la sua esclamazione. Insomma ma chi si crede di essere, per quanto possa essere un Master non significa che tutte le donne debbano comportarsi o fare come vuole. Soprattutto io non sono quel tipo di ragazza.
Eppure qualcosa in lui mi ha colpita, forse la determinazione o il fatto che si nasconda dietro una maschera, dio mio quanto vorrei conoscere il suo volto e il suo vero nome.
Forse dovrei chiedere scusa per il mio comportamento.
Ma che diavolo mi prende? Fino a cinque secondi fa pensavo che fosse un bastardo e adesso mi voglio scusare? Le buone maniere purtroppo non mi lasciano. Devo scrivergli e poi basta non gli parlerò più.

Da: Miss Kitty
A: Mister Evans

" Buona sera Miser Evans, le scrivo solo per chiarire alcuni punti. Per primo, dopo questo messaggio non la voglio più vedere né sentire, non trovo corretto il modo in cui si è posto a me questa sera e l'altra. Per secondo, le volevo porgere le mie scuse per il mio comportamento e per la risposta che le ho riservato. La mia maleducazione non ha limiti. Mi perdoni. Addio e buon proseguimento.

Saluti Miss Kitty. "

La risposta è immediata, a differenza di quello che mi aspettavo.

Da: Mister Evans
A: Miss Kitty

" Signorina sono onorato di sapere che le dispiace per il suo comportamento di questa sera.
Però mi permetto di chiederle un'ultima cosa e voglio una risposta decisa e sincera.
Lei è davvero convinta che non vuole più vedermi o sentirmi? "

E adesso che diavolo mi invento? Sono davvero sicura di non volerlo più vedere? Insomma è uno sconosciuto si però, mi intriga, mi piacerebbe conoscerlo un po di più o divertirmi almeno.

Da: Miss Kitty
A: mister Evans

" Una risposta decisa e sincera? Si la voglio rivedere o sentire. Contento? "

Da: Mister Evans
A: Miss Kitty

" Lo sapevo. Ci sentiremo e vedremo molto presto. Miss. Faccia attenzione per la strada. "

Mi guardo in torno per capire se lui si trova da qualche parte ma non vedo nulla oltre al buio che mi circonda. Mi sento un po' a disagio ad andare vestita così in giro da sola, sembro una pazza.
Una strana sensazione mi fa venir brividi su tutto il corpo, la stessa sensazione di quando ho incontrato per la prima volta mister Evans, una coincidenza? Non credo.
Non credo a nulla ne al destino, ne a qualche forza maggiore o qualcuno che non esiste, credo solo in me stessa, ma questa dannata sensazione non sparisce fino a quando una macchina nera come la notte con i finestrini oscurati si affianca al marciapiede e procede a passo d'uomo, non so se scappare a gambe levate o girarmi per capire di chi si tratti, non faccio in tempo a finire l'ultimo pensiero che essa si ferma e scende l'uomo dei miei sogni e incubi.
Mister Evans. Chissà cosa diavolo vuole da me e perché mi ha seguita.
L'unico pensiero che mi viene e Stalker.

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