Capitolo 40

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Alexa's pov

Tengo il fiato sospeso, mentre i miei pensieri scorrono ed indagano su chi potrei trovare alle mie spalle.

L'agitazione mi sta giocando un brutto scherzo, perché - diversamente dal solito - non riesco nemmeno a riconoscere tramite un piccolo particolare chi mi immobilizza.

E come farebbe una normale ragazza, comincio a cacciare qualche urlo che però viene ovattato dalla sua grande mano.

D'un tratto mi trascina con sé, guidandomi in un luogo a me estraneo: a questo punto la vista si appanna e sento le lacrime farsi sempre più vive, a tal punto che una di loro mi tradisce e sgorga via, scorrendo poi lungo la mia guancia.

I miei piedi toccano l'uscita del locale e - tempo che la realizzazione concreta del mio stato d'animo entri in contatto con un lembo della sua pelle - colui che si nasconde dietro a tutto questo teatrino esce allo scoperto.

Mi fa ruotare così da essere faccia a faccia con me, tenendo comunque entrambi i palmi sui miei fianchi.

<<Alexa, non piangere... >> queste sue parole sono la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso.

<<Zayn, ma cosa ti salta in mente? Mi sono spaventata a morte! Sei irresponsabile, te lo giuro!>> purtroppo - essendo in piccola parte felice di aver trovato lui piuttosto che qualcun altro, ma allo stesso tempo su tutte le furie per questo suo gesto infantile - non riesco a rimproverarlo come vorrei.

<<Respira e conta fino a dieci, sei troppo nervosa>> consiglia tenendo un tono calmo e tranquillo <<Onestamente, contare fino a dieci mi serve solo per perfezionare l'insulto... se fossi in te, eviterei un intervento del genere.>>

Si limita a spostare il capo ovunque tranne che su di me, mentre io tengo le braccia incrociate al petto aspettano una motivazione valida che possa spiegare le sue azioni.

<<Allora?>> domando, sperando che possa cominciare a parlare <<Cosa?>> ribatte con un'espressione confusa, come se tutto ciò che è appena successo è stato frutto della mia immaginazione.

<<Sei ubriaco per caso, Zayn?>>
<<Ho bevuto qualche bicchiere di troppo, ma so tenere a bada l'alcol. Per quanto riguarda la scenetta di poco fa, non devi allarmarti: solo un piccolo ed innocuo scherzetto per la mia cara Alexa>> commenta, facendomi un occhiolino alla fine.

<<Scherzetto è un eufemismo! Ho pensato al peggio, te lo assicuro>> ribatto senza far trasparire alcun pizzico di sarcasmo o divertimento, visto che non mi sembra il caso.

<<Non fare l'esagerata, dai! Cosa può capitarti se nelle vicinanze ci sono io? Nulla, ecco a te la risposta>> continua, riuscendo pure a strapparmi un sorriso <<A questo punto, quindi, pensi bene di farmi spaventare... alla faccia che dovresti essere la mia guardia del corpo! Guarda come mi hai tradito>> mi volto dirigendomi dal resto del gruppo che balla e canta sulla pista, ma vengo bloccata dal sue mani, ancora.

<<E vuoi lasciarmi qui, tutto solo?>> sporge il labbro inferiore più avanti ed indossa una maschera da cucciolo indifeso che mi fa impazzire <<Sì, tanto qualche bella ragazza la rimorchi di sicuro>> butto la verità in tavola, meravigliandolo di colpo.

<<Tu dici? Peccato che tra i miei piani non c'è un nuovo incontro... >> sussurra mentre avanza verso di me, portando il mio corpo ad un contatto diretto con il muro verniciato del pub.

<<E sentiamo, cosa hai tra i piani?>>
<<Sono pieno di sorprese, posso dirti solo questo>> sorrido di fronte a questa sua affermazione, appoggiando la testa sul suo petto.

Authentic? {Zayn Malik}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora