Capitolo 37

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Giada, infastidita da quel contatto, cercò di allontanarsi ma non aveva le forze e nel vederla barcollare Piero la prese in braccio come se fosse una bambina. 

Era leggerissima, pensò , chissà quanti kg aveva perso. E mentre si arrovellava tra quei pensieri ebbe il timore che Giada si fosse ammalata gravemente tenendoglielo nascosto. 

Mentre Piero si perdeva in quegli infausti pensieri, la teneva stretta a se beandosi di quel contatto che tanto gli era mancato, dall'altra parte Giada decise di lasciarsi andare e abbandonarsi a quelle braccia che aveva ardentemente desiderato negli ultimi mesi.

Piero la portò nella camera da letto e l'adagiò sul letto, sdraiandosi al suo fianco

-' perché stai così male? Sei pallida e sei dimagrita tanto. Voglio sapere la verità' – chiese a bassa voce mentre le accarezzava il viso.

-' ho bisogno di un po' di acqua' – chiese lei senza premurarsi di dare una risposta a Piero che si precipitò in cucina per recuperare un bicchiere di acqua. 

Lì, sul tavolo notò delle analisi riportanti il nome di Giada, le aprì per cercare di capire il malessere di Giada ma l'unica cosa che riuscì a vedere fu l'esito. POSITIVO.

Il mondo gli crollò addosso, non capiva di che analisi si trattasse, non sapeva cosa fosse questo 'beta hgc' ma l'esito era positivo, quindi Giada era malata.

-' perché non me lo hai detto?' – chiese Piero con la voce rotta dalla rabbia mista alla preoccupazione e mostrando le analisi una volta entrato in camera da letto.

Giada lo guardò e capì che Piero aveva scoperto tutto.

-' da quando sei malata? Ti devi curare. Che malattia è? Perché non me ne hai parlato?'- chiese a raffica senza darle il tempo di rispondere. 

Dal canto suo, lei intuì che Piero non aveva capito che analisi aveva tra le mani , decise di alzarsi dal letto e andargli incontro

-'due mesi ma l'ho scoperto ieri. Devo prestare attenzione per i prossimi sette mesi..'

-' chiamerò i migliori medici, non puoi mollare. C'è Gioia, ci sono io. Noi ti amiamo e senza di te non sappiamo stare'- la interruppe Piero cadendo in ginocchio ai suoi piedi e con gli occhi bagnati dalle lacrime cercava di chiamare qualcuno. 

Giada gli si avvicinò ulteriormente. 

Quella visione di Piero la intenerì non poco. Forse Piero l'amava ancora, ecco spiegato il suo arrivo a Napoli il giorno dopo aver visto quelle foto, ecco spiegata quella preoccupazione, quelle lacrime.

-'non vuoi sapere che malattia è?'- chiese con dolcezza

Piero ebbe solo la forza di annuire

-' gravidanza' – disse

Piero restando in ginocchio alzò finalmente il viso bagnato di lacrime

-' sei incinta? –

-'sisi'-confermò sorridendo Giada

-' due mesi' –

-'sisi'-

-' a santo Domingo'- intuì Piero

-'sisi'-

-'sono stato un coglione. Perdonami. Non mi lasciare, ti prego. Voglio stare con te,con voi' – disse d'un fiato Piero mentre abbracciava le gambe di Giada appoggiando il viso sul suo ventre intanto che Giada gli accarezzava la nuca.

Piero spostò il viso e iniziò a baciarle in ventre provocando in Giada sussulti nel basso ventre. 

Amava Piero e lo desiderava: un tradimento, due mesi e tante lacrime non erano bastate a farglielo dimenticare.

E sei splendidaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora