Capitolo 21

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Eccomi qua alle otto a scegliere cosa devo mettere per andare da lui.
Mi ha esplicitamente detto che devo indossare una gonna e una camicetta come ieri, mettendo anche i tacchi.
Non voglio usare nulla di volgare, la situazione nella quale mi sono cacciate non deve influenzare la mia " eleganza ". Poi la verità è che non voglio che lui pensi che sia una ragazza facile. I capelli li lascio sciolti, non ho voglia di legarli. Sicuramente lui li preferisce così.

Alle nove in punto suono al campanello della dimora di John, educatamente viene ad aprirmi lui in persona, mi guarda come se aspettasse qualcosa, solo adesso mi viene in mente.
- Buongiorno Padrone. Come sta? -
- Mm brava continua così e vedrai che sarai premiata in mille modi. -
Mi fa cenno di entrare nel soggiorno e mettermi al centro della stanza. Tutto in silenzio, senza proferire parola, oggi è così taciturno.
- Bene adesso voglio che ti spogli di tutto, tranne che dell'intimo. Io adesso vado di là e al mio ritorno voglio trovarti in ginocchio. Schiena dritta palmi all'insù. Chiaro? -
- Si padrone. -

Appena se ne va di là, mi spoglio dei pochi vestiti che ho e mi metto in ginocchio, con la schiena diritta e i palmi all'insù, esattamente come mi ha detto lui.
Non so da quanto tempo sono in questa posizione, le gambe iniziano a farmi male e non credo che reggerò a lungo, per mio fortuna John ritorna da me, sembra più che soddisfatto di come sto.
A lui piace tutto ciò, glielo leggo negli occhi, ci gode vedere una donna inginocchiata per lui.
Mi viene da sorridere perché lui è compiaciuto che ho soddisfatto la sua richiesta senza obiettare.
- Dimmi, come mai sorridi? Ho una faccia buffa? -
- No padrone, sono solo molto felice che lei sia soddisfatto di quel che ho fatto. -
Si posiziona elegantemente su una poltrona poco più distante da me, continua a fissarmi, sembra che si stia eccitando al solo pensiero di trovarmi mezza nuda nel suo salone.
- Vieni qua Cristina, però devi venire gattonando come una brava cagnolina intesi? -
Non posso fare questo, è troppa l'umiliazio e da subire, no.
- Ti prego non farmi fare questo? -
- Cosa hai appena detto ? -
Eccolo incazzatissimo. Si alza lentamente e dalla mia posizione da terra sembra che sia ancora più alto è grande, ho paura.
Si avvicina a me, lentamente e con lo sguardo duro.
Tutto d'un tratto mi prende per i capelli e mi butta con la faccia a terra, per poi rialzarla subito dopo per guardarmi in viso.
- Lurida cagna, tu fai quello che ti dico quando lo dico, intesi? Hai scelto di entrare nel mio mondo e adesso non puoi tirarti indietro, adesso verrai come alla poltrona gattonando, altrimenti non sarò ancora così gentile con te intesi? -
- Si Padrone, mi perdoni. -
- Bene. Muoviti. -
Eccomi qua a camminare a quattro zampe come un cane, per lui sono questo.
Se fino a una settimana fa pensavo di esser in grado di decidere per e non sottomettermi a nessuno, oggi posso dire con certezza che tutto quel che pensavo fosse solo una bugia.
Non capisco nemmeno le mie reali intenzioni, quel che voglio veramente.
Le ginocchia mi bruciano da matti, vorrei mettermi seduta anche io sulla comodissima poltrona, ma quel che dice lui è legge, sono costretta a stare qua in ginocchio, tenere la testa bassa e non preferire una parola. Non posso nemmeno guardarlo che sicuramente mi punirà. Non voglio una punizione il primo giorno del nostro rapporto.
- Spero che tu abbia capito che devi portarmi rispetto e ubbidire a me. Altrimenti la prossima volta al posto di stare un'ora in ginocchio, userò la cintura.
Adesso alzati e girati di schiena. -
Faccio come mi dice, non voglio farlo arrabbiare ulteriormente, le sue mani passano dalle mie gambe al bacino salendo fino alla schiena, dove mi graffia, sento il bruciore è qualcosa di caldo che mi cola lungo i fianchi, ha graffiato così forte da farmi uscire del sangue, il problema?
Mi piace, mi sento bene eccitata.
Le sue dita si posizionano alla mia apertura, oramai umida e vogliosa.
- Mmm senti come sei bagnata, lo sapevo che ti piacevano queste cose, adesso rivestiti. -
Cosa?? Prima mi tortura così e poi mi dice di rivestirmi? Non può farlo sul serio.
Lo odio.

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