Sono indecisa se alzarmi o scaraventarla dall'altra parte della stanza. Ogni giorno che passa mi risulta sempre più difficile alzarmi o peggio, trovare un motivo per farlo.
Alle otto mi devo recare a lezione all'università.
Però devo alzarmi, non posso mollare tutto adesso, l'ho promesso a mia madre in punto di morte. Le mie parole sono state " mamma, te lo prometto, qualunque cosa accada non smetterò di combattere " dopo due giorni se ne è andata via, in pace, almeno è quello che continuo a ripetermi anche se sono consapevole del dolore che ha provato.
Affrontare il lutto è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto. Da sola.
Non ho avuto il sostegno di nessuno, né dei miei parenti ne degli amici, per questo ho rotto tutta la socialità che avevo perché nel momento del bisogno tutti sono spariti e ho imparato che ti sono amici quando gli fai comodo. Quindi ho iniziato a pensare un po' più a me stessa.Per la giornata non so cosa mettere, forse un jeans con una camicia bianca e un tacco dieci, sobrio ed elegante. Si penso metterò questo, i capelli li raccolgo in una crocchia disordinata dalla quale spuntano dei ciuffetti che mi ricadono delicatamente sulla viso.
Eccomi qua davanti all'università di giurisprudenza, una struttura a dir poco maestosa e perfettamente modellata sotto ogni punto di vista, i dettagli continuano a sorprendermi quando la vedo.
Ogni giorno per me guardare questa meraviglia mi fa tornare la voglia di entrare dentro e ascoltare le pallose lezioni.
Lungo i corridoi incontro diversi studenti, alcuni terrorizzati per l'esame da dare, altri perché non hanno studiato proprio nulla, chi cerca di trovare un modo per barare con i bigliettini. Poveri illusi, non lo sanno che cambiano i test solo pochi minuti prima di iniziare, hanno iniziato a fare così quando la docente di diritto ha scoperto che un ragazzo copiava le risposte dei test e li vendeva in giro, inutile dire che quel ragazzo è stato espulso e chi comprava i test invece è stato sospeso.
La mia lezione si tiene nell'aula A45, solitamente posizionata per aritmetica, poi passeremo a chimica e fisica, cosa c'entra con la giurisprudenza me lo sono chiesta mille volte ma siccome ho chiesto un percorso avanzato mi hanno appioppato anche queste pesanti materie, delle quali farei molto volentieri a meno.Sei dannate ore. Sono esausta in tutti i sensi, ho preso così tanti appunti che la mia mano non connette più con il cervello, sembra che sia stata schiacciata da una macchina, non ho il tempo di "riprendermi che devo correre al lavoro, Olivia mi sta aspettando, come capo non è male ma diventa così pesante quando inizia a chiacchierare di suo marito che non la smette di andare a prostitute, insomma le ficcherei un calzino in bocca urlandole di starsene zitta, dio mi viene da ridere ripensando a tutte quelle volte che ho immaginato questa scena.
Lo farei anche volentieri ma so che mi prenderebbe a calci nel sedere e verrei licenziata. Fortunatamente l'università non dista tanto dallo studio legale, quindi in meno di dieci minuti in autobus e ci arrivo tranquillamente.La giornata come al solito è noiosa, persino raccontata da me stessa mi pare più monotona che mai, vorrei un Martini dopo oggi ne ho davvero un bisogno urgente, bere mi distende i nervi.
Il mio bar di fiducia è il White Collar. Il nome è strano, anche il bar è un po particolare diciamo che chi viene può sentirsi libero dai pregiudizi o problemi, insomma ti sciogli e ti metti nella mischia. Non importa sapere il tuo nome, qua non è permesso anzi è la regola principale, non dire mai chi sei ma solo un diminutivo, un abbigliamento sobrio ma che cambia anche a serate se c'è qualcosa in particolare, alcune volte è consigliato mettere un abito da sera altre da cocktail, insomma quando i capi organizzano delle serate fanno un annuncio con la presentazione del nuovo socio iscritto al club elencandogli le regole che dovrà imparare e rispettare e in più il nuovo arrivato è costretto a pagare da bere a tutti i presenti.
Quando mi sono iscritta io ho dovuto pagare da bere per duecento persone. Insomma me lo aspettavo, ma non così tanta gente.Greg il buttafuori del locale appena mi vede mi fa un sorrisone e mi lascia passare senza chiedere se ho la tessera del socio. Oramai mi conosce da due anni, il tempo che vengo qua.
Però ho una strana sensazione, c'è qualcosa che non torna oggi, sento uno strano presentimento addosso, anche se non so precisamente da cosa derivi.
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Anima di Lei
ChickLitTESTO IN REVISIONE Un ossessione che si rivela fatale. Cristina, una ragazza dolce e ingenua si innamora di un perfetto estraneo mai visto in volto, la sua voce la rende stranamente instabile e vulnerabile, non desidera far altro che accontentare il...