capitolo 34

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Il sangue sembra che sia evaporato dal mio corpo, prima accaldato e di un bel rosso acceso, adesso sembra quello di un cadavere, pallido. Il freddo mi entra fin dentro le ossa, lasciando al suo passaggio solo brividi e convulsioni. La paura è una morsa che mi prende lo stomaco, la gola e il cuore. Lasciando solo pochi battiti rallentati dalla sconvolgente notizia. Lui ancora chinato dietro il mio collo mi fissa nello specchio con due occhi iniettati di sangue. Adesso glielo leggo dentro, la cattiveria, l'odio e il desiderio di vendetta. Così conservato a lungo da anni e progettando in tutto questo tempo il giusto metodo per vendicarsi.
Un vivido ricordo si ripresenta nella mia mente, perforandomi come se fossero mille coltelli.

" «Lasciami andare! Ho gia detto che non.voglio più vederti, devi andartene da casa mia Jhonny, altrimenti chiamo la polizia.»
« Avanti pesciolino, dammi un bacio, me lo merito. Hai un corpicino niente male sai? »
« Non toccarmi schifoso pervertito, ho solo tredici anni e tu trenta! Sei anche amico di papà. Lasciami stare per favore! »
Uno schiaffo improvviso mi colpisce in pieno volto, facendomi girare il viso dall'altra parte, le lacrime rischiano di uscire e dimostrando quanto io sia debole.
« Non puoi picchiarmi ancora, mio padre te la farà pagare cara. Lo sai questo! »
« Tuo padre non può farmi nulla pesciolino, io ti troverò e te la farò pagare cara. E poi pensa a tua mamma quanto starebbe male se dovesse succedere qualcosa al suo adorato maritino. »
Non so perché ma all'improvviso ho sentito che dovevo proteggere le persone a me care. "

Non ricordo bene cosa sia successo dopo, ma solo la.notte quando e tutto buio mi ritornano in mente alcune vivide immagini di quella sera.
Una spinta, il sangue, un corpo che non si muove più.
È tutto un po confuso, non riesco a ricollegare i pezzi del puzzle nell'ordine che vorrei.
« Adesso ti ricordi di me vero Cristina?»
«Johnatan, pensavo che fossi morto tempo fa. »
« Si lo pensavo anche io sai? Ti ricordi quella notte cosa è successo? »
« No, ho solo dei ricordi, ma non.riesco a ricordarmelo. »
« Bene, fatti rinfrescare la memoria allora, quella notte dopo che abbiamo litigato mi hai spinto contro la parete, un gancio mi è entrato nella.schiena e sono rimasto privo di sensi per qualche ora, quando mi sono risvegliato tu eri china su di me che piangevi, disperata, nei tuoi occhi ho letto il terrore, ma anche il sollievo. Eri felice di avermi messo fuori gioco. Ho fatto finta di esser svenuto, mi sono divertito un sacco nel verti trascinarmi fuori casa.
Mi sono sentito trafiggere da mille coltelli quando sono stato trascinato fuori, mi hai abbandonato in mezzo a un campo e te ne sei andata, da quel momento ti ho osservata e ho desiderato di ucciderti in mille modi. La vendetta mi ha logorato dentro, volevo rapirti e torturati. Ho pensato a cosa usare dove farlo, sai quale era il problema? Tuo padre sempre cosi vicino a te, non.ti lasciava mai da sola e ti controllava perennemente.
Non potevo lasciarti stare cosi. Fare un.incidente in macchia, chi lo avrebbe mai sospettato? Farlo bere.un po e mandarlo fuori corsia. Un gioco da ragazzi. E poco dopo morì tua madre. Allora fui abbastanza soddisfatto. Ma poi ti ho ritrovata in questo locale, silenziosa e che respingevi chiunque. La solita preziosa. Ho faticato tanto per controllarti e alla fine ti ho conquistata. Vedi? Alla fine ha funzionato.
Riporto ancora la tua cicatrice e tu oggi avrai la stessa cosa. Occhio per occhio, dente per dente,? Si dice cosi giusto? »

La sua risata cattiva e priva di emozioni mi lascia di stucco, in.questo momento mi ritorna tutto in mente e vorrei solo sprofondare nel pavimento. Prego silenziosamente che questa tortura finisca molto presto.
« Il fatto Pesciolino e che tu hai continuato a fare.questa vita del cazzo, piena di soldi e soddisfazioni, e io ho dovuto faticare per sopravvivere, alla fine ho ucciso il proprietario di quella meravigliosa casa dove sei stata e ne ho preso l'identità, nessuno se ne sarebbe reso cinto era.un.uomo solo, eremita e silenzioso. Viveva anche lui nel lusso senza esserselo guadagnato. Insomma eravate.simili, forse anche per quello l'ho fatto.fuori.
Sei pronta? ».
Un altro colpo cosi forte alla schiena mi fa.urlare di dolore, disperazione e voglia di morire.

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