Capitolo 47

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Allyson White

Mi sento scombussolata, come se il mio equilibrio fosse stato scosso e frammentato in piccoli pezzi che non riesco a rimettere insieme. La tristezza è come una nebbia che mi avvolge, appesantendo ogni pensiero, e la mia autostima è ormai sprofondata sotto terra, irraggiungibile. In questo momento, vorrei solo rifugiarmi in un angolo buio, lontano da tutto. Vorrei essere seduta sul pavimento di una stanza vuota, coperta da una grande e soffice coperta, lasciando che il silenzio riempia ogni spazio e che il buio cancelli ogni ombra di solitudine. Solo io, i miei pensieri, senza dover ascoltare le voci di nessuno. Lontana da tutto.

Ripenso a qualche mese fa, a quando mi chiudevo nella mia stanza, avvolta dalla tranquillità dell'isolamento, senza dover spiegare a nessuno i miei stati d'animo o giustificare le mie giornate grigie. Quanto vorrei poter tornare a quel tempo, in cui nessuno si aspettava nulla e nessuno si accorgeva del mio dolore.

«Ally... ti accompagno a casa?» La voce di Richard mi riporta al presente. Si alza dalla sua sedia di legno, sistemando con cura il piumino blu scuro sulle spalle. Alzo lo sguardo e lo fisso per un attimo. Sorrido appena, un piccolo sorriso che è più un atto di cortesia che di vera felicità. «Rimango con le ragazze.» La mia voce è bassa, quasi un sussurro.

Ho promesso a Rose e Rachelle che avrei passato la serata con loro. Entrambe sembrano aver intuito che oggi non è una giornata semplice per me, e senza troppe domande mi hanno invitata a cena. In fondo, mi è sembrato giusto accettare, anche se, dentro, vorrei solo tornare a casa e immergermi nella solitudine che conosco così bene. Richard mi osserva con un'espressione di dubbio. «Sicura? Devo passare a prendere Robert da casa tua.»

«Ooh, quei due sono adorabili!» esclama Rachelle con un sorriso luminoso, riferendosi ai bambini. Robert e Ashley sono inseparabili: due piccoli uragani di vitalità e fantasia che sanno riempire la casa di risate e caos. Il loro legame è dolce e contagioso, come una complicità innata che li rende perfetti l'uno per l'altra.

Richard sorride. «Anche se hanno la varicella, non riescono a stare lontani. Oggi, Robert ha deciso di regalarle un cuore enorme e dei cioccolatini.»

Ridacchio, ricordando la scena tenerissima di Robert che, con un'innocenza disarmante, le diceva che quell'enorme cuore era "il suo". «E ha detto che quell'enorme cuore era il suo,» aggiorno le ragazze, sentendo un lieve sollievo che questa storia dolce mi porta.

«Voglio un Robert!» esclama Rachelle, facendo ridere Travis, che è seduto accanto a lei. «Scherzo, ho già un Travis stra-romantico,» aggiunge, posando la testa sulla sua spalla e sorridendogli con un'aria dolce e affettuosa.

Rose, con un sorriso giocoso, lancia un'altra proposta. «Stasera facciamo serata pizza e chiacchiere, perché non ti unisci a noi, Richard?»

Richard esita, un lampo di imbarazzo gli attraversa il viso mentre si gratta la nuca, arrossendo leggermente. «Non posso,» risponde, cercando di non guardare direttamente Rose.

Rose lo osserva con un sorrisetto indagatore, come se già sapesse la risposta. «Perché?» insiste, con un tono birichino.

Richard si stringe nelle spalle, cercando di nascondere il sorriso ma non riuscendoci del tutto. «Ehm, devo uscire con una ragazza,» ammette, il rossore che gli sale alle guance.

Travis spalanca gli occhi e ride. «Hai un appuntamento con una ragazza? Richard esce per un appuntamento?»

Non posso fare a meno di sorridere anche io. Conoscere Richard così bene mi fa intuire che questa ragazza, chiunque sia, gli piaccia davvero. «Con la rossa?» domanda Rose, colta da una scintilla di complicità. Ora, con questo spirito curioso, è certo che lo riempirà di domande, divertita al pensiero di vederlo così in imbarazzo.Richard la guarda con un misto di divertimento e sorpresa. «E tu come lo sai?» le chiede, un sorrisetto malizioso che lascia intuire l'affetto che prova per le nostre chiacchiere. Rose ride, con quell'aria soddisfatta che assume quando coglie qualcosa al volo. «Frequento il corso di scultura da due anni e non ti sei mai interessato alle mie opere. Ultimamente, però, vieni spesso a vedere il laboratorio, fai l'occhiolino a quella ragazza dai capelli rossi e mi hai persino chiesto un consiglio su come comportarti!»

Richard scuote la testa, arrendendosi. «Si chiama Maeve,» sussurra, con un tono talmente tenero che nessuno di noi riesce a trattenere una risata.

Josh, che finora era rimasto in silenzio, alza lo sguardo e sorride debolmente. «La famosa ragazza,» mormora. È la prima volta che sento la sua voce questa sera. Ha evitato i miei occhi per tutto il tempo, ma so che mi sta osservando, che cerca di capire come sto. I messaggi che mi ha mandato, pieni di scuse e parole dolci, non hanno ancora sanato il dolore che mi ha causato, e anche ora non riesco a guardarlo per più di un attimo senza che un nodo si stringa nel mio petto.

«Dovrò cambiare locale,» scherza Richard, «sono sicuro che Rose farebbe di tutto per imbarazzarmi davanti a lei.»

«Ma per chi mi hai presa?» ribatte Rose con una risata.

«Ti vergogni di noi?» chiede Travis, fingendo di essere offeso e toccandosi il cuore.

Richard ride, alzando gli occhi al cielo. «Siete tutti degli incivili! Rose si diverte a prendermi in giro e a mettermi in imbarazzo, e lo stesso vale per tutti voi.» Ci indica uno a uno con finta severità, poi aggiunge: «È solo una cena, però vorrei fosse una cosa speciale, solo nostra.»

Gli rivolgo un piccolo sorriso. «Ti piace davvero tanto, allora.»

Richard annuisce, abbassando lo sguardo e sorridendo. «Tanto,» ammette, lasciandomi un bacio affettuoso sui capelli. «Maeve è fantastica.»

Rose lo guarda con un sorriso di sfida. «Va bene, forse non verremo nello stesso locale,» concede.

«Sei una stronza, lo sai?» ride lui, scuotendo la testa.

«Ogni tanto,» risponde lei con un sorrisetto innocente.

All'improvviso Richard la guarda con fare malizioso. «Posso sganciare una bomba su Rose?» chiede, con un lampo di divertimento negli occhi.

Rose diventa rossa in un istante. «Quando uscirai con il ragazzo dagli occhiali gialli?» la provoca, facendola subito ammutolire.

Rachelle si illumina e si gira verso di lei. «Oddio!» esclama, trattenendo una risata. Rose sospira, cercando di sviare l'attenzione. «Lasciatelo perdere, è l'amore che gli ha dato alla testa.»

Ma Richard insiste, alzando la voce: «Rose si sta innamorando!» esclama.

Rose arrossisce ancora di più, il suo imbarazzo è palpabile, ma finalmente si arrende. «D'accordo. Mi sto sentendo con un ragazzo che lavora in biblioteca, Amir. È simpatico, sempre vestito con qualcosa di vistoso. Sta facendo un tirocinio, è un tipo tranquillo...»

Rachelle si lamenta, fingendo di essere ferita. «E perché non mi hai detto niente?»

«Perché sei una chiacchierona!» ribatte Rose, scoppiando a ridere.

Ci troviamo tutti insieme, lì, attorno a quel tavolino: a scherzare, a ridere e a prenderci in giro. E, per un istante, dimentico la tristezza che mi aveva sopraffatta prima.

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