Capitolo 10

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Alexa's pov

Sento improvvisamente un caldo pazzesco impadronirsi del mio corpo, quasi da farmi soffocare.

Perché l'ha fatto? Lui non è come gl'altri, ripeto a ne stessa.

Continuo a fissarlo negl'occhi, mi allontano dal suo corpo ed arretro fino ad arrivare a colpire con il fianco lo spigolo del banco - senza farmi del male, però - .

<<Perché te ne sei andata? E soprattutto, perché hai cambiato espressione da un momento all'altro?>> mi domanda confuso, mentre alza le mani verso l'alto.

<<Niente, tutto apposto>> rispondo in fretta, senza far tanti discorsi inutili.

Non sono nessuno per dirgli cosa fare o meno.

<<Stai mentendo>> valuta, avvicinandosi a me ed afferrando il mio viso tra le sue mani calde <<Da cosa lo capisci?>> ribatte con il suo stesso tono basso, appoggiando le mani attorno ai suoi polsi <<Dai tuoi occhi, mia cara Alexa.>>

<<Allora guardali meglio e prova a metterti in testa che non ho nulla, perché è così>> sbotto infastidita, abbozzando un sorriso forzato.

Qualcosa dentro di me mi sta spingendo a chiedergli chi l'ha marchiato. Ma non devo cedere alla tentazione.

Lui è libero di fare quello che gli pare, solo perché ora siamo amici non devo avere il controllo delle sue azioni.

Ahimè, ammetto che mi infastidisce. Giusto un po'.

<<Alexa, mi stai ascoltando?>> ecco come il moro mi riporta alla realtà, scuotendomi ripetutamente il braccio <<Piano, mi fa male>> l'avviso prima di portare la spalla in dietro, allontanandola dalle sue mani <<Scusa, non lo sapevo>> alza le mani in segno d'arresa e fa nascere sulle sue labbra un bellissimo sorriso.

Ad interrompere questo momento di silenzio sono propri i nostri compagni di classe che - uno ad uno - irrompono nella stanza, facendo un baccano tremendo.

Zayn si sposta a destra, lasciandomi il via libera per dirigermi al mio banco, e poco dopo mi raggiunge - dato che siamo seduti vicini - .

<<Cosa abbiamo alla prima ora?>> domando confusa, spostando i capelli dietro alle spalle <<Letteratura>> risponde Zayj mentre afferra dalla sua cartella il necessario <<Oh bene, ne vedremo delle belle!>>

La signorina White è una donna alquanto strana: parte con un discorso e conclude con un altro totalmente diverso dal primo.
Diciamo che è un caso speciale.

<<In ogni caso possiamo giocare all'impiccato, o qualcosa del genere, se ti annoi>> propone <<Certo, ma devo cercare di stare attenta... >>

<<Ah giusto, tu sei quella che prende appunti fino allo sfinimento>> dice con fare sarcastico, facendomi scoppiare in una fragorosa risata <<Simpatico! Ne riparleremo quando il giorno prima della verifica mi implorerai in ginocchio per poter fare la fotocopia dei miei appunti>> ribatto a tono, ottenendo un'altra bellissima risata da parte sua.

<<Vedremo, ora prep->>
<<Buongiorno ragazzi, tutti al proprio posto>> così la professoressa attira la nostra attenzione mentre fa la sua entrata trionfale, senza lasciare il tempo a Zayn d concludere la frase.

<<Subito a pagina ottantasette, forza>>
<<Parliamo dopo, mi sembra di cattivo umore questa mattina>> mi sussurra all'orecchio, facendo successivamente una faccia buffa.

Authentic? {Zayn Malik}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora