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Mi misi a sedere sul letto, riaccendendo il telefono, guardando tutti i messaggi.

Spostamenti di Rudy, se dubitasse di qualcosa, la trappola che aveva teso a James, la lettera per scagionarlo.

Rilessi quel messaggio 20 volte.

-ho preparato un video ed una lettera dove confermo l'innocenza di James. Purtroppo uno l'ho spedito al confine di Miami per non far insospettire Rudy, e non so quando arriverà, probabile mesi. Ma ne ho preparato un altro che porterò in caserma.

L'ultimo messaggio inviato. 10/08/16
Ad agosto. Ormai eravamo ad Ottobre. Che fine aveva fatto Linda? Rudy cosa sapeva? James? Ecco l'unico vero fulcro. Il fatto che la paura mi attanagliasse che Rudy potesse scoprirci. Ed un James forse dietro le sbarre, forse...

Deglutii sentendo la salivazione che non bastava, quasi impastata, portandomi a toccarmi il collo umido.

Quando vidii la porta di camera spalancarsi, mostrandomi un Daniel scuro in volto.
Si avvicinò a me con aria minacciosa.

"Dammi il cellulare" asserì, strappandolo dalle mie mani che sembravano burro.

Se lo mise in tasca, senza accennare a nulla. Sgranai gli occhi che sembravano fiammelle, così mi alzai puntandogli un dito contro.

"Tu, quando pensavi di dirmi tutto?" Lo incalzai, ero delusa dal suo comportamento. Mi aveva tenuto all'oscuro di tutto.

Si girò di scatto verso i miei occhi che andavano in fiamme come i suoi, rischiando d'incendiare la camera.

"Perché avrei dovuto?" Domandò furibondo, fissando imperturbabile i miei occhi. Sembravano schegge pronte a scagliarsi contro di me.

Risi amaramente, congelandolo come fece lui.
"Che razza di domanda è?" Chiesi fuori di me, andandogli in contro.
"Mi hai celato cose importanti per me, su James" aggiunsi con la rabbia che mi accecava. Eravamo una bomba ad orologeria e prima o poi saremo esplosi, o forse già lo eravamo.

Rise di rimando.
"Già su James" constatò amaro, come se avesse preso del veleno. Gli occhi arrossati dalla rabbia e la mano che si passava su i capelli con foga.
Non risposi, non c'era niente da controbattere, non capiva comunque il punto della situazione. Lo vidii allungarsi verso la porta, aprendola, sbattendola dietro le sue spalle. Mentre mi rimanevano solo dei pezzi di messaggio impressi nella mente, e dubbi a cui non avrei avuto risposte.

Pov. Daniel

Era testarda e cocciuta. Non capiva che se gli avessi detto dei messaggi sarebbe partita a razzo perdendo il lume della ragione.

Sentii delle voci dal pianerottolo. Una voce familiare al mio udito.
Buttai il cellulare nel cassetto, dirigendomi giù per le scale, quando trovai un James sulla soglia, ed un Josh.

Mi fermai al penultimo scalino, incredulo di ciò che vedevo davanti ai miei occhi. Era tornato, Linda era riuscita a scagionarlo.

Mi avvicinai, vedendo il suo volto stanco, accennarmi un sorriso.
Josh si scostò permettendomi di abbracciarlo, quando sentii che ricambiò l'abbraccio.

"Sei uscito? Dove eri?" Domandai a raffica. Vedendolo fare un cenno per dire di calmarmi con le domande.

"Lei dov'è?" Chiese, senza rispondere alle mie domande.

Josh guardò di traverso me. Avevo paura che Cindy gli avesse rivelato del nostro bacio. Sarebbe stato un cazzo di casino.

"È al piano di sopra in camera." Affermò Josh, scostandosi per farlo passare. Mentre lo vidii salire gli scalini, Josh mi fece cenno di seguirlo in sala.

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