Capitolo 2

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Mentre si beavano della compagnia l'uno dell'altro , Piero vide uno steward del palasport e prima che quest'ultimo gli si avvicinasse scoprendo la sua identità, propose a Giada di fermarsi ad aspettare mentre lui andava a chiedere allo steward dove si trovasse il bagno.

Ovviamente il volontario del palasport riconobbe immediatamente Piero il quale gli pregò di non rivelare il suo nome e di indicargli il bagno per donne più vicino, confuso gli dette l'informazione di cui necessitava il cantante. 

Ritornato da Giada , con orgoglio mascolino del tipico 'so-tutto-io' comunicò che erano vicini finalmente alla tanto ambita meta ma svoltando per imboccare la strada del bagno Piero di ritrovò davanti ad un paio di fans che lo riconobbero immediatamente e iniziarono a chiamarlo per nome.

Giada si bloccò di colpo e girandosi verso lo sconosciuto capì che tanto sconosciuto non era..

-'Piero?...tu sei QUEL Piero?' – indicando le ragazzine , incredula e imbarazzata di non averlo riconosciuto subito!

Piero non potè far altro che confermare chinando il capo ma senza proferir alcuna parola; Giada fece per andarsene sopraffatta dalla vergogna per quella grande figuraccia ma Piero la bloccò prendendola per un braccio

-'Ti prego aspettami! Due minuti e torno da te..non andare via!' - pregò mentre la fissava negli occhi cercando di capire il suo stato d'animo.

Lei rimase lì, bloccata, inerme, sopraffatta dalla situazione irreale che le si era appena mostrata. Vide Piero scambiare sorrisi con le ragazze, fare selfie e lasciare autografi lanciandole di soppiatto sguardi interrogativi per accettarsi che lei non se ne stesse andando ma soprattutto per capire la reazione davanti a quella rivelazione.

Come una doccia gelida, Giada ripensò a chi la aspettava e con fredda consapevolezza girò i tacchi e iniziò ad allontanarsi da quella situazione che non le apparteneva, da quel ragazzo che pur avendole accarezzato il cuore sapeva non avrebbe mai potuto far parte della sua già complicata vita.

Dopo pochi passi qualcuno le afferrò il braccio

-'Ti avevo chiesto di aspettare' – disse deluso Piero , era convito di aver fatto colpo su quella ragazza, lo aveva visto dal modo in cui lei lo aveva guardato eppure se ne stava andando senza neppure salutarlo..

-'Devo ritornare dalla mia amica, mi ha chiamata preoccupata'- mentì lei pur di allontanarsi da quel ragazzo al quale stava concedendo di avvicinarsi troppo al suo cuore.

Si guardarono per un attimo che sembrò eterno, poi lui riuscì finalmente a confessarsi ..

-'Mi spiace, inizialmente credevo tu mi avessi riconosciuto poi quando ho capito che mi ero sbagliato ho preferito non dirti nulla..finalmente qualcuna che parlava con la persona e non con il personaggio' – confessò tutto d'un fiato Piero senza staccarle gli occhi di dosso.

-'Scusami, forse ho fatto una figuraccia non riconoscendoti subito..anzi senza forse, ho fatto davvero una figuraccia' – si ammorbidì lei concedendogli un timido sorriso.

- A questo punto posso ammettere di non sapere affatto dove si trovano i bagni delle donne e posso portarti nel bagno del mio camerino'- propose sornione lui rivolgendole un sorriso che coinvolgeva anche gli occhi e davanti a questa proposta, Giada non potè non accettare.

In un silenzio imbarazzante , si ritrovarono davanti ad una bianca e anonima porta con sopra attaccato un foglietto semplice con la scritta 'PIERO BARONE- IL VOLO'. 

Con una galanteria di altri tempi, lui aprì la porta e la fece accomodare indicandole il bagno. 

Mentre Piero aspettava la ragazza, entrò in camerino Ignazio

E sei splendidaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora