Capitolo 16

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Non posso crederci mi ha seguita anche al parco. Dio mio è davvero uno squilibrato quell'uomo.
Ma cosa crede, che farò tutto quel che vuole lui?
Si mettesse in testa che non ha speranze.
Basta Cristina fatti valere.
- John, non puoi seguirmi per mettermi ansia e pressione. -
- Fai silenzio Cristina. -
Mi ammutolisco all'istante, tutto ciò che volevo dire mi muore in gola.
Ci è riuscito di nuovo.
- Come immaginavo, vieni qua davanti a me. -
Le gambe automaticamente si muovono in avanti per poi fermarsi davanti a lui. Non ho il coraggio di guardarlo negli occhi, mi vergogno troppo perché non riesco a ragionare autonomamente. Se continua così, sono fregata.
- Sei ancora convinta che non farai quello che ti dirò? -
- Si, io ... Sono convinta -
- Magari se me lo dicessi con più convinzione, riusciresti a converte anche me. -
- Smettila, non ho intenzione di sottomettermi a te. Non mi piace. Chiaro? -
- Ascoltami bene Cristina, tu ti inginocchierai a me e mi supplicherà di sottometterti. Di essere mia. Ne ho già avuto una prova e tu lo sai benissimo. -
Non posso dire nulla, lui ha ragione, mi piacerebbe sapere di cosa sia capace.
Ma non tradisce mai le sue emozioni, sempre freddo e distaccato, a parte qualche volta che si dimostra gentile e dolce, quasi mai però. Come fa a celare tutto dietro a una maschera ?
Vorrei soprattutto sapere come è fatto il suo volto. Non me lo permette però, non capisco.
Forse non si fida abbastanza.

Non dico nulla, mi giro e me ne vado richiamando Siska che mi segue docile. Ma sempre in guardia. Qualcosa però mi trattiene per il braccio e non riesco a liberarmene.
- Dove pensi di andare? -
- A casa, sono stanca di sentire tutte queste scemenze. -
- Ti accompagno, ho una macchina e non è sicuro per te camminare per strada da sola. -
- Abito a pochi isolati da qua, non corro nessun pericolo. Grazie. E poi ho Siska. -
A parte il fatto che l'unico pericolo sei tu, gli vorrei dire.
- Allora ti accompagno a piedi. -
- A va bene. Allora muoviti. -
Stranamente cammina al mio fianco e Siska quella traditrice di è fatta comprare con delle coccole. Infame. E io che la consideravo una amica fedele.
- Eccoci qua. Sana e salva, contento ? -
- Non faccia la spiritosa Miss Cristina. -
- Passiamo nuovamente al lei? -
- Perché non volevi darmi del tu l'altro giorno? -
- Mi trovavo più a mio agio parlando in modo formale. -
- Ti ho già detto di non mentirmi. -
- perché mi piace il tuo nome è affascinante. -

Cosa cavolo ho appena detto? Dio mio vorrei che il pavimento si aprisse sotto i miei piedi e scomparirci per la vergogna. Lo vedo ridere di gusto, soddisfatto anche che gli ho risposto senza fare storie. Non riesco a controllarmi con lui vicino a me.
- Avanti non vergognartene cara, sono cose che succedono e poi mi fa piacere sapere che trovi il mio nome affascinante. -
- Non volevo dirlo, non pensavo quello ... -
Ogni giustificazione e vana, prendo in giro sia me stessa che lui. Perché mi fa fare ciò che vuole? Non gliel'ho chiesto io di approfondire la nostra conoscenza no?
Però è anche vero che sei tu che sei andata a pranzo e ai suoi inviti, quindi scema, fatti una domanda e datti una risposta.
Amo la mia vocina, traditrice anche lei. Ma non ha tutti i torti. Insomma se non mi interessa John perché accetto tutti gli inviti?
- Allora buona notte John. -
- Buonanotte Cristina. -
In maniera quasi fulminea senza che me renda conto, mi prende per i polsi e mi schiaccia al muro, il suo sguardo questa volta tradisce l'eccitazione della situazione.
Ama vedermi sotto di lui, sotto il suo controllo.
Mi bacia con passione, un bacio possessivo, carico di eccitazione.
Il mio cervello smesse di funzionare, ogni pensiero si annulla e mi ritrovo a ricambiare questo scambio di baci.
Si stacca da me improvvisamente. Soddisfatto di quel che ha fatto e soprattutto contento di lasciarmi insoddisfatta.
Lo voglio. L'unica cosa che riesco a pensare.

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