Capitolo 11

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Il pranzo si svolge in assoluto silenzio. Sembra arrabbiato perché non voglio dargli del tu e chiamarlo per il suo nome. Insomma non sono nemmeno libera di scegliere come rivolgermi a qualcuno? E poi lui e passato a darmi del tu senza che io glielo avessi chiesto. Questo mi sembra ancora più maleducato.quest'uomo è troppo strano, se fino a ieri notte pensavo di poterlo capire, adesso mi sto ricredendo su tutto, fa il misterioso non risponde alle mie domande o se si degna di farlo, lo fa tramite altre domande. Insomma non si può avere una conversazione normale che lui rigira le cose a suo favore.
- Cristina ? -
- Mmh? -
- Stai bene? -
- Si grazie, sono solo un po stanca -
Si alza lentamente e si avvicina porgendomi la mano.
- Vieni, siediti un po' sul divano -
- No Davvero sto bene, finiamo il pranzo -
- Forza, sei troppo stanca vieni a riposarti un po', così chiacchieriamo -
- Va bene. -
Ma posso scegliere qualcosa io?
- come mai non hai dormito ? -
- Avevo molti pensieri e ho letto tutto il libro di diritto. Mi sono avvantaggiata un po per gli studi-
- Sei straordinaria lo sai? -
Le guance mi vanno a fuoco, non ricevo spesso dei complimenti, anzi a dire il vero quasi mai.
- Dimmi John da quanto fai parte di quel mondo ? -
- Intendi rapporto Padrone- Sottomessa? -
- Io s-si intendo quello -
- Mmm passiamo al sodo, pensavo non ti interessassero queste cose. -
- Semplice curiosità, vorrei conoscere un po più su di te, visto che tu sai molto di me. -
- Vero, non posso darti torto, beh allora diciamo che piaccio parte di quel mondo da diversi anni, per la precisione una decina, ho iniziato con la mia prima ragazza che un giorno mi ha detto di voler provare qualcosa di nuovo, quindi da una cosa tira l'altra. -
- A beh ok ... Ehm la musica ti piace ? -
- Cosa c'è, già cambi argomento? Non vorresti sapere i dettagli? -
Non so cosa rispondere, so solo che sono rossa come un peperone, ma che diavolo mi è venuto in mente di fargli quella domanda. Io gli volevo chiedere tutt'altre cose!
- Respira Cristina. Stavo scherzando. -
Bastardo. Te la farò pagare cara.
- e tu sei sicura di non essere interessata a questi e cose ? -
- si, sono sicura ... -
- Mmm sai ci credo poco, dimmi hai paura di me? -
- Cosa? No assolutamente no. -
- Mi sembrava il contrario, sai quando mi avvicino a te, abbassi la testa, diventi agitata e arrossisci, cerchi di prendere più distanze possibili con me, sia verbalmente che fisicamente. Quindi mi chiedo, se non hai paura perché dovresti comportarti così? Insomma stiamo solo chiacchierando no? -
- Non ho paura, solo che non ti conosco. -
- La prima volta che ti ho parlato e ti nascondevi dietro a un nomignolo sembri sicura di te stessa, avevo ragione a pensare che sei fragile e insicura. Non mi sbaglio mai su queste cose -
- Però è anche vero che se avessi paura non starei qua a parlare con te. -
- Questo è vero, ma sei ancora qua seduta vicino a me solo perché vuoi sapere, sei curiosa, perché qualcosa dentro di te ti dice di scappare ma all'ospedale tesso tempo di rimanere -
- Tu cosa ne sai di quello che penso -
- Più di quanto immagini sai? Con il tempo ho imparato a conoscere le persone, soprattutto le donne, il linguaggio del corpo dice tutto e tramite quello non si può mentire -
- Giochi sporco mister Evans. -
- Può darsi, ma se voglio conoscere qualcuno allora non importa come gioco. Basta scoprire la verità è tu me la stai raccontando anche se non direttamente -
- Io, non so cosa dire -
- Dimmi che ho ragione -

Si fa pericolosamente vicino. Devo mettere subito delle distanze altrimenti è la fine.

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