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Pov. James

"Ti prego, non credergli, non mi ha mai
sfiorata solo..." Si fermò presa dai singhiozzi, girandomi verso di lei, con gli occhi di ghiaccio, svuotati.

"Solo" la incitai viola a continuare. Stavo perdendo il barlume della ragione.

"Un bacio" ammise in un sussurro smorzato abbassando la testa, piangendo, circondandosi le spalle con le braccia.

Guardai Daniel fare lo stesso incapace di sostenere il mio sguardo
"Credeva che fossi te, io...io non l'avrei fatto lo sai. Era l'unico modo per calmare i suoi incubi" rivelò titubante, mente sentivo la terra venirmi a mancare sotto i piedi. Frecce che venivano scagliate contro di me, come fulmini a ciel sereno, spazzando via le certezze che si frantumavano come bicchieri di cristallo, provando a raccoglierli, tagliandoti.

"Era l'unico modo?" Serrai i pugni, ridendo amaramente, sospirando in affanno. Collera ed immensa tristezza, ecco cosa scorreva dentro di me.

"Povero James, preso per il culo. Fa male perdere tutte le certezze" soffiò con una calma capace di distruggermi, sentendo la sua compostezza e fierezza nel vedermi così.

"È vero Cindy? Rispondimi cazzo. Mi avevi giurato che non eri come lei, mi avevi detto che eri diversa, ti ho dato tutto, sei anche peggio di ciò che è stata lei. Non credo alla vostra storia del bacio" confessai amaro, come sale che brucia sopra una ferita. Sgranò quelle pietre che erano state la mia ancora di salvezza, quelle che mi tenevano in vita, la ragione per cui avevo resistito mesi in una cella di merda e logora, quelle che prima di conoscerla tormentavano i miei incubi che poi divenivano sogni, dove la scopavo fino a farla pregare di smettere, le stesse pietre che ora mi uccidevano di un'amore ipocrita.

"Che vuoi dire?" Chiese speranzosa ma morta dentro, piegando la testa di lato, come se fosse solo quello il motivo per cui si trovava lì.

"Credo che ti sei fatta fottere. Per quel che importa siete dei traditori" sputai irruenti quelle parole. Gettate come fumo nocivo, mentre serrò le palpebre, vedendo una lacrima scendere su quel volto perfetto.

"Che scenetta da immortalare" rise a pieno Rudy, allargando le braccia.
"È un grande giorno per tutti noi" continuò beffeggiandosi. Ma ormai non mi smuoveva più ciò che mi stava dicendo. Erano solo rumori in lontananza.

"No James ti prego non ci credere, non è successo nulla...io ti amo" gridò le ultime parole, avendo paura che non arrivassero al mio udito, che sanguinava. Ne avevo abbastanza di tutto questo, senza degnarla di uno sguardo, mentre tentò di alzarsi per venirmi incontro, notando di sfuggita lo scagnozzo di Rudy afferrarla per il braccio, facendola ricascare a terra, mentre Daniel la guardava con rammarico, senza potermi vedere. Sapeva che lo ritenevo un traditore.

Rudy mi mostrò una foto con un Daniel a petto nudo e Cindy distesa sul letto con addosso solo il reggiseno ed una gonna. Dal cellulare, riposandolo in tasca. Deglutii come se avessi inghiottito un quintale di spilli, che bucavano le viscere. Come ero potuto essere così cretino da non accorgermi che Daniel, potesse innamorarsi di una come lei. Lei che non era più rara, non era più la perla preziosa che conoscevo.
"Fanculo Cindy" sputai fuori con astio che consumava, rabbia che scorreva insieme al sangue caldo che mi pulsava nelle vene, scaraventando un barile di legno che era vicino al muro.

"James no, no ti prego. James, ti scongiuro, ti amo da impazzire, non lo fare, non farlo ti supplico" piangeva senza freni, portandosi una mano sotto al naso, per frenare i singhiozzi e le lacrime che ricoprivano il suo volto. Righe nere sconnesse, di rimmel colato, che lasciava scorrere senza cancellarle, per tenere impresso quel dolore che stava assorbendo.

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